Domodossola (VCO) – La pittura di Carlo Fornara

A cinquant’anni della scomparsa dell’artista una mostra per riscoprire la sua pittura innovativa di fine Ottocento inizio Novecento

Prosegue con successo la mostra allestita alla casa De Rodis, “Carlo Fornara. Alle radici del Divisionismo 1890-1910”(www.collezioneposcio.it) promossa dalla Associazione Culturale Alessandro Poscio, curata da  Annie - Paul Quinsac, in collaborazione con AsiloBianco, e sostenuta dalla Compagnia di San Paolo, Fondazione Comunitaria del Verbano – Cusio – Ossola (Vco).

L’iniziativa, oltre a celebrare i cinquant’anni della scomparsa dell’artista avvenuta nel 1968, analizza i procedimenti innovativi della pittura di Carlo Fornara (pittore Vigezzino) nei due decenni tra fine Ottocento e inizio Novecento. Trentacinque dipinti ad olio e sedici disegni, esposti fino al 20 ottobre 2019.

Nel percorso espositivo composto da cinque sezioni di dipinti,  in  una di queste viene presentato un ‘opera che era stata rubata in casa Poscio  verso il 2000 e ritrovata all’inizio di febbraio di quest’anno  dalle Forze dell’Ordine e poterlo presentare in questa mostra,  si tratta di un olio su tela con il soggetto di sua sorella “Marietta davanti alla chiesetta del Lazzaretto a Prestinone.

Il progetto espositivo è accompagnato da un esauriente catalogo bilingue italiano-inglese edito da Silvana Editoriale e  curato da Annie-Paul Quinsac,sono riportate tutte le  opere.

La mostra  non avrebbe  senso se non fosse un’occasione per una rilettura delle opere dell’artista alla luce di quelle che furono le radici della sua pittura, il suo mondo vigezzino in primis, il divisionismo a seguire e la posizione in bilico nell’arte del Novecento, secolo che gli sfuggiva per premesse estetiche e filosofiche e in cui trascorse bel 68 anni della sua lunghissima vita.

Carlo Fornara nato a Prestinone nel 1871 in una umile famiglia contadina della Val Vigezzo, il pittore, grazie al precoce talento, ebbe accesso ai corsi di pittura, disegno e ornato presso la locale scuola d’arte Rossetti Valentini di Santa Maria Maggiore.

Qui strinse rapporti di amicizia con altri futuri pittori come Giovanni Battista Ciolina, Gian Maria Rastellini e Lorenzo Peretti Junior, tutti allievi di Enrico Cavalli, grande conoscitore dell’arte francese di quell’epoca.

Tra il 1894 e il 1895 Fornara a Lione si avvicina alla corrente pittorica del neoimpressionismo, che si manifesterà nell’opera “En plein air”, rifiutata nel 1897 dall’esposizione alla terza edizione della Biennale di Brera, ma apprezzata da Giuseppe Pelizza da Volpedo e Giovanni Segantini, due dei maggiori esponenti della corrente divisionista.

Entrato in contatto con Aberto Grubicy de Dragon, titolare della galleria Grubicy e fratello del promotore del divisionismo a livello europeo, il mercante d’arte e pittore lui stesso Vittore Grubicy de Dragon, apprezzarono molto  la pittura del Fornara  e venne   messo in contatto con Segantini, che lo volle come suo assistente  all’Esposizione di Parigi del 1900.

Grazie al patrocinio dei fratelli  Grubicy, il Fornara fu presente alle maggiori esposizioni pittoriche nazionali ed internazionali di quegli anni .

Intorno agli anni venti del Novecento la scuola divisionista iniziò gradatamente a perdere adesioni, l’artista Fornara effettuò una ricerca, per dotarsi di uno stile del tutto personale, individuata  dal 1922 scelse la sua amata Val Vigezzo (la valle dei pittori) e continuò a dipingere fino alla sua scomparsa avvenuta nel 1968.   

 

Descrizione Foto

 

Foto copertina catalogo della mostra

 

Foto 1  “il temporale”[1891] olio su tela cm 26x33 collezione Poscio Domodossola

Foto 2 “Il seminatore”, 1895  olio su tela 26,5x34,5cm., “Il divisionismo Pinacoteca Fondazione Cassa Risparmio di Tortona,

Foto 3 “Processione a Prestinone di Val Vigezzo, 1896 olio su tela 47,5x62,5 cm Galleria d’arte Moderna Paolo e Adele Giannoni , Novara

Foto 4 “Le lavandaie” 1898  Olio su tavola 27x57 cm, collezione privata

Foto 5“Splendori d’ottobre” [1897]olio su tela 78x98 cm collezione privata

Foto 6 “Festa della primavera a Malesco” [1900] olio su tavola 36x44 cm, collezione privata

Foto 7“Fontalba”[1904-1906], olio su tela 96x166 cm, collezione privata

Foto 8 “Rocce” [1900-1902] olio su tela  51x40 cm collezione privata

Foto 9 “Fine d’autunno in Valle Maggia [1908] olio su tela 153x173 cm collezione privata.

”Carlo Fornara. Alle radici del Divisionismo 1890-1910”, Casa De Rodis Domodossola fino al 20 ottobre 2019. Orari per la visita: sabato e domenica  ore 10.00-13.00 e 15.00-19.00. Ingresso intero €5.00. Bambini e ragazzi fino a 18 anni gratuito.

 

 

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Articolo pubblicato il 01/10/2019