Roma - Rifiuti: vergognoso rimpallo di responsabilità fra Raggi e Zingaretti

Lettera della Commissione Europea al Ministero dell’Ambiente circa la possibile apertura di una nuova procedura di infrazione

Mentre molti fingono di stupirsi per la lettera della Commissione Europea al Ministero dell’Ambiente circa la possibile apertura di una nuova procedura di infrazione relativa alla crisi della gestione dei rifiuti a Roma e nel Lazio, l’eurodeputato della Lega Salvini Danilo Oscar Lancini, con il più classico dei “Ve l’avevo detto!”, afferma:

Raggi e Zingaretti non possono evitare, per mera convenienza politica, di affrontare la questione degli impianti di termovalorizzazione

e ricorda di aver presentato proprio un’articolata interrogazione alla Commissione Europea in merito alle gravi incongruenze riscontrate nel nostro paese in alcuni Piani Regionali di gestione dei rifiuti.

Nel Pacchetto Economia Circolare - spiega Lancini - vi sono target vincolanti per gli Stati membri, che devono sviluppare sistemi di valorizzazione dei rifiuti residuali tali da ridurre il ricorso alla discarica ad una percentuale inferiore al 10%. In Italia le Regioni hanno la competenza sulla gestione del ciclo dei rifiuti urbani, individuando anche il fabbisogno impiantistico necessario al rispetto degli obblighi UE. Per raggiungere il 65% di riciclo e limitare il ricorso alle discariche al di sotto del 10% (oggi la media in Italia è quasi al 25%) è necessario pianificare una rete di impianti di trattamento in grado di assorbire i rifiuti residuali”.

 

Il problema è che

 

nonostante tali obiettivi siano noti sin da luglio 2018, in Italia alcune Regioni continuano a prevedere nuove discariche come forma di smaltimento dei rifiuti indifferenziati residuali. Per rendere i rifiuti urbani conferibili in discarica e superare i divieti comunitari vengono previsti dei trattamenti di biostabilizzazione, derubricando i rifiuti da urbani a speciali”.

 

A tale riguardo si può citare proprio il Piano della Regione Lazio che, nonostante la continua emergenza per carenza di impianti di gestione dei rifiuti indifferenziati che sta vivendo il territorio, non prevede la necessità di realizzazione di impianti di valorizzazione energetica dei rifiuti residuali, ma esclusivamente il ricorso a discariche, con le conseguenze che oggi vediamo.

 

A fronte di questa situazione, per garantire che non siano messe in atto strategie di pianificazione che comportino un allontanamento dell’Italia dai target comunitari e future infrazioni alle direttive europee, Lancini ha chiesto alla Commissione quali interventi può mettere in atto per far annullare o emendare quei Piani Regionali di gestione dei rifiuti che, in netto contrasto con il Pacchetto Economia Circolare, continuano a prevedere la discarica come chiusura del ciclo di gestione dei rifiuti.   

 

(immagini Globalist Syndication)                                              

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Articolo pubblicato il 02/12/2019