15 ottobre: Global Handwashing Day

Giornata dedicata alla consapevolezza di come il corretto lavaggio delle mani possa prevenire tante malattie trasmissibili (di Massimo Boccaletti)

Il 15 ottobre è il Global Handwashing Day, ossia la giornata dedicata alla consapevolezza di come il corretto lavaggio delle mani possa prevenire tante malattie trasmissibili. Lo dice un comunicato della Federazione Nazionale dell’Ordine dei Medici (FNOMCEO) ponendo alcuni quesiti che fanno pensare: qual è il metodo più igienico per l’asciugatura? Il getto d’aria? Calda o fredda? E poi, è veramente così? Rispondono gli esperti di Dottoremaeveroche, sito antibufale creato appositamente dalla  Federazione. Tratta dal IL PENSIERO SCIENTIFICO EDITORE, la risposta all’interrogativo di fondo “È meglio asciugarsi le mani con il getto d’aria?

Sappiamo tutti quanto sia importante lavarsi le mani. Molti non sanno tuttavia che le mani bagnate hanno maggiori probabilità di diffondere batteri rispetto a quelle asciutte. Su un documento della Mayo Foundation for Medical Education and Research (2012) si legge che “la trasmissione di batteri è più probabile che avvenga dalla pelle bagnata che dalla pelle secca” (1). Capita, infatti, di insaponare le mani, sciacquarle e poi andarsene con le mani gocciolanti. Errore innocente, ma così si diffondono germi e infezioni.  Ovviamente il problema si amplifica nei bagni dei locali pubblici.

Qual è allora il modo più igienico per asciugarsi le mani? La risposta è piuttosto articolata:

Gli asciugamani elettrici a getto d’aria sono stati creati proprio per permettere alle persone di non utilizzare i classici asciugamani veicolo di trasmissione di microbi e germi. È opinione comune pensare siano i più igienici per asciugarsi le mani, ma sembra invece il contrario. Una ricerca effettuata nei bagni di tre ospedali nel Regno Unito, in Francia e in Italia, è arrivata alla conclusione che gli asciugamani a getto d’aria diffondono più germi di quelli di carta usa e getta. Questo vale anche per gli apparecchi che si azionano con le cellule fotoelettriche. Quindi la maggiore diffusione dei batteri non è imputabile all’a zione di toccare con la mano l’apparecchio per accenderlo ma al fatto che le persone, dopo essere andate in bagno, spesso non si lavano le mani correttamente e quando se le asciugano sotto il getto d’aria i microbi dalle mani si disperdono in aria e si depositano sulle superfici, perché l’essiccatore crea un aerosol che contamina il bagno.

Anche gli asciugamani a getto d'aria calda non sono igienici? si domanda ancora la Fnomceo nel suo comunicato. E la risposta sta in un’altra ricerca che ha confrontato la potenziale dispersione di virus con gli essiccatori a getto d’aria sia calda sia fredda e con gli asciugamani di carta. Risultato? Questi ultimi trasmettono virus circa 1.300 volte in meno rispetto agli essiccatori. Quelli ad aria fredda producono una contaminazione virale oltre 60 volte maggiore rispetto a quelli ad aria calda. Gli apparecchi a getto d'aria fredda non solo diffondono ulteriormente i virus, ma consentono anche loro di rimanere in giro per molto più tempo. 

 Perché è così importante lavarsi le mani? Con questa domanda che sembra quasi ovvia la Fnomceo conclude le sue osservazioni: “Innanzitutto, sebbene ci siano molte prove del fatto che lavarsi le mani dopo essere stati in bagno, prima di mangiare o dopo aver viaggiato con i mezzi pubblici, può ridurre la diffusione di malattie, solo il 5% delle persone si lava le mani correttamente ogni volta. Uno studio ha osservato oltre 3000 persone in una città universitaria negli Stati Uniti scoprendo che il 10% delle persone ha lasciato i bagni pubblici senza lavarsi affatto le mani e che il 33%, sebbene lo avesse fatto, non ha usato il sapone. Lavarsele nel modo giusto, invece, è molto importante perché ognuno durante il giorno porta le mani sul viso continuamente, permettendo ai germi di diffondersi al naso e alla bocca. Uno studio condotto in Brasile e negli Stati Uniti ha calcolato che le persone toccano le superfici negli spazi pubblici in media 3,3 volte all'ora e si toccano la bocca o il naso circa 3,6 volte all'ora.  Non solo. Osserva il professor Jeremy Hawker, epidemiologo “Non tutte le persone si lavano sempre le mani dopo essere andate in bagno o prima di maneggiare il cibo”

La conclusione è che “nei luoghi in cui l'igiene è particolarmente importante per prevenire la diffusione di malattie, la scelta del metodo di asciugatura delle mani dovrebbe quindi essere considerata con attenzione. Importante è anche trovare metodi che incoraggino le persone ad asciugarsi le mani, piuttosto che a lasciarle bagnate. Rendere i bagni più belli, ad esempio, potrebbe fare la differenza. Se i bagni sono puliti e ben tenuti, le persone hanno maggiori probabilità di fermarsi e lavarsi le mani correttamente. 

Allegato al comunicato Fnomceo alcune “regole” da seguire?

Lavarsi sempre le mani prima di

  1. preparare cibo o mangiare,
  2. curare le ferite o prendersi cura di una persona malata,
  3. inserire o rimuovere lenti a contatto.

E sempre dopo

  1. aver preparato cibo,
  2. essere andato in bagno, aver cambiato il pannolino a un bambino o averlo aiutato in bagno,
  3. aver toccato un animale, del mangime o rifiuti animali,
  4. essersi soffiato il naso, aver tossito o starnutito,
  5. aver curato le ferite o essersi preso cura di una persona malata,
  6. aver toccato la spazzatura,
  7. inoltre, lavarsi le mani quando sono visibilmente sporche

 

Per aiutare le persone a farlo nel modo più adeguato, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dato delle indicazioni.

  1. Bagnare le mani con acqua (calda o fredda).
  2. Applicare abbastanza sapone da coprire tutte le mani.
  3. Strofinare le mani palmo a palmo.
  4. Strofinare la parte posteriore della mano sinistra con il palmo della mano destra con le dita intrecciate. Poi ripeti con l'altra mano.
  5. Strofinare i palmi delle mani con le dita intrecciate.
  6. Strofinare la parte posteriore delle dita contro i palmi delle mani con le dita intrecciate.
  7. Afferrare il pollice sinistro con la mano destra e strofinare in rotazione. Ripeti con la mano sinistra e il pollice destro.
  8. Strofinare le punte delle dita nell'altro palmo con un movimento circolare, andando avanti e indietro. Poi ripetere con l'altra mano.
  9. Sciacquare le mani con acqua (calda o fredda).
  10. Asciugarle accuratamente, idealmente con un asciugamano monouso.
  11. Utilizzare l'asciugamano per chiudere il rubinetto.

Le ultime due indicazioni valgono soprattutto se ci si trova in un bagno pubblico. Riguardo all’ultimo punto, un esperto di germi, biologo ambientale osserva che “la maniglia del rubinetto è la superficie più contaminata in un bagno ed è una buona idea anche usare lo stesso asciugamano per aprire la porta del bagno”. Quanto poi al quesito se l’acqua con cui ci si lava le mani deve essere necessariamente calda, da esperimenti effettuati negli USA, se l'acqua era fredda, calda o a una temperatura media non risultava in realtà alcuna differenza significativa in relazione alla quantità di batteri rimasta sulle mani delle persone.

Massimo Boccaletti

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Articolo pubblicato il 15/10/2019