La storia di un uomo che ama la lettura e il pianeta in cui vive. Di Clara Bon
Josè Alberto Gutierrez

Josè Alberto Gutierrez e la sua biblioteca casalinga

Che l’essere umano stia pian piano ‘distruggendo’ il pianeta in cui viviamo è ormai risaputo. Negli ultimi anni, le proteste e i movimenti contro questa distruzione sono aumentati. Basti pensare al fenomeno ‘Greta Thumberg’ giovanissima attivista svedese per lo sviluppo sostenibile e contro il cambiamento climatico, divenuta famosa per aver smosso la coscienza del mondo intero -o quasi- grazie alle sue manifestazioni regolari tenute davanti al Riksdag di Stoccolma, in Svezia, sempre accompagnata dallo suo slogan: Sciopero scolastico per il clima.

Se dalla Svezia, ci spostiamo in Colombia, troveremo un altro attivista la cui risonanza mediatica è stata a dir poco inesistente nonostante il nobile contributo da lui portato dal 1997 al concetto di Sostenibilità per il nostro pianeta.
Si chiama Josè Alberto Gutierrez, netturbino colombiano del barrio della Bolivia- quartiere abbiente nella parte nord di Bogotà- con la passione per la lettura.

La storia che Civico20News vuole raccontarvi oggi inizia nel 1997, quando durante la sua prima notte di lavoro come netturbino, trovò tra i rifiuti il capolavoro di Lev Tolsoj ‘Anna Karenina’. Josè non se la sentì di lasciare quel libro al suo triste destino, così lo portò con sé a casa.

Quello che sembrò essere un gesto casuale fu invece l’inizio di una vera e propria missione.

Josè ancora oggi guida il suo camion da netturbino. In questi ventidue anni ha salvato circa 20mila volumi che altrimenti sarebbero andati distrutti, oggi stipati nella sua piccola e umile dimora a San Cristobal, nella zona meridionale di Bogotà.

La sua casa si potrebbe definire un vero e proprio santuario dei libri.
Questo netturbino dal grande cuore non si è limitato solo a salvare questi volumi ma ha reso la sua biblioteca casalinga aperta alla comunità del quartiere, servizio dedicato soprattutto ai più piccoli, che nel fine settimana possono trovare ospitalità a casa sua per leggere o per prendere in prestito dei libri, tutto ovviamente in forma gratuita.

Josè, nei suoi lunghi anni di militanza per le strade di Bogotà, ha notato con dispiacere che, soprattutto nelle zone benestanti, è un mal costume diffuso quello di buttare via i libri.

Non vi sono differenze di genere. Vengono gettati romanzi, saggi, favole e anche gialli. Ecco perché, la biblioteca casalinga di questo fantastico netturbino, soprannominato ‘el Senor de los Libros’ è incredibilmente fornita e variegata.

Josè ha spiegato in un’intervista che questo grande amore per la lettura gli è stato trasmesso dai genitori e che gliene sarà per sempre grato.

Questa storia dovrebbe farci riflettere e insegnarci qualcosa. Buttare i libri è uno spreco assolutamente evitabile.
Non farlo è un gesto a favore della nostra cultura e allo stesso tempo del nostro pianeta.

 

Clara Bon

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Articolo pubblicato il 16/12/2019