Intervista esclusiva di "Civico20News" a Ezio Greggio, un Presidente di successo degli Italiani a Monaco

Da più di quattro anni alla guida del COM.IT.ES. del Principato: tra cultura, spettacolo e tanta solidarietà

La grande notorietà, una vita di successi e l’occasione di permanere per anni in un luogo speciale come il Principato di Monaco, non hanno diminuito l’attenzione di Ezio Greggio per i valori dell’impegno e della solidarietà. Infatti il popolare showman e regista, alla guida della sede monegasca del COM.IT.ES. (Comitato degli Italiani all’Estero), ha inteso declinare la sua Presidenza come un atto di vicinanza (fattivo e concreto) ai connazionali che qui vivono, lavorano o producono. Ma essere Italiani significa soprattutto fierezza, orgoglio, consapevolezza dei propri primati culturali e manifatturieri. Da qui le numerose iniziative intraprese dal COM.IT.ES. per diffondere e far conoscere tutti gli eventi e le attività frutto del know-how italico. Un marchio infatti, quello del made in Italy, che nel Principato “striscia” e si esplica in ogni comparto, guadagnandosi senza difficoltà l’apprezzamento e la fiducia della clientela internazionale. E questo, ormai, è talmente assodato da non fare quasi più… “notizia”!

 

Presidente Greggio, Lei è stato chiamato alla guida del COM.IT.ES. di Monaco più di quattro anni fa, nell’Aprile del 2015. Che cosa ha significato per Lei diventare il portabandiera degli Italiani residenti nel Principato, i quali così convintamente l’hanno votata?

È stata una bella sorpresa. Risiedo a Monaco da 25 anni e quindi tantissimi Italiani qui residenti mi conoscono personalmente, altri dalla mia attività televisiva o dal mio Festival del Cinema. I miei figli hanno studiato qui a Monaco che per loro come per me rappresenta la casa, il centro della nostra vita. Mi ha onorato il loro voto e il fatto di essere stato il più votato nel Principato: il segno che qui godo della stima di tante persone. E cerco di ricambiarla con l’attività del mio COM.IT.ES. che in questi 4 anni ha fatto tantissime cose.

Può illustrarci meglio quali sono le attività portate avanti dal Comitato?

Sono tante e spaziano dalla solidarietà nei confronti di quelle persone italiane che hanno problemi economici e necessitano di aiuti e assistenza (che è uno degli argomenti primari che ho preso a cuore appena sono stato eletto), alla promozione della lingua italiana nelle scuole attraverso una serie di iniziative culturali e di conferenze, a incontri con membri del Governo in collaborazione con l’Ambasciata italiana al fine di rinsaldare i rapporti tra i nostri connazionali e il Principato, alle premiazioni dei ragazzi che si distinguono in attività sportive fino alle manifestazioni di aggregazione e di intrattenimento della nostra comunità. Una delle iniziative di cui vado fiero è stata la raccolta fondi per il comune terremotato di Norcia: il nostro aiuto è servito a far riaprire la scuola tutt’oggi in funzione. Sono stato lo scorso Natale a portare un saluto non solo mio personale ma della comunità italiana di Monaco e del COM.IT.ES. e ho avuto un’accoglienza indimenticabile.

Oltre alla cultura, allo sport, allo spettacolo e a tutta quella variopinta tavolozza di valori fondativi dell’essere Italiani, all’indomani della Sua elezione a Presidente del COM.IT.ES. Lei aveva giustappunto sottolineato l’importanza della solidarietà. Anche a titolo personale, quale fondatore dell’Associazione Ezio Greggio che aiuta e acquista apparecchiature salvavita per i reparti in cui sono ricoverati i bambini nati prematuri, Lei ha fatto molto: guadagnandosi, tra l’altro, il riconoscimento di “Neonatologo ad honorem”. In questi anni sotto la Sua Presidenza, come è intervenuto il COM.IT.ES. a sostegno delle persone in difficoltà?

Credo che la solidarietà, intesa come aiuto etico ma anche sociale nei confronti di chi è in difficoltà e quindi del “prossimo”, sia uno degli insegnamenti di base che ho ricevuto fin da ragazzo dalla mia famiglia. Anche in un luogo fantastico come il Principato alcuni italiani hanno gravi problemi. Chi di salute di un figlio, chi di carattere economico, chi per l’età avanzata senza avere amici o parenti che li segua. In questi casi, sia direttamente sia sostenendo l’Oeuvre de Soeur Marie, il COM.IT.ES. è intervenuto attraverso un grande lavoro svolto principalmente dai nostri membri Anna Rita Longo, Raffaella Olivieri e Michela Rosso Devoto. La mia Associazione che ora è diventata internazionale e ha sede a Monaco, dopo aver aiutato oltre 70 ospedali italiani ora rivolge i propri aiuti anche all’estero, ai paesi poveri, ove la Neonatologia ha grandi necessità di apparecchiature.

Presidente Greggio, il Principato di Monaco ospita una sede dell’Ambasciata d’Italia dal 2006. Da tre anni, il Capo Missione è S.E. l’Ambasciatore Cristiano Gallo. In che modo il COM.IT.ES. collabora con le istituzioni che così attivamente rappresentano l’Italia nel Principato, oltre che con altri gruppi e associazioni in cui figurano nostri connazionali?

Ed è proprio all’Ambasciata che il COM.IT.ES. di Monaco ha la propria sede. In parte ho già risposto della nostra collaborazione: collaboriamo con scuole medie, licei e università di Monaco frequentate dai figli dei nostri connazionali, inoltre con associazioni come l’Oeuvre de Soeur Marie, col mio Festival della Commedia, con l’A.I.I.M. (Associazione degli Imprenditori Italiani nel Principato di Monaco) e con altre associazioni culturali.  Essendo il Comitato organo di rappresentanza degli Italiani all’estero, nei rapporti con le rappresentanze diplomatico-consolari siamo a completa disposizione dell’Ambasciata in tutte le iniziative in cui possiamo essere d’aiuto. Dalla Festa del 2 Giugno, alla Settimana della Cultura, alla divulgazione dei comunicati, per esempio sulle modalità di voto a riguardo di elezioni italiane che avvengono qui a Monaco.

Lei è natio di Cossato, piccolo borgo piemontese in provincia di Biella e Suo padre, il compianto Nereo Greggio, era Direttore di un’azienda tessile locale. A Monaco la moda e l’abbigliamento rappresentano due delle realtà in cui le nostre imprese – e i nostri imprenditori – giocano un ruolo da assoluti protagonisti, sostenuto dalla grande visibilità che il Principato offre a livello internazionale.  Presidente, in base alla Sua esperienza presso il COM.IT.ES., può dirci quali sono lo spirito e l’entusiasmo degli Italiani che, oltre a essere residenti nel Principato, qui fanno anche brillantemente impresa?

Mio padre Nereo adorava Monaco e ha passato qui con mia madre lunghi piacevoli periodi. Monaco rappresenta non solo un punto di riferimento professionale di tanti Italiani residenti che hanno aperto qui le loro imprese nel campo della moda, ma anche alimentare, finanziario, sportivo e utilizzano il Principato come interessante trampolino di lancio dei propri prodotti e servizi nel mondo. Ma Monaco è anche uno Stato che dà un’offerta di lavoro a decine di migliaia di Italiani non residenti i quali ogni giorno varcano il confine e lavorano in aziende, banche, hotel, ristoranti, imprese di servizi. E in entrambi i casi l’entusiasmo unito al grande know-how italico di residenti e non contribuisce a rendere grande il Principato e il rapporto Monaco-Italia.

Nel 2001, insieme a Mario Monicelli, Lei è stato promotore del Monte-Carlo Film Festival de la Comédie. Quanta Italia c’è, oggi, nell’ambito delle iniziative cinematografiche che animano ogni anno le strade del Principato, accrescendone ancor più il glamour?

Il Monte-Carlo Film Festival giunto alla XVII edizione è diventato da anni una delle manifestazioni di richiamo del Principato, che per l’appunto fa parlare di questa straordinaria manifestazione in tutto il mondo. Mario Monicelli aderì entusiasticamente alla mia idea e ne fu Presidente onorario fino a quando restò in vita. Da qui sono passati mostri sacri del cinema italiano come Alberto Sordi, Claudia Cardinale, Checco Zalone, Nino Manfredi, Gina Lollobrigida, Ettore Scola, Paolo Villaggio, Giancarlo Giannini, Monica Bellucci, Bud Spencer , Carlo Verdone e grandi registi e star internazionali come John Landis, Leslie Nielsen, Claude Lelouche, Costa Gavras, Billy Zane, Peter Bogdanovich, Claude Brasseur, Ursula Andress, Michael Radford, Paul Belmondo, Lina Wertmuller, Robert Hossein, Louis Bacalov, Vittorio Storaro, Omar Sharif, Gigi Proietti… e mi fermo perché sono centinaia e centinaia i nomi applauditi dal nostro pubblico. E sono anche centinaia i film proiettati in concorso e in anteprima. Grazie al Festival molti hanno trovato la distribuzione e i consensi della stampa. Ne scelgo uno fra tutti: “Death of Stalin” che è stato premiato quale miglior commedia europea del 2018: venne presentato un anno prima al Monte-Carlo Film Festival.  E proprio qui nel Principato molti anni fa girai una bella commedia diretta dal compianto Carlo Vanzina che si intitolava “Monte-Carlo Gran Casinò“ e che ironizzava sulla passione per il gioco degli Italiani. Non solo, girai anche una parte di “Screw loose” (Svitati), il film con Mel Brooks.

Presidente Greggio, ci consenta di richiamare due fra le molte prestigiose iniziative cui il COM.IT.ES. ha già partecipato durante l’anno in corso. Il convegno “Pratiche Innovative per un Turismo Sostenibile”, tenutosi a Febbraio presso l’aulica sede del Museo Oceanografico, dove Lei è stato chiamato nella veste di Moderatore. L’evento, organizzato dal COM.IT.ES. in partnership con l’Associazione dei Paesi Bandiera Arancione (che riunisce i piccoli Comuni certificati dal Touring Club Italiano per la loro qualità turistico-ambientale) ha visto altresì la partecipazione di S.A.S. il Principe Alberto II, da sempre pioniere di un progresso che sia attento ed ecosostenibile. E poi, lo scorso 2 Giugno, le celebrazioni per la nostra Festa Nazionale: un appuntamento molto sentito dalla comunità italiana residente nel Principato. Può parlarcene?

Ho aderito con piacere all’invito dei Comuni Bandiera Arancione attraverso il loro Presidente Fulvio Gazzola, Sindaco tra l’altro del suggestivo paese di Dolceacqua. È stata una buona occasione per parlare di Turismo sano, di belle iniziative che rispettano l’ecologia e la salute del territorio. E la partecipazione e benedizione finale di S.A.S. il Principe Alberto, da sempre vicino alle iniziative di salvaguardia del mare e della natura, è stata la ciliegina finale di questa iniziativa. Alla Festa del 2 Giugno organizzata dall’Ambasciata partecipo sempre con grande piacere. Quest’anno il nostro Ambasciatore Cristiano Gallo e la sua squadra hanno realizzato un bellissimo evento e colgo l’occasione per ringraziarlo dal vostro giornale per i complimenti fatti in pubblico al sottoscritto e al COM.IT.ES. per le attività svolte nel Principato.

Riprendendo due Suoi notissimi sketch televisivi, “è lui o non è lui? Sono loro o non sono loro”? Presidente, in questo caso, come definirebbe lui, cioè il Principato di Monaco, e che cosa direbbe di loro, ovvero dei nostri straordinari connazionali che qui risiedono?

Dico che gli oltre 8.000 Italiani che risiedono qui nel Principato sono una delle forze più importanti e vitali di questo Paese. Gli Italiani qui contribuiscono da sempre con il loro lavoro e con la loro vita sociale e culturale a rendere più competitivo e unico questo piccolo, grande, affascinante Stato.

Presidente, grazie molte per la Sua gentilezza e disponibilità. In conclusione, desidera rivolgere un messaggio speciale ai nostri conterranei del vicino Piemonte?

Cereja né! 

 

(Immagine in copertina gentilmente fornita dal COM.IT.ES. del Principato di Monaco)

 

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Articolo pubblicato il 18/09/2019