I bambini che la sinistra ama, versus i bambini che vuole cancellare

Con quali di loro sta il Bergoglio?

E’ vero, per i compagni doc, comunisti, post comunisti, ex comunisti e piddini assortiti, ci sono due tipi di bambini.

Quelli che arrivano con le Carole Rakete del giorno, imbarcati sulle spiagge libiche e trasportati in giro per il mediterraneo, alla ricerca di un porto sicuro, che non può essere che italiano.

Sono bambini denutriti, magri, disidratati, che piangono di continuo, come scrivono i giornali della famiglia De Benedetti, e come sostengono i magistrati di Agrigento e di Catania.

Non farli sbarcare subito configura il reato di sequestro di persona. A meno che, chi li tiene in mare sia una buona donna di sinistra, una ex prefettessa (come vuole si dica la  Boldrini) alla quale è stato ordinato di attendere lo svolgimento di qualche elezione regionale.

Solo dopo quei giorni, i bambini delle navi possono sbarcare e giornalisti e giudici possono esultare, insieme ai prelati che lucrano sui proventi (40 o 50 euro al giorno pro minore) che lo stato piddin- grillino distribuisce a piene mani con la scusa dell’accoglienza.

Nell’Italia di oggi ci sono però anche bambini che le sinistre odiano e non vogliono vedere, bambini che non rendono in fatto di soldi e sono pertanto malvisti da quelle organizzazioni come Caritas, coop ed altre associazioni catto comuniste e bergogliane che hanno fatto della loro ragione sociale il mezzo per lucrare sui bambini immigrati.

Il bambino più odiato in questi giorni è, senza ombra di dubbio, quello di cui si celebra il Natale. Non lo sopportano tutte le sinistre in genere perché lo considerano il personaggio più importante del presepe: il bambino Gesù.  Presepe che a sua volta, ci dicono alcuni redattori di giornali di cui è proprietaria una famiglia di editori svizzeri, andrebbe nascosto ed eliminato in toto poiché rappresenterebbe un’offesa per coloro che praticano altre religioni.

I più moderati tra loro, quelli che occupano, da agit- prop della sinistra grillo piddina, alcune scuole, ospedali ed enti pubblici, chiedono che venga sottratto alla vista almeno il bambino. Possono tollerare-dicono- come loro rappresentanti il bue e l’asinello.

Sembra invece che, in controtendenza con i compagni amici suoi, anche il papa gesuita, dopo avere deposto negli ultimi giorni il timore di dispiacere ai seguaci di Hallah, si sia accorto della presenza e del valore del presepe.  

Non è solo il bambino Gesù a dover essere nascosto ed allontanato.

In una delle regioni del centro Italia, quella dell’Emilia Romagna, governata da eredi del malfamato Boldrini detto Bulow, ci sono oggi molti altri bambini da non menzionare e da tenere nascosti.

Sono, secondo i manutengoli del governatore Stefano Bonaccini, i protagonisti e soprattutto le vittime di un “raffreddore”. Null’altro che un malanno passeggero, definito così per nascondere che in quelle terre, in particolare in Bibbiano e nella val d’Enza, governate da decine di anni dai comunisti, era in atto un commercio osceno di bambini.

Il “raffreddore ”che imperversava in Emilia era in realtà una tratta di minori, sottratti con la frode alle rispettive famiglie ed affidati, a scopo di lucro ad amici, parenti e conoscenti. 

Il primo compito degli e delle assistenti sociali dell’organizzazione era quello di adocchiare bambini di famiglie povere, che venivano avvicinate e poi plagiate dai sedicenti psicoterapeuti del gruppo. Minacciato a scopo intimidatorio, il pericolo che i genitori venissero accusati di un programma criminoso fondato sulla pratica di abusi sui piccoli, (abusi che, afferma il giudice, in realtà non sono mai avvenuti”) i minori venivano, anche con la forza, sottratti al loro ambiente e preparati per l’adozione.

Uno degli assistenti sociali, Francesco Monopoli diceva che vi era “una cerchia di persone, molto potenti, dedite alla pedofilia”, alle quali le famiglie povere avevano venduto i propri figli per soddisfare le pulsioni sessuali del gruppo”.

Ed era arrivato anche a sostenere che giudici, magistrati, forze dell’ordine ed anche ecclesiastici (che in queste vicende non mancano mai, ndr), erano coinvolti negli stupri dei bambini rapiti.

Un’altra donna, Cinzia Magnarelli, aveva riferito che il Monopoli  le aveva riferito “racconti di bimbi da cui emergeva la sussistenza di omicidi di altri bambini, ma anche episodi di cannibalismo e rituali religiosi satanici”.

Un grande polverone che si era sollevato ed aveva raggiunto anche l’associazione Hansel e Gretel di Moncalieri, diretta da un sedicente psicoterapeuta, tale Claudio Foti, che fiutata l’esistenza di un humus favorevole, aveva trasferito la sua attività nella terra del Bonaccini.  

Il “raffreddore” aveva contagiato anche il buon sindaco di Bibbiano, un PD di origine controllata, che si proponeva di istituire nel paese un ricovero, dove detenere quei minori che erano in attesa di adozione.

E’ pertanto impossibile che tutto questo tramestio sia sfuggito all’attenzione del governatore della Regione, Stefano Bonaccini, che ha dovuto rendersi conto che la vicenda, divenuta virale, poteva costargli la rielezione.

Occorreva correre ai ripari. A Bologna furono studiate più soluzioni, ma fu adottata quella suggerita da Romano Prodi. Cercare di mettere in acque scure e profonde i bambini di Bibbiano  e di tutta  la val d’Enza, nascondendoli in un  folto branco di sardine, che si dimenano, simulando continui orgasmi, agli ordini di un ragazzotto riccioluto ed ignorante.

Tutto è ancora in corso.   

 

(immagini Morning Star  - Civico20News - Daily Express - WordPress.com)

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Articolo pubblicato il 27/12/2019