Vittorio Corcos, grande artista dell’Ottocento: in Mostra a Torino - Di Clara Bon

Il Museo di Arti Decorative Acccorsi-Ometto espone l’arte del Corcos

Il Museo di Arti Decorative Accorsi-Ometto, inaugurato nel 1999, è il risultato della passione collezionistica di Pietro Accorsi, uno dei più importanti antiquari del XX secolo e del suo successore Giulio Ometto, custodisce una delle più importanti collezioni di arte applicata d’Europa.
Il Museo nasce con lo scopo di far conoscere al pubblico uno straordinario patrimonio di arredi e oggetti del Settecento. Il percorso espositivo si divide in 21 sale e ospita oltre 3000 pezzi, tra mobili, argenti, ceramiche, sculture e quadri.

Protagonista assoluto della collezione è Pietro Piffetti, sorprendente ebanista presso la corte sabauda. Dell’artista, il Museo espone ben dieci mobili, il più importante è certamente il famoso doppio-corpo, firmato e datato 1738 e considerato ‘il mobile più bello del mondo’.

Tantissimi altri grandi artisti esposti, citandone solo alcuni, Luigi Prinotto, Giuseppe Maria Bonzanigo, i Fratelli Erard, i fratelli Rossetti. Impossibile non citare una serie di dipinti di pittori piemontesi: Guglielmo Caccia, detto il Moncalvo, Pietro Domenico Olivero, Giovanni Michele Graneri, Vittorio Amedeo Cignaroli.
Ogni opera esposta dalla Fondazione Accorsi-Ometto di Torino, è un omaggio incondizionato alle arti decorative e assoluta testimonianza di una personale ricerca del bello, iniziata da Pietro Accorsi e portava avanti, in modo incredibile, da Giulio Ometto.

Da questo mese, il Museo renderà omaggio a un altro importante pittore dell’Ottocento: Vittorio Corcos, maestro indiscusso del ritratto femminile.
Corcos nasce a Livorno nel 1859, e si forma da giovanissimo nelle Accademie di Firenze e Napoli. Nel 1880 inizia l’esperienza parigina e frequenta il salotto di Giuseppe de Nittis ed entrando nell’orbita del mercante Goupil, che sarà tramite di una precoce fortuna internazionale del pittore come ritrattista.
Nel 1886 sposa Emma Rotigliano, la ‘gentile ignota’ corrispondente di Giovanni Pascoli.

Il salotto di casa Corcos divenne punto di incontro di letterati e artisti.
Nella sua opera si riflette una visione poliglotta, soprattutto nel ritrarre i protagonisti della società di fine secolo. Quadri di soggetto popolare che attestano la sua predisposizione al naturalismo e alla pittura di genere. La sua fama però verrà per sempre legata principalmente a quelle figure femminili che furono dette ‘creature che hanno in sé qualcosa del fantasma e del fiore’ e che trovano la più coinvolgente rappresentazione nella protagonista del quadro Sogni: una giovane donna seduta con grande disinvoltura su una panchina, in una posa inusuale.

Le gambe accavallate, cosa considerata poco decorosa al tempo. Appoggia la testa sulla mano e fissa con sicurezza, dritto negli occhi, l’osservatore. Una posa inusuale, che creò scalpore in quanto sembrava denotare una profonda confidenza tra la ragazza e l’artista. Ma non era così. Si trattava infatti di un dipinto di grande modernità, che voleva mostrare la donna in una nuova veste, pressochè nuovo per la società italiana del tempo: emancipata e indipendente. Con tre libri al suo fianco.

La Mostra dedicatagli al Museo delle Arti Decorative Accorsi-Ometto a cura di Carlo Sisi, è suddivisa in sette sezioni, che attraverso una scelta mirata di opere ripercorrono il profondo sguardo di Corcos.

Una serie di ritratti femminili, dipinti nei quali i protagonisti sono le personalità che al tempo frequentavano il salotto di Corcos e di sua moglie, alcuni dipinti esplicitamente francesi. Alcune prove di pittura en plein air: straordinarie testimonianze della qualità artistica raggiunta dal pittore anche in campo paesaggistico.

Molto importante nell’arte del Corcos, il tema della donna, sviluppato dal Decadentismo, in arte come in letteratura. Ed ecco la sopracitata opera, ‘Sogni’, nel quale Corcos rappresenta la bellezza ineffabile delle donne descritte e amate da D’Annunzio e da Fogazzano e allo stesso tempo riassume le inquietudini di un’epoca consapevole della propria crisi; o la ricca selezione di incisioni dedicata alle ‘Vergini funeste’, che porta in mostra i massimi rappresentati della cultura figurativa mitteleuropea alla vigilia delle Avanguardie.

E’ possibile visitare la Mostra di Corcos dal martedì al venerdì dalle ore 10 alle 13, e dalle 14 alle 18; il sabato, la domenica e nei giorni festivi, dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 14 alle 19.
La biglietteria chiude mezz’ora prima; il lunedì è chiuso.

Il biglietto per la mostra costa intero 8 euro, ridotto 4 euro.  Quello per la mostra con visita guidata (minimo 3 partecipanti, prenotazione obbligatoria al numero 011837688 int. 4) viene 4 euro in più rispetto alla visita normale.

Il prezzo ridotto è per gli studenti fino ai 26 anni; per gli over 65, per chi gode di convenzioni e insegnanti.
La Mostra è gratuita per i bambini fino ai 12 anni, i possessori dell’Abbonamento Musei e Torino + Piemonte card, i diversamente abiti e accompagnatore, ai giornalisti.

Il Museo di Arti Decorative Accorsi-Ometto si trova a Torino, in Via Po 55.
E’ raggiungibile con i mezzi Pubblici e sono presenti degli sconti per le persone munite di abbonamento GTT e Formula.

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Articolo pubblicato il 22/10/2019