La condizione dell'anziano in una società che invecchia e necessita sempre più di assistenza. Ci salveranno i robot? 

La nostra società è caratterizzata da un crescente numero di persone anziane che, per i motivi più svariati, dopo una vita attiva magari condivisa con il coniuge e figli, si trova ad affrontare il tema penoso del dover vivere da solo.  E' accertato che chi è destinato a questa condizione, corre il pericolo di trovarsi in condizioni di disagio economico, in particolare con l'avanzare dell'età. Numerosi sono quelli che  riferiscono sofferenza a causa della solitudine e dell'isolamento sociale in cui vengono, loro malgrado, a trovarsi. Coloro che hanno problemi di salute o deficit sensoriali, tendono a trascurare i sintomi di patologie croniche, da cui sono afflitti da anni,  e incontrano notevoli difficoltà ad alimentarsi normalmente, trascurando la corretta preparazione delle ricette, anche le più semplici e banali, divenendo sempre più deboli facendo si che la denutrizione diventi un problema importante. Ma non solo: questa situazione di decadimento è aggravata dal dimenticarsi di seguire con regolarità le terapie a cui devono attenersi.


Più l'età avanza più avanzano e crescono i problemi, eppure la stragrande maggioranza di loro  esprime il desiderio di mantenere la propria indipendenza. Molti temono di dover dipendere in misura eccessiva  da altre persone ma, nonostante la solitudine, insistono nel continuare a vivere da soli; fino a che l'anziano riesce a mantenere una indipendenza, sia pure zoppicante, la vita per lui continua a scorrere secondo le abitudini consolidate, ma inesorabilmente giunge il momento in cui deve ricorre ad aiuti esterni, al sostegno di una badante, una presenza ormai divenuta consueta fra le mura domestiche, un aiuto insostituibile, al di fuori degli ospedali e delle strutture che si prendono cura dei più deboli.


Ma come tutto quanto da cui siamo circondati anche la figura della badante, sottoposta ad un lavoro assai  faticoso, sta subendo una trasformazione e vede insidiata la sua figura professionale dall'avanzata di aiutanti meccanici, robot addestrati a svolgere numerose funzioni, macchine che stanno cominciando fare capolino fra le mura domestiche, addestrate a svolgere numerose funzioni fino ad ora appannaggio degli umani grazie alla innovazione tecnologica la cui evoluzione, ad oggi, appare inarrestabile ed evolve a una velocità incredibile. 
i robot sono ormai parte della vita umana. Nei paesi tecnologicamente più avanzati, vengono effettuate sperimentazioni in situazioni reali, come i test di assistenza o di accompagnamento per gli anziani utilizzando robot, ed ora più di una casa di riposo, comincia a studiare quali utilizzi possano essere demandati a tali macchine, sollevando da mansioni pesanti buona parte del personale.


La sfida del prossimo futuro sarà quella di far si che un robot  non solo possa muoversi negli ambienti riconoscendo ostacoli e aggirarli, la qual cosa è già stata ampiamente realizzata; il robot dovrà essere in grado di comunicare e fare in modo che la controparte interattiva umana, sia anche in grado di impartirgli comandi appropriati e di porgli domande che la macchina dovrà  comprendere ed eseguire. Per quanto possa inverosimile anche questo nei laboratori attrezzati, sia in Europa che nel resto del mondo, è già realtà.
Infatti sono stati realizzati robot in grado di muoversi con sufficiente sicurezza, che possono sentire, vedere, parlare e persino riconoscere le emozioni. E' molto interessante notare che esiste una sorta di apprendimento grazie a software particolarmente sofisticati capaci di memorizzare quanto viene loro insegnato, e modulare le risposte in base a quelle che sono le necessità  di un malato, guidati, anche controllo a distanza, da infermiere e personale specializzato.

 

Già oggi si dispone di macchine dalla forma umanoide che, se chiamate, si avvicinano, possono rispondere a domande, giocare a scacchi; sono in grado di  cantare, muoversi goffamente simulando una danza, raccontare barzellette. Possono, e questa è una funzione molto importante, ricordare al paziente di assumere la terapia prescritta, evitando che questi ingerisca due volte lo stesso farmaco, o si dimentichi di farlo.  Il vantaggio è che sono instancabili nel loro portare un po' di gioia e di vivacità a persone costrette all'inazione.


È anche importante notare che il mercato della robotica per l'assistenza alle persone anziane o portatrici di disabilità,  potrebbe valere da 1 a 2,5 miliardi di euro. In effetti, una gran parte dei robot vengono attualmente concepiti  e realizzati  a scopo di assistenza per uso personale La maggior parte delle principali aziende del mondo si concentra su questo settore dell'assistenza, sia che si trovino in Europa, negli Stati Uniti , o nei paesi Orientali. Basti pensare  nel periodo 2014-2017, circa 31 milioni di robot di assistenza sarebbero stati venduti in tutto il mondo. Si tratta dunque di autentici presidi sanitari che, lentamente, stanno diventando veri compagni per gli anziani. Talmente efficaci che, con sempre maggiore frequenza, da chi ha avuto la possibilità di usufruire in forma sperimentale del loro aiuto, vengono paragonati agli animali domestici. Con simili manufatti tecnologici in futuro gli anziani potranno godersi più facilmente il loro pensionamento, poichè saranno alleviate da aiutanti instancabili e assolutamente precisi nello svolgere azioni ripetitive, le numerose incombenze che costituiscono la dimensione triste e gravosa della vecchiaia.

 

Foto del robot Pepper da  https://en.wikipedia.org/wiki/Pepper_(robot)

 

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Articolo pubblicato il 30/12/2019