Topolino. 12 gennaio 1930- 12 gennaio 2020

Novant’anni dal primo fumetto dello storico personaggio Disney

E’ un’icona appartenente all’universo Disney entrato nella cultura popolare mondiale.

Stiamo parlando di Topolino, conosciuto nel resto del mondo come Mickey Mouse: personaggio immaginario di fumetti e cartoni animati creato da Walt Disney e Ub Iwerks il 16 gennaio 1928.

Lo conosciamo tutti: roditore antropomorfo che veste pantaloni rossi, grande scarpe gialle e guanti bianchi.

In pochi sanno che Walt Disney, nel 1928,venne abbandonato dall’intero staff del suo studio, dopo aver perso i diritti sul suo primo personaggio (Oswald il coniglio fortunato). Allora, il giovane regista si buttò con Ub Iwerks, l’ultimo collaboratore rimastogli accanto, in un nuovo progetto.

I due lavorarono giorno e notte in un garage al primo film di Mickey Mouse. Disegnando fino a 700 animazioni al giorno, riuscirono a far debuttare il loro topolino antropomorfo, il 15 maggio dello stesso anno, in una proiezione privata. Il film si intitolava L’aereo impazzito, nel quale compariva anche Minnie.

Nasceva così, impulsivo e sognatore, sbarazzino, vivace e determinato, il topolino più famoso della storia. Tanto da essere nominato nel 1935, dalla Società delle Nazioni (l’attuale ONU) “simbolo internazionale di buona volontà”.

I primi due film erano muti.
Debuttò nelle sale cinematografiche il 18 novembre 1928 nel cortometraggio Steamboat Willie, il quale riscosse un grande successo grazie anche a trovate visive e sonore abilmente fuse tra loro.
Minnie divenne la protagonista femminile spesso al fianco di Mickey. La critica e il pubblico furono unanimi: qualcosa di nuovo e unico si era affacciato sugli schermi americani. 

Nei fumetti però, Topolino comparve due anni più tardi, dopo sedici cortometraggi. In data di oggi, novant’anni fa -12 gennaio 1930- Mickey Mouse debuttò sui quotidiani con una serie di strisce che formano la storia Topolino sull’isola misteriosa. A storie avventurose si alternavano avvenimenti più quotidiani. Di queste avventure, Walt Disney firmò i testi e Ub Iwerks i disegni.

Il 5 maggio dello stesso anno fece il suo esordio Floyd Gottfredson, destinato a cambiare il carattere nel personaggio, trasformandolo da monello scansafatiche a cittadino modello.

Dal 1942 al 1945, con lo scoppio della seconda guerra mondiale, le storie pubblicate nelle strisce furono soprattutto ad argomento bellico; addirittura, in alcune di queste Topolino doveva affrontare delle spie naziste!
Si tornò pian piano, con la fine della guerra, a storie più quotidiane, fino a divenire nel 1955 ‘racconti’ autoconclusivi.

Negli anni 40, Topolino cominciò ad apparire, oltre che nelle strisce di Gottfredson, anche nei comic books, riviste in formato pocket come la testata di Walt Disney Comics and Stories. Inizialmente erano ristampe delle vecchie strisce, modificate e rese meno violente in alcuni punti, ma all’inizio degli anni 50 vennero pubblicate storie inedite, disegnate da autori come Paul Murry.

I fumetti di Topolino esordirono in Italia il 30 marzo del 1930 su un settimanale torinese. Ma la prima striscia disegnata in Italia, di Guglielmo Guastaveglia, fu pubblicata nel 1931 su Il popolo di Roma.

Il colosso Walt Disney vinse, per la creazione del Topolino più famoso della storia, un Premio Oscar onorario.
Oltre ad essere il più famoso, Topolino sembrerebbe essere anche il personaggio di fantasia più redditizio della storia. Secondo Forbes infatti, al 2004, i ricavi annuali di Mickey Mouse erano 5,8 miliardi di dollari!

 

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Articolo pubblicato il 14/01/2020