Tolkien tradotto e tradito.

I “Forestali” e i “cacciatori di Frodo”

Bompiani ha voluto affidare a Ottavio Fatica una nuova traduzione del Signore degli Anelli. Dicevano che lo scopo era svecchiare la traduzione della Alliata, che ormai aveva cinquant’anni ed andare verso una piena fedeltà linguistica rispetto al capolavoro di Tolkien. Se questi erano gli scopi si può dire che il fallimento è senza appello.

 

In una buona traduzione non dovrebbe mai essere preponderante l’egocentrismo del traduttore. In questa traduzione al contrario si vede, manifestamente, la volontà di Ottavio Fatica di far parlare di sè. A partire dalla decisione di cambiare tantissimi nomi di personaggi e di luoghi ormai entrati nell’immaginario collettivo.


Senza nemmeno una coerenza logica nel farlo. Se Meriadoc Brandibuck è diventato Meriadoc Brandaino, cosa che poteva far pensare a una scelta di italianizzare i nomi (buck in inglese significa daino), Pipino diventa Pippin come nell’originale inglese. E quindi, se non per la volontà di far parlare di sè, da cosa deriva il tradurre in italiano cognomi inglesi e riprendere in inglese quel che era italiano?

 

Poi altre scelte, sempre dettate dalla volontà, quasi ossessiva, di cambiare ciò che era stato scelto nella traduzione precedente, appaiono davvero brutte. Per esempio: il Monte Fato (traduzione letterale di Mount Doom) diventa “il Monte Fiammeo” che non c’entra nulla con l’originale, il Puledro Impennato (The Prancing Pony” in inglese) diventa il Cavallino Inalberato e Gran Burrone (in inglese Rivendell, nome non traducibile) diventa Valforra.

 

Traduzioni che non c’entrano nulla con l’originale e che sono davvero fuori luogo. Diciamoci la verità: Valforra sembra un paesotto del Veneto frazione di Valdobbiadene e un locale che si chiama Cavallino Inalberato sarebbe fallito dopo tre settimane anche a Brea.

 

Tuttavia il peggio lo ha dato trasformando i Raminghi in “Forestali”. Sì Forestali. Una traduzione degna di google translate che uccide i discendenti di Númenór e li trasforma in statali dediti alla caccia ai piromani sull’Aspromonte. Perché per qualsiasi italiano l’immagine di Forestale è associata alla Guardia Forestale.

 

Dispiace solo che non abbia concluso il disastro fino in fondo (almeno avrebbe dimostrato di possedere autoironia) traducendo “Nazgûl” in “Cacciatori di Frodo” dato che oggettivamente i Nazgûl erano a caccia di Frodo e sarebbe stato bellissimo vedere Aragorn il Forestale contro i Cacciatori di Frodo.

 

Gianni Candotto

Immagine: Vikipedia

 

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Articolo pubblicato il 22/11/2019