Torino. Per Chiara Appendino “ il 2020 sarà l’anno del rilancio” Intanto mette l’ipoteca sul dopo elezioni del 2021

Il sorprendente bilancio di fine anno della prima cittadina

Non è solamente “Giuseppi” Conte a presentare la sua litigiosa e inconcludente compagine come squadra coesa che s’appresta a fare la maratona nel 2020. Anche chiara Appendino con l’incoscienza che le è ormai proverbiale, presenta il 2020 come l’anno del rilancio della sua inazione, grazie agli stanziamenti governativi.

 

C’è da rimanere basiti. Cos’ha combinato dall’inizio del suo mandato la nostra inetta ed inconcludente prima cittadina? Ha rifiutato le Olimpiadi, prodigandosi in piagnucoli e retromarce stomachevoli, nascondendo dietro al dito le sue responsabilità, per poi mandare altrove il salone dell’Auto ed ogni iniziativa idonea a far uscire la città dal regresso.

 

Perdiamo 500 residenti al mese, gente che vorrebbe produrre e lavorare, mentre  gli stanziamenti per investimenti produttivi, fuggono lontani da una città che uccide o di fatto allontana la progettazione di  infrastrutture di ogni tipo.

 

Chi ha creato lo sconcio di piazza Baldissera ed il blocco del raccordo  con la tangenziale in corso Grosseto? Rifiutato i fondi europei per la creazione di un tunnel idoneo  smaltirei il traffico? Tanto per citare il caso macroscopico che sequestra ogni giorno migliaia di automobilisti?

 

Il vanto di quest’amministrazione è purtroppo l’inguardabile e sfacciata Assessora La Pietra che invece di progettare opere idonee a snellire il traffico in una città dotata di via ampie e idonee a coniugare la vivibilità ambientale e la circolazione dei mezzi, riempie i marciapiedi di biciclette  e pattini elettrici che, con il loro ingombro disordinato  creano ancor più difficoltà di deambulazione ad anziani ed handicappati. All’orizzonte si erge  l’estensione della famigerata ZTL con la protesta congiunta dei cittadini e della giunta regionale.

 

Per non tacere dei guai combinati dall’ex assessora Paola Pisano, quella che giocava con i droni e non è stata in grado di fare funzionare gli uffici anagrafici prima che si togliesse dai piedi per approdare all’ormai fatiscente governo.

 

A botta calda, prima che levassero la voce i consiglieri di opposizione dinanzi al fanciullesco ottimismo di Chiara Appendino, ci ha pensato il presidente dell’API Torino, Corrado Alberto: “ Crediamo che occorra un cambio di passo nella progettualità per l’inserimento di Torino in iniziative che facciano davvero da volano per l’economia reale e non solo per quella virtuale. Da quanto emerge dalla nostra ultima indagine congiunturale, le previsioni degli imprenditori per il 2020 volgono al peggio: sono in diminuzione tutti gli indici economici, cresce solo il pessimismo.

 

Se la sindaca ha una formula segreta per fare in modo che il 2020 sia l’anno della svolta in positivo, ci piacerebbe saperne la composizione, precisa Alberto mostrando di essere piuttosto scettico sull’azione di sindaca e giunta grillina. Torino continua ad essere ai margini dell’economia e della rete infrastrutturale nazionale ed europea”.

 

Intanto stamane i sindaci di diverso colore politico di Collegno, Grugliasco, Rivoli, Settimo, Nichelino, Beinasco, S. Maurizio Canavese “assediati” dai debiti di Torino che gravano sulla Città Metropolitana rendendo l’ente complessivamente più debole e fragile  del capoluogo salgono a Superga per protestare contro la “svendita del capitale sociale” rappresentato dalle quote pubbliche in Iren, Trm, Sitaf che la sindaca Appendino ha già ceduto o si appresta a cedere per risanare i conti di Palazzo civico.  

 

In chiusura della conferenza stampa la sindaca ha iniziato a farci intendere cosa vorrà fare da grande.” La prossima estate deciderò cosa fare nel 2021". Nonostante le regole ferree del Movimento 5stelle sulla durata delle candidature la sindaca accenna a un suo probabile bis a Palazzo Civico, escluso fino a oggi.  Dimentica l’incauta Chiara i pezzi di giunta e di maggioranza che si è persa per strada.

 

Saranno i cittadini  a decidere nel segreto dell’urna  a chi potranno affidare il loro destino. Ci auguriamo in modo imparziale che alle prossime elezioni, ognuno sostenga il proprio candidato e non succeda quel che è capitato alla scorsa tornata quando stomachevoli candidati di altre liste, per pura convenienza si sono prodigati, senza economia di mezzi a sostegno di Chiara Appendino, per poi accomodarsi nei banchi dell’opposizione e svolgere patetici interventi che…

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Articolo pubblicato il 30/12/2019