Il mezzo inganno delle tasse alte

E' proprio vero che le tasse non si abbassano mai?

Noi Italiani ci lamentiamo da sempre per l'alta pressione fiscale, tanto da essere arrivati al punto in cui Silvio Berlusconi sosteneva a gran voce come fosse moralmente accettabile evaderle se superiori al 50%.

Ricordiamo innanzi tutto che nel nostro Paese, a partire dagli ultimi anni, le aliquote di tassazione si sono ridotte in molti casi.

Ad esempio è stata eliminata l'Imu sulla prima casa, sono state tagliate le aliquote Ires sui redditi delle società, si è deciso di togliere il costo del lavoro dall'imponibile Irap, attraverso gli 80 euro di Renzi si sono detassati i redditi di lavoro sotto una determinata soglia, si è introdotta una flat tax al 15% per le piccole partite IVA e, con il Governo attuale, sembra si voglia mettere una flat tax al 20% per le imprese con reddito sotto i 65.000 euro.

Tutto ciò ha portato la pressione fiscale, intesa come rapporto tra tasse, contributi pagati e PIL, dal 43% al 41%, e ciò nonostante l'evasione fiscale è piuttosto alta in Italia, a dimostrazione, forse, che oltre ad abbassare ulteriormente le tasse, ci sarebbe bisogno di aumentare il tasso di educazione civica già durante l'istruzione scolastica, in modo da creare un atteggiamento diverso nei giovani di domani.

Confrontandoci ad esempio con la Germania, si nota come i tedeschi evadano circa l'8% dell'IVA, mentre in Italia l'evasione raggiunge il 25%, e siccome l'imposta sul valore aggiunto non è una aliquota irpef o irap su quanto si guadagna ma è dovuta allo Stato su quanto ha pagato il cliente su una data merce acquistata, è evidente che il nostro sia sin troppo spesso un problema di tipo etico, civico, morale.

Forse, sarebbe necessario e auspicabile puntare su una politica simile a quella che ha cambiato il volto del Portogallo in cui si può scalare dalla dichiarazione dei redditi quasi tutto o comunque molto più che da noi, dove sostanzialmente si hanno detrazioni quasi solamente nel comparto delle spese sanitarie. Pensiamo a un futuro in cui potessimo detrarre quasi tutto: saremmo molto più inclini a farci fare fattura.

L'atteggiamento di molti Governi del passato, a partire dal penultimo, di fare sconti e sconticini attraverso condoni non aiuta certamente a modificare quella forma mentis tipicamente italiana di non voler pagare le tasse, di sfruttare i mille cavilli delle nostre complesse leggi per fare anche elusione fiscale, di opporsi all'utilizzo delle carte di credito sfavorendo i contanti.

Ricordo come anni fa un amico mi disse di essersi recato da un commercialista per la dichiarazione dei redditi e di come alla fine, al momento del pagamento della parcella con il bancomat, il commercialista, non disponendo del POS, gli risposte stupito e indispettito "scusi ma mica siamo al supermercato!".

 

 

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Articolo pubblicato il 18/12/2019