L’orologio dell’apocalisse segna 100 secondi all’appuntamento con la fine del mondo

Studiosi e premi Nobel, dal Bullettin of the Atomic Scientist spostano le lancette ipotetiche che ci separano dall’autodistruzione

Secondo l’orologio dell’apocalisse, in questo 2020 mancano 100 metaforici secondi alla fine del mondo. Il pessimistico conto alla rovescia è determinato dalle tensioni internazionali che si concentrano sullo scacchiere mediorientale, ma soprattutto a causa delle progressive distruzioni dovute ai cambiamenti climatici e all’inarrestabile riscaldamento del nostro magico globo terracqueo.

Cos’è l’orologio dell’apocalisse

Si tratta di un orologio “ipotetico” creato nel 1947 dagli scienziati del Bullettin of the Atomic  Scientist dell’Università di Chicago, all’insorgere della guerra fredda e del pericolo dell’arma atomica.

Quantifica il pericolo di un'autodistruzione tramite lo scandire del tempo di un metaforico orologio in cui, la mezzanotte rappresenta la fine del mondo, mentre i minuti interpretano il “quanto manca” all’avvenimento. Il rapporto tra la durata del tempo reale e di quello ipotetico dei minuti, è calcolato a seconda delle variabili e delle probabilità insorte nell'unità del tempo effettivo.

Mentre nella sua valutazione iniziale, l’orologio dell’apocalisse era sincronizzato soltanto sul pericolo di una guerra nucleare, dal 2007 è stato sintonizzato anche su tutti gli altri avvenimenti che possono procurare dei danni irreversibili alla vita dell’umanità e al pianeta, quali: lo sviluppo delle armi biologiche, dell’ingegneria genetica, dell’effetto serra e il riscaldamento globale.

Cronistoria degli andamenti ipotetici del tempo alla fine del mondo

Nel 1947, fresco della sua creazione, dopo le bombe nucleari di Hiroshima e Nagasaki, l’orologio era impostato a sette metaforici minuti dalla fine del mondo, arrivando a due minuti nel 1953, momento dei più devastanti esperimenti termonucleari effettuati dall’Urss e dagli USA.

Alla fine della guerra fredda e con la diminuzione degli arsenali nucleari, nel 1991 le lancette furono spostate all’indietro, a 17 minuti. Nel 2017, a causa di forti aumenti dei nazionalismi, a bellicose dichiarazioni del presidente Trump, a un crescente deteriorarsi della sicurezza mondiale, e a causa del riscaldamento globale, le lancette sono state portate a due minuti e mezzo dalla mezzanotte della razza umana.

In soli tre anni, proprio per la mancanza di contromisure atte ad arginare i cambiamenti climatici, le lancette sono a 100 secondi dall’ultimo battito, dall’avvento dell’ultima nostra ora. Tutto questo prima ancora dell'insorgere della epidemia di Coronavirus che, dalla Cina con terrore, in questi giorni sta tenendo il mondo con il fiato sospeso. 

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Articolo pubblicato il 25/01/2020