Avvenne il 4 ottobre 1965 in Italia, la nascita del primo “Personal Computer”

Un primato italiano e piemontese

Avvenne il 4 ottobre 1965 in Italia, la nascita del primo “Personal Computer”.

Fra i tanti primati, l’Italia ha anche quello relativo all’invenzione e commercializzazione del primo “Personal Computer”, anche se pochi lo sanno.

Era il 4 ottobre del 1965 quando uscì la “Programma 101” della Olivetti, che è da considerarsi il primo “Personal computer” della storia.

La “Programma 101“ fu sviluppata dalla ditta italiana Olivetti tra il 1962 e il 1964, e prodotta tra il 1965 e il 1971 a Ivrea, in Piemonte.

Era il 4 ottobre del 1965 quando il New York Times, il Wall Street Journal, il Business Week e il New York Herald Tribune titolarono a piena pagina:

“The first desk top computer of the world”, ossia il primo computer da tavolo del mondo.

Un team di giovani ricercatori Italiani dell'Olivetti di Ivrea, vicino a Torino, diretti dall'ingegnere Piergiorgio Perotto, aveva presentato alla fiera di New York il primo “Personal computer”, la “Programma 101” (detta “Perottina", dal nome del suo inventore), un calcolatore grande come una macchina da scrivere, pensato per il singolo utente senza l'intervento di un tecnico programmatore, in un'epoca in cui i calcolatori erano enormi, complicati e inaccessibili.

L’americana Hewlett Packard ne comprò un centinaio di esemplari e poco tempo dopo lanciò un modello di computer identico alla 101.

Accusata di aver violato il brevetto Olivetti, la HP fu condannata a risarcire 900 mila dollari all'azienda di Ivrea. 

Il brevetto, che negli Stati Uniti, come richiedeva la legge, doveva essere depositato a nome del progettista e non della sua azienda, era stato ceduto da Perotto alla Olivetti per la simbolica cifra di un dollaro.

Al riguardo lo stesso Perotto affermò anni più tardi che “mai un dollaro fu speso meglio da un’azienda”.

Dei circa 44000 modelli venduti ne esistono oggi soltanto 8 ancora funzionanti.

Purtroppo, come molte altre eccellenze italiane, l’Olivetti è ormai da anni scomparsa, più che altro per colpa della politica italiana che non seppe salvaguardare tanta eccellenza tecnologica in casa propria.

Ma questa è un’altra storia che racconteremo prossimante in un altro articolo. Oggi godiamoci questo primato italiano e piemontese, purtroppo poco conosciuto.

Tra l’altro, il ruolo dell'Olivetti Programma 101 fu riconosciuto anche in tempi più recenti quando, nel maggio 2012, fu messo a confronto con altri due computer ritenuti pietre miliari della tecnologia informatica, lo statunitense Apple I, uscito nel 1976, primo prodotto fabbricato dalla Apple Computer, e il britannico Amstrad CPC del 1984.

Il confronto, tenutosi al Politecnico di Torino, più che mettere in luce le differenze di prestazioni (evidenti per dispositivi nati in tre decenni successivi e assolutamente non comparabili con quelle ottenute con i successivi sviluppi dell'elettronica e dell'informatica), fu un omaggio allo spirito imprenditoriale che portò al concepimento di quelle tre macchine, della quale la Olivetti fu riconosciuta unanimemente come la progenitrice.

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Articolo pubblicato il 04/10/2019