Rivoli a Teatro - Al San Paolo "Miseria e Nobiltà" di Eduardo Scarpetta"

Sul palco la Compagnia Masaniello con la partecipazione straordinaria di Margherita Fumero

La Compagnia Teatrale Campotheatro e la Città di Rivoli, un connubio che dura ormai da otto anni; una collaborazione imprescindibile e necessaria per la straordinaria riuscita della Rassegna Teatrale RIVOLI a TEATRO. 

Anche quest'anno, questa bellissima realtà ha preso forma grazie soprattutto ad un pubblico che ci segue con grande affetto e che speriamo di accontentare in ogni modo.

Stasera, sabato 25 gennaio alle ore 20,50: sul palco "Miseria e Nobiltà" di Eduardo Scarpetta. In scena la Compagnia Masaniello con la partecipazione straordinaria di Margherita Fumero con la regia di Alfonso Rinaldi. 

 

MISERIA E NOBILTA’

di Eduardo Scarpetta

 

Pasquale il salassatore (che in questa interpretazione chiameremo Felice Paglietta),convivesotto lo stesso poverissimo tetto, insieme alla moglie Concetta e alla figlia Pupella, con Feliciello Sciosciammocca,laconvivente di questi Luisellae il piccoloPeppiniello.

Stremati dalla più nera indigenza, su invito di Eugenio,un ricco rampollo della nobiltà partenopea, si prestano a inscenare un’improbabile finzione, interpretando i componenti della famiglia del giovane blasonato, nel comicissimo tentativo di convincere Ginota Peperone vedova di Gaetano Semolone, un ingenuo ex cuoco arricchitosi grazie ad una inaspettata eredità, ad acconsentire alle nozze con la figlia Gemma.

Ad infittire l’intrigo, vi è anche la circostanza che la governante di Ginota è Bettina, madre di Peppiniello e moglie di Feliciello Sciosciammocca, con il quale è da tempo separata.“Miseria e Nobiltà”è una commedia molto divertente, piena di vervee d’intrighi, che evoca appieno la tradizione dei canovacci della commedia dell’arte, con scambi di persone, travestimenti e l’arte di arrangiarsi tipica napoletana.

Ci si trova a ridere, di quel riso amaro che fa da sfondo al tema della povertà e che giustifica ogni espediente: ci troveremo di fronte ad una “miseria vera e ad una falsa nobiltà”, come recita appunto una battuta della commedia. 

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Articolo pubblicato il 25/01/2020