Torino – L’arte di Andrea Mantegna al Palazzo Madama

Centotrenta opere del grande artista del Rinascimento dell’Italia settentrionale presentato a poco più di un mese dall’apertura della grande mostra

Coinvolgere  oltre quaranta musei italiani e una ventina di quelli  stranieri  tra Europa e Usa in diciotto mesi, domandando di prestare  opere eccelse come quelle che si apprestano a concedere per la grande mostra:”Andrea Mantegna, rivivere l’antico per costruire il moderno”  è  veramente un’impresa  da applaudire.

Torino si appresta  a vivere dal 12 dicembre 2019 al 4 maggio 2019, un fatto eccezionale che sarà sotto i riflettori di tutta la cultura nazionale e internazionale.  Sarà l’evento principale dell’anno. Mettere assieme un progetto del genere solo istituzioni colossali come Intesa Sanpaolo, Civita - mostre, Fondazione Torino Musei  e Camera di Commercio di Torino possono ambire.

Al Piano Nobile di Palazzo Madama di Torino con un allestimento raccolto eseguito da Loredana Iacopino  saranno esposti centotrenta oggetti, che saranno ripartiti tra dipinti disegni e sculture del Mantegna oltre a lettere  e anche altre  opere degli artisti vissuti ed operato nel periodo mantegnano.

Il progetto espositivo contemplerà opere come il grande affresco staccato proveniente  dalla cappella Ovetari, e per la prima volta dopo un lungo e complesso restauro sarà presentata la lunetta con sant’Antonio e san Bernardino da Siena  proveniente dal Museo Antoniano di Padova.

Il percorso della mostra sarà preceduto e integrato nella Corte Medievale di Palazzo Madama, da uno spettacolare apparato di proiezioni multimediali dove il visitatore potrà prendere atto anche di quei capolavori che per il delicato stato di conservazione non consentono di lasciare  la sede abituale per giungere a quella torinese.

Nella kermesse  espositiva non si  contempla solo capolavori del Mantegna, ma presenta anche lavori dei maggiori protagonisti del Rinascimento dell’Italia settentrionale che furono in rapporto col Mantegna tra cui opere di Donatello, Antonello da Messina, Pisanello, Paolo Uccello, Giovanni Bellini, Cosmè Tura, Ercole de’ Roberti, Pier Jacopo Alari Bonacolsi detto l’Antico e infine il Correggio.

Il comitato scientifico è composto da undici persone per la ricerca delle opere e tre curatori. C’è molta attesa per questo evento  per ammirare  pezzi  eccezionali prestate da prestigiose istituzioni come la National Gallery di Londra che  ha dato la sua disponibilità, in quanto ha una proficua collaborazione con le Gallerie Italia e i tre Musei di Intesa Sanpaolo ( Milano, Vicenza e Napoli)   che hanno come Direttore Michele Coppola ( l’ex Assessore alla Cultura  e alle Politiche Giovanili della Regione Piemonte ).

Sarà sicuramente un evento che richiamerà turisti da tutte le regioni italiane dalla Francia e Svizzera. Sarà un’emozione davanti a queste opere e soprattutto ci renderemo conto  che una mostra di questa elevata fattura  ci vogliono anni per realizzarla le istituzioni torinesi che hanno saputo  fare rete sono riusciti a regalarcela in diciotto mesi.

Una grande occasione culturale per Torino e l’Italia.

 

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Articolo pubblicato il 15/11/2019