Alba (CN) e la sua storia

Partendo da molto lontano, fino ai giorni nostri: una visita tra le collezioni del Museo Civico Archeologico e di Scienze Naturali Federico Eusebio di Alba.

 

Volendo raccontare la storia del territorio albese, quindi della Langa e del resto d’Italia, saremo costretti ad iniziare da molto lontano…

Circa 40 milioni di anni fa… iniziava il periodo geologico definito Oligocene.

L’attuale Langa ed il Roero costituivano il fondo di un mare più caldo dell’attuale, che formava il Golfo Padano.

In questo mare sfociava un fiume piuttosto modesto, il Po, che sarebbe, col tempo, diventato il corso d’acqua più lungo d’Italia.

La zona dove sorgerà Alba era ancora sommerse e tutte le terre intorno ad essa crescevano lentamente grazie alla collisione tra le placche geologiche, che circa 90 milioni di anni fa avevano iniziato a costruire la catena delle Alpi, e al conseguente disfacimento delle rocce montane ad opera degli agenti atmosferici.

Una storia lunga, dalle dinamiche lentissime, vide la presenza di animali preistorici, oggi estinti, come quelli di un proboscidato di 5,5 milioni di anni fa, o di piante tipiche di climi tropicali come la bellissima roccia che contiene i resti di una grande palma, situata al primo piano del Museo Eusebio.

I dettagli di questo viaggio nel tempo, i suoi protagonisti e le varie tappe documentate da una collezione veramente importante, sono stati organizzati in una delle strutture museali più convincenti dell’intero territorio nazionale.

Fondato nel 1897 per iniziativa di Federico Eusebio, il Museo nacque esclusivamente come raccolta storico-archeologica. Solo dopo quasi un secolo, nel 1976, venne trasferito nella sede attuale di Via Vittorio Emanuele II, 19, all’interno del Cortile della Maddalena.

Grazie agli spazi più ampi e alla moderna concezione architettonica, il Museo, poté arricchirsi di numerose collezioni naturalistiche, grazie alla passione e alla competenza dei suoi Curatori.

Il percorso prevede un viaggio nel tempo che racconta con testimonianze reali il puntuale svolgimento dell’Evoluzione biologica e geologica della Terra.

Un percorso piuttosto complesso, i cui dettagli devono essere raccolti dalle indicazioni presenti sulle tabelle, oppure raccontati dagli Esperti nel corso di visite guidate.  Nel caso si desiderasse percorrere autonomamente le varie sale si potrebbe avere la sensazione di una totale immersione nel corso della Storia, arricchita da tutte le suggestioni offerte da reperti di indiscutibile pregio.  

I reperti fossili che spiegano la genesi di questi ritrovamenti, i bellissimi minerali trovati nelle zone del Cuneese, gli animali imbalsamati che popolano ancora oggi le terre circostanti, le piante, i funghi con l’irrinunciabile “Tartufo d’Alba”, i molti reperti antropologici ritrovati in vari siti cittadini, fino alla splendida collezione di resti romani, costituiscono un autentico gioiello da non trascurare, non meno importante dei vigneti o delle attività gastronomiche che tanto lustro hanno dato e danno alla Capitale delle Langhe.

Una simile collezione meriterebbe, a mio parere, di essere pubblicizzata maggiormente. Il prezzo molto politico del biglietto d’ingresso di 3 euro o di 1 euro per il Ridotto non rende giustizia del valore formativo dell’intera struttura e, forse, non concede grandi spazi di manovra per realizzare Eventi culturali da offrire ai turisti che di Alba conoscono soprattutto gli aspetti eno-gastronomici.

Il Museo Eusebio è inserito in un percorso di enorme interesse: Alba sotterranea.

Traiamo alcune informazioni direttamente dal volantino ricevuto all'ingresso del Museo:

Il progetto “Alba Sotterranea”, coordinato dal Museo civico e gestito dall’Associazione Ambiente e Cultura, consiste nella Valorizzazione del percorso archeologico cittadino e nel riconoscimento delle competenze professionali dell’archeologo mediante la visita ad alcune aree archeologiche sotterranee e di superficie guidata da un archeologo professionista. La tappa conclusiva del tour è costituita dal Museo “F. Eusebio”. Il progetto ha ottenuto il patrocinio del Ministeri dei Beni e delle Attività Culturali e l’appoggio formale dell’ANA (Associazione Nazionale Archeologi).

 

Suggerisco a quanti fossero interessati a completare le proprie conoscenze del territorio a prenotare una visita guidata su www.ambientecultura.it  email: info@ambientecultura.it   tel 342 643 3395   -   339 734 9949.

 

…ovviamente senza trascurare gli ottimi vini e i Tartufi del territorio.

Orari visite:

dal martedì al venerdì   15 - 18

sabato 14 - 19

domenica e festivi: 10 - 13  e  14 - 19

 

 

Fotografie di Giancarlo Guerreri

 

 

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 06/01/2020