Pianeta Juve - I bianconeri superano il Brescia di misura

L'Analisi di Marco Rabellino

Parte malissimo la Juventus con la squadra ancora addormentata colpita da Donnarumma. L’attaccante del Brescia calcia dal limite dell’area senza trovare pressioni o contrasti e segna grazie anche ad un ritardato intervento del n°1 bianconero.

La risposta bianconera arriva da Higuain che però trova la deviazione del portiere bresciano. Il brescia si rende pericoloso con un paio di punizioni di Balotelli che calcia in porta da quasiasi posizione. Al 40’ su calcio d’angolo stacca bene Bonucci e mette in porta, la terna arbitrale non concede il gol a difensore ma per un tocco di Chancelor è autogol.

Con la partita in pareggio il secondo tempo è a tinte bianconere. Dybala prova a illuminare il gioco. Serve prima Higuain che entra in area e calcia addosso al portiere Bresciano, poi crossa in mezzo per Rabiot che  al volo gira in porta trovando la deviazione di un difensore. Al 63’ Dybala calcia una punizione sulla barriere, Pjanic si avventa sulla palla e calcia in porta. Palla bassa che si infila all’angolino. 2-1 Juve.

Il Brescia si spinge in avanti con Dessena, lasciato solo al limite dell’area. Il tiro manca di poco la porta. Il brescia trova anche Martella tutto solo in area con Szczesny che devia il tiro. Per la Juve ci prova prima Dybala che in solitaria viene fermato in area e poi Higuian che però a due passi non trova il pallone da spingere in rete.

Il Brescia ha giocato bene ma sono i demeriti della Juventus ad aver fatto fare una buona prestazione agli avversari. Troppi giocatori lasciati soli di impostare e tirare, poca aggressività e tempismi molto lenti.

Szczesny dorme nei primi minuti intervenendo a rallentatore sul tiro di Donnarumma che porta i bresciani in vantaggio. Poi si riprende ma è solo amministrazione.

La difesa non fa troppi errori. De Ligt copre bene le avanzate di Balotelli e Donnarumma. Bonucci aiuta l’olandese facendo vedere un inizio di affiatamento tra i due.

Danilo gioca pochi minuti per via di un guaio muscolare. Non eccelle nella prestazione. Lascia spazio a Cuadrado che gioca bene anche se a volte lascia scoperta la fascia restando in fase offensiva.

Alex Sandro manca di mordente. Spento e poco reattivo. Manca di reattività sul gol del Brescia e manca anche la sua spinta sulla fascia.

Khedira si mostra pericoloso come sempre quando si spinge in avanti e in fase difensiva è impeccabile. Buona prestazione nel complesso.

Pjanic è tra i top dei bianconeri. Gioca bene e il gol è la ciliegina sulla torta.

Ramsey impressiona nel gioco bianconero. Oggi si traveste da trequartista e si fa notare per la tecnica. Non è ancora al 100%.

Bernardeschi sostituisce il gallese  e non incide nel gioco bianconero. Anche lui deve ritrovare lo smalto della stagione scorsa.

Rabiot è un mistero. Deludente sotto ogni aspetto. Perde tanti, troppi palloni; non ha velocità nel gioco e non riesce a cambiare ritmo. Sarri lo lascia in campo tutti i 90’  forse per far prendere confidenza con il campionato italiano. Il francese la juve lo ha cercato e strappato alla concorrenza, per ora dimostra che i soldi la dirigenza li ha buttati.

Higuain anche non brilla, anzi rifiata. Va a sprazzi e ricarica le batterie per partite più importanti.

Ottima la prestazione di Dybala. All’argentino Sarri concede la possibilità di mettersi in mostra e lui la sfrutta. È uno dei migliori in campo. Tante giocate,  si rende pericoloso e per i compagni è un sicuro punto d’appoggio per l’attacco questa sera. Si procura la punizione che Pjanic trasforma in oro e regala la vittoria.

Non è ancora una Juventus fluida, anche se i nuovi arrivati sembrano entrare nel gioco bianconero voluto da Sarri. Il tecnico chiede tempo e ne servirà per far funzionare il meccanismo. Incoraggiante è vedere alcuni nuovi innesti iniziare ad essere a proprio agio ed integrarsi negli schemi di gioco  dopo poche partite. Un neo sono i troppi guai muscolari che sono accorsi in queste gare.

Con Danilo stasera diventa preoccupante la situazione nell’infermeria bianconera. Bisogna cambiare qualcosa altrimenti si arriva ad dover mettere la primavera in campo per mancanza di titolari sani.

 

Marco Rabellino

 

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Articolo pubblicato il 25/09/2019