Il punto sull’accordo di Malta, l’ennesima bufala del governo giallorosso

Da quel giorno sono sbarcati in Italia 2500 migranti, e sono rimasti tutti qui

Gli esponenti del governo giallorosso, alcune volte, farebbero meglio a tacere. Invece siamo costretti a dare notizia che alcuni giorni fa in Senato, il premier Giuseppe Conte ha così riferito dopo l’ultimo vertice europeo.

 

“L’accordo raggiunto a Malta sull’immigrazione rappresenta una tappa significativa ma non risolutiva, in un percorso che l’Italia inquadra in un sistema europeo sostenibile ed efficace sia nella redistribuzione che nei rimpatri“.

 

Infatti, Conte ha poi parlato della politica per i rimpatri, che nei piani dei governi europei dovranno essere più rapidi e certi.

 

“Dobbiamo continuare a lavorare perchè l’Ue lavori sui rimpatri con gli accordi di riammissione in Paesi di origine sicura, evitando il pull factor, che viene usato da alcuni Paesi per rifiutare ogni accordo”.

 

Così dicendo il premier ha cercato di nascondere l’evidente inutilità del presunto accordo raggiunto tra solo quattro Paesi (e mai accettato dagli altri) sulla redistribuzione dei migranti.

 

Tanto è vero, che da quel giorno, il 23 settembre, sono sbarcati in Italia migliaia di migranti clandestini.

Per l’esattezza 1500 nei primi 16 giorni di ottobre e altri 1000 dal 23 al 30 settembre.

Quindi, dal giorno del fantomatico accordo di Malta, sono sbarcati in Italia ben 2500 migranti clandestini, e sono rimasti tutti qui.

 

Nessuna ridistribuzione è avvenuta, anche perché nessun seguito è stato dato al già sterile accordo di Malta.

Un maldestro tentativo del premier Conte e del suo governo giallorosso, di farsi bello agli occhi degli italiani con parole inutili e porti aperti alle varie ONG e scafisti vari.

Facendo contenti solo i governi di Francia e Germania, che auspicano un grande campo profughi in Italia. E confini chiusi verso le loro nazioni.

 

Ma Giuseppe Conte, non pago di tanta sudditanza all’Europa, si permette pure la baldanza di parlare al Senato prendendo ancora in giro gli italiani, ben consci, invece, che l’inutile accordo di Malta servirà solo a riempire le nostre città di nuovi poveri, che nel migliore dei casi dovremo sobbarcarci per anni pagandogli vitto e alloggio.

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Articolo pubblicato il 22/10/2019