Valloire (Francia) - Sculptures sur glaces e sur neige

Rassegna cui partecipano artisti di tutto il mondo.

Valloire è una ridente stazione sciistica della Maurienne che sorge lungo la strada che porta al col du Galibier, una delle erte più impegnative che “appartengono” alla Grande Boucle, tappa impegnativa per i grimpeur del Tour de France con la sua ripida ascesa che ne fa una delle frazioni più difficili.

Ma la peculiarità del centro montano transalpino sta nell’abbinamento con l’arte effimera, quella delle sculture nel ghiaccio e nella neve che ogni anno danno vita alla rassegna cui partecipano artisti di tutto il mondo.

E così il ghiaccio di Narbonne, quello completamente trasparente, viene forgiato dagli autori di quei capolavori che scaturiscono dalla lavorazione meccanica e poi rifiniti con vere opere di cesello con grande attenzione alle mutazioni climatiche che ne variano la consistenza.

Abbiamo visitato il caratteristico centro di villeggiatura per poter testimoniare la bellezza delle opere e la creatività di chi sa trarre dai blocchi di ghiaccio o di neve opere d’arte che parlano, che trasmettono un messaggio importante che viene direttamente dall’anima dello scultore.

E Valloire, ancora una volta, ha festeggiato le due rappresentazioni incorniciandole fra i suoi monti, fra la gente festante che ha saputo apprezzare come consuetudine un’iniziativa che le ha giustamente attribuito la denominazione di prima stazione sciistica d’arte.

E seguendo l’itinerario preciso e meticoloso proposto dall’Associazione culturale SComeCultura di Scalenghe abbiamo potuto unire alle sculture le tante ricchezze che Valloire offre al turismo invernale e non soltanto.

Innanzitutto le chiese e le cappelle montane presenti in ciascuna delle 17 borgate: in primis Notre Dame de l’Assomption e la cappella di Tigny.

Gioielli che racchiudono tesori inestimabili che non descriviamo per rendere ancor più accattivante il desiderio di andarci.

Insomma, una meta che va inserita nel panorama dei luoghi che sanno trasmettere forti ed indimenticabili emozioni.

Ricordiamo in chiusura che la rassegna ha una edizione stiva con il concorso internazionale di sculture su paglia e fieno. (Foto Pronzato)

 

 

 

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Articolo pubblicato il 26/01/2020