San Giorgio Monferrato (AL) - Giovani, droga e alcol

Gigi Cabrino, Consigliere comunale, per Civico20News

La triste vicenda della ragazza toscana morta in discoteca nei giorni scorsi ha riacceso i riflettori sui pericoli dell’uso di droghe e alcolici tra i ragazzi e già questo è un problema, perché torniamo a parlarne quando si arriva a morire dimenticandoci del fenomeno se non porta alla morte qualche ragazzo.

Non credo sia utile seguire il coro dei “manca la famiglia” etc… sebbene la famiglia nella crescita di un ragazzo sia insostituibile; entrano in gioco tutte le relazioni vissute dal giovane, scuola, amici e, in maniera sempre più invadente ( in alcuni casi praticamente totale) le relazioni intrattenute sui vari social che estraniano sempre più dal vissuto reale.

Se il mercato della droga è in continua evoluzione con l’offerta di sostanze sempre nuove e sempre più potenti ci si deve innanzitutto fare una serie di domande sul perché queste sostanze siano reperibili con tanta facilità; tutti sappiamo che nel tal posto e nella tale discoteca piuttosto che nell’altra c’è la possibilità di acquistare droga ( che , grazie a Dio è pratica ancora vietata in Italia) eppure tutto continua come se niente fosse.

Oltre le droghe vengono assunti dai ragazzi anche alcolici e ai primi di ottobre sono state pubblicate le statistiche relative all’aumento della pratica del binge drinking, l’assunzione lontano dai pasti a stomaco vuoto in un tempo brevissimo di notevoli quantità di bevande alcoliche per arrivare alla sbronza nel minor tempo possibile; la fascia di età in cui questa pratica è aumentata maggiormente è quella tra gli 11 e i 17 anni…. Undici anni, quinta elementare, impossibile non farsi delle domande.

Il mix di binge drinking e droga di facile reperibilità espone i nostri ragazzi, ai rischi che non possiamo sottovalutare e non possiamo interessarci alla questione solo quando si verifica la tragica morte in discoteca di una ragazzina.

Sono consigliere in un piccolo Comune del Monferrato e la nostra possibilità di azione su questi temi è minima, inoltre rifuggo come la peste l’idea ultra statalista che sia esclusivamente lo Stato ( o il Comune) a dovere educare, ma dall’insediamento della nuova amministrazione a maggio ci stiamo impegnando a creare momenti in cui genitori, scuola, educatori e figure di riferimento dei giovani possano incontrarsi e scoprire insieme quali possano essere le vie migliori su cui provare non tanto a far camminare i giovani quanto a camminarci insieme.

Faccio mie le parole di Vasco Rossi in una intervista di qualche anno fa; si, proprio il cantante della vita spericolata che oltrepassati abbondantemente i 60 anni e ripensando agli eccessi della gioventù invitava i giovani a non accostarsi alla droga perché smettere è doloroso e visto che prima o poi si dovrà smettere tanto vale evitarsi tanto dolore.

 

Gigi Cabrino

 

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 23/10/2019