Crisi Italia, il colpo gobbo di Salvini.

Il 20 agosto si vota la sfiducia al premier Conte, lo ha deciso il Senato. Salvini ha detto uscendo dall'aula che la mozione resta nonostante abbia detto di voler fare il taglio dei parlamentari come previsto dal contratto con i 5 stelle. Qualcuno però come Luigi di Maio non sembra credere alla promesse del ministro dell'interno.

 

Il taglio di deputati e senatori promesso da Salvini ha però un macigno che grava su di essa. Si tratta di una riforma costituzionale che andrebbe a tagliare il numero dei deputati da 630 a 400 e il numero dei senatori dai 315 ai 200.

 

È stata già approvata in prima lettura, e al Senato anche in seconda lettura, manca l’approvazione in seconda lettura alla Camera e poi la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale affinché diventi legge.

 

Trattandosi di una riforma costituzionale entro tre mesi è possibile che si chieda un referendum confermativo. Il referendum lo possono chiedere un quinto dei membri di una camera, oppure 500 mila elettori, oppure cinque consigli regionali. Qualora venisse chiesto il referendum, la Corte di Cassazione dovrebbe esaminare la domanda e dichiarare ammissibile la consultazione: passerebbe un altro mese.

 

Poi bisogna indire il referendum in una data che va dai 50 ai 70 giorni successivi: ancora due mesi. A tutto questo si debbono aggiungere altri 60 giorni prima delle eventuali elezioni.

 

Fonte: Euronews SA

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Articolo pubblicato il 14/08/2019