Esposizione ai raggi solari, grandi benefici, ma anche alcune controindicazioni che è necessario tenere bene a mente

E' arrivato il momento in cui, finalmente, è possibile godere di un meritato periodo di riposo. Che sia al mare o in montagna, non vi è nulla  di meglio che una gradevole esposizione al sole: il lungo e buio  inverno è stato causa di depressione per una gran numero di persone e non vi è da stupirsi per questo poiché, quando manca troppo a lungo la luce dell'astro da cui traiamo la nostra energia, il corpo secerne meno serotonina, l'ormone naturale della felicità, per questo motivo non bisognerebbe mai privarsi della benefica esposizione ai raggi solari anche durante la stagione invernale.

Il primo salutare effetto che è possibile notare dopo l'esposizione solare è proprio la maggiore vitalità che si sperimenta dopo una giornata trascorsa all'aria aperta. Vitalità che dipende dal maggior apporto di melatonina, l'ormone che consentirà di godere di un sonno migliore e quindi di un riposo più profondo, con il vantaggio di sperimentare uno stato d'animo migliore che in inverno, essendo questa stagione meno ricca dei benefici raggi solari.

Oltre a questa, dal sole, viene stimolata la produzione di vitamina D, garantita non solo dall'alimentazione con l'ingestione di grassi, uova, pesci e latte, ma anche dalla semplice esposizione al sole per 10-15 minuti al giorno che ne garantisce la produzione necessaria al normale fabbisogno. La vitamina D, inoltre, ha ulteriori vantaggiose prerogative assai importanti per la nostra salute: quella di ridurre i livelli di colesterolo ed è essenziale per l'organismo per l'assorbimento del calcio, composto essenziale anche per poter disporre di una dentatura sana e di un normale trofismo del sistema osseo. Le persone affette da osteoporosi hanno quindi motivi più che validi per esporsi alla benefica azione dei raggi solari.

E' noto poi che nelle giornate estive in cui si trascorrono più ore sotto l'irradiazione solare rispetto alle altre stagioni, si ha un minore stimolo all’assunzione di cibo, perché l'appetito cala notevolmente. Il motivo dipende dal fatto che sotto l'azione del sole, si innalzano i livelli di serotonina nel sangue, e questa sostanza, oltre a conferire uno stato d’animo sereno, ha  la prerogativa di ridurre lo stimolo dell'appetito.

Sebbene siano noti i devastanti tumori il cui sviluppo è possibile in seguito ad una eccessiva permanenza all'irradiazione solare è anche provato che, una mezz'ora di esposizione alla luce del sole, può rivelarsi benefica per alcune patologie cutanee. Ed è il caso dell'acne giovanile ed anche di alcune forme di eczema o psoriasi, che andranno trattate con esposizioni non eccessivamente prolungate e con una adeguata protezione, tramite l’utilizzo delle apposite pomate specifiche, seguendo le indicazioni dello specialista. 

Anche se il piacere di restare distesi al sole, in riva al mare finalmente rilassati può essere turbato da una fastidiosa sudorazione, non bisogna essere irritati per questa reazione del nostro organismo, perché è di notevole aiuto nell'attenuare lo sforzo compiuto dai reni per eliminare una gran parte delle tossine che accumuliamo quotidianamente. E’ anche interessante notare che  la luce solare aumenta i livelli di testosterone negli uomini ed anche  la fertilità femminile; l’estate rappresenta dunque una condizione ottimale per chi ha  programmato di ampliare la famiglia.

Purtroppo però, nonostante gli indubbi benefici fin qui elencati, vi sono alcune complicanze legate all’irradiazione solare. Tralasciando il melanoma, patologia dipendente, fra le altre cause, anche dalla eccessiva permanenza sotto i raggi del sole, vi è una affezione molto comune, strettamente collegata alla eccessiva irradiazione solare. Si tratta della lucite, una patologia che si manifesta con un'eruzione di brufoli. I sintomi cutanei sono caratterizzati da papule rosse, lesioni a volte in rilievo e ad aspetto di vescicole associate ad un fastidioso prurito .

Il termine lucite comprende differenti tipologie di dermatosi, come la lucite estiva benigna, la forma più comune e meno grave. E’ un disturbo cutaneo  che si presenta specie d’estate e colpisce in misura maggiore il sesso femminile  con maggiore frequenza nella fascia d’età compresa fra iviso e gli avambracci sono generalmente risparmiati. E la sintomatologia soggettiva è direttamente proporzionale alla quantità di radiazione solare ricevuta.

Le persone colpite da tale patologia sono pertanto giovani adulti e tali manifestazioni possono verificarsi per alcuni anni,  per poi scomparire senza lasciare reliquati. Ci sono casi in cui le reazioni sono poco rappresentate tanto che, in assenza di prurito, possono passare inosservate. Per una diagnosi certa, quando si manifesti un’eruzione cutanea secondaria all’esposizione solare, bisogna tenere presenti alcune patologie che si manifestano in modo simile. Quella che può sembrare un'allergia al sole, è sovente una reazione causata dall'applicazione di un prodotto fototossico come il profumo, o l'applicazione o l'assunzione di un farmaco fotosensibilizzante (gel ketoprofene o antibiotico chinolone per esempio), per cui sarà buona norma prima di partire per le agognate vacanze, se vi è una terapia in corso, informarsi presso il proprio medico curante circa le eventuali controindicazioni del farmaco nei riguardi della permanenza sotto i raggi solari.

Sarà invece necessario per tutti, assicurarsi di introdurre una adeguata quantità di liquidi durante la giornata e privilegiare l’assunzione di cibi salati  quando si è al sole, in modo da non subire una rapida disidratazione.     

lucite foto da:  https://scienzaesalute.blogosfere.it/post/533318/cose-la-lucite-e-come-si-cura

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Articolo pubblicato il 17/08/2019