Pianeta Toro - I granata in dieci perdono a Parma
Delusione per gli irriducibili tifosi granata

Il parmense Inglese colpisce quando il pari sembrava acquisito

A Parma il Toro ha giocato una partita a corrente alternata senza la sufficiente determinazione indispensabile per portare a casa un risultato positivo.

Anzi, dopo il vantaggio ottenuto con il “Gallo” Belotti su sacrosanto penalty assegnato dall’arbitro La Penna già si pregustava una possibile vittoria anche in inferiorità numerica determinata dal doppio giallo che al 22° aveva escluso dal match il torinista Bremer.

Al fulmineo gol parmense di Kulusevski al 2°minuto c’era stata la pronta replica che aveva scaturito il parziale 1/1 per merito del granata Ansaldi in gol dieci minuti dopo. Poi, per l’appunto, il vantaggio esterno che tuttavia veniva annullato nei minuti di recupero dalla marcatura di Cornelius non senza colpe della difesa granata.

Nella ripresa Il Toro ha sostanzialmente vissuto l’inferiorità numerica e la certezza di “saracinesca” Sirigu che nulla poteva, a due minuti dallo scadere del tempo regolamentare, sulla finalizzazione di Inglese che approfittava di uno svarione difensivo.

E non era il primo nonostante il rientro di Nkoulou che avrebbe dovuto dare maggior sicurezza al comparto difensivo; ma si sa che giocare con un uomo in meno per circa un’ora porta alla stanchezza supplementare che ti fa sbagliare anche il facile. In ogni caso, quel che conta è l’ennesimo tonfo che si aggiunge alla sconfitte patite in casa con il Lecce e a Genova con la Sampdoria.

La parentesi Milan si spera che non sia un episodio bensì la vera immagine di questo Toro in cerca di una ben precisa identità. Lo dimostra anche l’eccesso di nervosismo del Mister Walter Mazzarri espulso nel finale della partita.

Certamente si fa fatica a pensare ad un recupero ottimale di forze ed efficienza in ogni reparto per il prossimo turno di campionato che vedrà i granata impegnati domenica 6 ottobre all’Olimpico Grande Torino contro il Napoli.

Un altro passo falso potrebbe mettere molto in discussione compresa la posizione della “panchina” che non concretizza sul campo il gran lavoro settimanale di preparazione.

L’importante, in ogni caso, è giocare ad armi pari e non dare vantaggi supplementari a chi, sulla carta, vanta ottime credenziali per il successo.

 

(Immagini Torino FC)

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Articolo pubblicato il 02/10/2019