La ministra Pisano porta al Governo la sua incompetenza, oltre alla nota supponenza.

Dopo aver ricoperto indegnamente il ruolo di assessore a Torino, cosa potrà mai fare a Roma di positivo come ministro dell'Innovazione? Le prese di posizione degli Onn. Elena Maccanti e Roberto Rosso

Timore per la inattendibilità del suo operato e diffuso sarcasmo circola negli ambienti parlamentari per l’esordio della Ministra Paola Pisano, ex assessore all’anagrafe a Torino, promossa al nuovo ruolo e quindi premiata per essersi distinta quale  assessore allo Stato Civile più deleterio ed inconsistente che Torino ricordi.

Il primo argomento affrontato riguarda l’introduzione della tecnologia 5G.

Se ne fa interprete l’on. Elena Maccanti , capogruppo della Lega nella Commissione Trasporti, che da torinese è stata subissata per lunghi mesi dalle proteste dei suoi concittadini per l’inoperatività dei servizi anagrafici, Si indigna giustamente per la mancata scusa della Pisano ai Torinesi. “ Non è la richiesta di una parte politica  ma di una città intera che si è sentita tradita. Mentre lei è stata promossa a ministro, a Torino regnava il caos più assoluto all’anagrafe, una delle sue competenze fondamentali, con cittadini che da mesi erano e sono costretti a mettersi in coda alle due del mattino per poter ottenere una carta di identità o un certificato”.

“Il ministro Pisano verrà poi ricordata come “assessore dei droni”: peccato che i vigili urbani, dotati da tempo di droni per il monitoraggio del traffico, non abbiano l’autorizzazione per farli volare e che gli unici ad essere entrati in funzione siano quelli che hanno sostituito i tradizionali fuochi di San Giovanni, con uno spettacolo misero e costoso – ha continuato Maccanti -. E ancora, da assessore ha candidato Torino quale laboratorio per le auto a guida autonoma, ma i test dell’auto smart sono ancora fermi. E lo sportello hi-tech per le imprese resta aperto solo un giorno per tre ore a settimana, ricevendo soltanto su appuntamento”.

“Di fronte a tutto questo il ministro ha taciuto, lasciando Torino senza neanche una parola per i suoi cittadini. Eppure innovare è una sfida che comporta determinazione, genio ma anche umiltà: la stessa umiltà che oggi può dimostrare di avere chiedendo scusa ai torinesi”.

Anche il deputato di Forza Italia Roberto Rosso che è intervenuto durante le comunicazioni del neo ministro all'Innovazione Paola Pisano, assume una posizione sdegnata. Rosso, rispondendo alle  comunicazioni della Pisano sul 5G ha dichiarato: "Forza Italia si augura che il ministro non ponga la sua attività di ministro in continuità con quella appena chiusa da assessore del Comune di Torino. Se lo augura in particolare in merito al 5G, una tecnologia che ha mosso più di una discussione sull'impatto ambientale che produrrebbe. Innovare non vuol dire, prosegue il deputato di Forza Italia, solo cambiare per il gusto di cambiare, ma cambiare in meglio per tutti, stando attenti che la soluzione innovativa non sia peggio del problema che vuole risolvere. Il ministro, da assessore, precisa ancora Rosso, ha fallito miseramente su tutti i fronti.

Ha 'dronizzato' Torino non producendo ricadute economiche per il capoluogo piemontese, ha ammazzato il sistema delle anagrafi portando a code interminabili ili di notte per ottenere un certificato o una carta d'identità”. 

L’elenco è corposo e l’On Rosso continua con la minuziosa elencazione. “Pisano ha avviato sperimentazioni come RoboTo - primo bar automatizzato - per farselo poi scippare da Milano, ha propagandato insieme al compagno di fake news Di Maio la realizzazione della prima casa delle Tecnologie per poi scoprire in questi giorni che la sede scelta non potrà essere utilizzata e che i fondi ritagliati non potranno essere utilizzati.  “ Questi i pregressi, conclude il deputato, che non possono che farci preoccupare e che ci obbligheranno ad un supplemento di attenzione verso le azioni che intenderà promuovere Pisano nei prossimi mesi, in particolare sul 5G".

Il governo partorisce un indirizzo di politica economica lacrime e sangue per il cittadino onesto e spreca i miliardi per assecondare le mire di una ministra che ha già ampiamente fallito.

E’ una triste realtà. Conte e Di Maio non si rendono conto che gli Italiani, dinanzi ali sprechi ed all’inutilità di esponenti governativi siffatti provano rabbia ed ostilità verso la politica?

 

Fotografie in proprio

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 16/10/2019