2 gennaio 1802: nasce a Maglione (TO) il senatore Antonio Giuseppe Gattino

Un protagonista piemontese, sia pure minore, del periodo risorgimentale ormai dimenticato può rivivere grazie alla rete

Al Palazzo Madama di Torino, nella seduta del Senato del Regno del 3 marzo 1853, viene commemorato un senatore morto di recente: «La Camera deve deplorare la perdita di un altro nostro collega or ora mancato ai vivi in Genova, del signor senatore Gattino».

Si parla di Antonio Giuseppe Gattino, nato a Maglione, oggi in provincia di Torino, il 2 gennaio 1802. È stato nominato senatore del Regno di Sardegna il 14 ottobre 1848, nella Categoria 21, quella delle persone che da tre anni pagano tremila lire d'imposizione diretta in ragione dei loro beni o della loro industria.

È proprio il sito del Senato che ci fornisce le uniche informazioni su questo personaggio disponibili in rete (vi si nomina anche un necrologio scritto da Luigi Cibrario, al momento però non disponibile).

Leggiamo che Gattino è possidente e funzionario amministrativo. È Consigliere comunale di Torino, Membro del Consiglio generale dell'Amministrazione del debito pubblico negli Stati di Terraferma, Direttore del Regio manicomio di Torino, Direttore economo dell'Opera pia e ospedale "S. Luigi Gonzaga" di Torino

Nell’aprile del 1851 è nominato Cavaliere dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro

Muore, come si è detto in apertura a Genova, il 28 febbraio 1853. Una morte prematura di cui non conosciamo la causa.

Il sito ufficiale del comune di Maglione non inserisce Antonio Giuseppe Gattino fra i “Personaggi illustri” locali.

Le notizie riportate provenienti dal sito del Senato non ci permettono di inquadrare adeguatamente la figura e l’attività di Antonio Giuseppe Gattino, di conoscere il suo reale impegno in un periodo storico tanto significativo per il Regno di Sardegna come la stagione del 1848, la concessione dello Statuto, la prima campagna della prima guerra di indipendenza e poi i travagliati anni successivi con la sconfitta di Novara e i primi anni di regno di Vittorio Emanuele II.

Si potrebbero esprimere molte considerazioni su questo fatto: è molto facile essere dimenticati, non soltanto per i cittadini comuni ma anche per esponenti della vita pubblica. In questo senso la rete ha permesso un “recupero” molto più agevole delle informazioni quando archivi, cataloghi e registri sono messi on line e possono essere liberamente consultati.

Così un protagonista piemontese, sia pure minore, del periodo risorgimentale come il nostro Giuseppe Antonio Gattino, ormai dimenticato anche dai suoi concittadini, può rivivere.

 

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Articolo pubblicato il 02/01/2020