La linea retta lunga oltre 4000 Km. su cui sono allineati i sette santuari dedicati a San Michele Arcangelo

Secondo la leggenda, un colpo di spada di San Michele Arcangelo a difesa dell'Europa

Diamo seguito all’articolo di ieri per raccontarvi della linea retta lunga oltre 4000 Km. su cui sono allineati sette santuari dedicati a San Michele Arcangelo, tra cui la nostra Sacra di San Michele in Val di Susa.

 

Si tratta di sette mete assai suggestive, con al centro la Sacra di San Michele, quella che si vede da lontano quando si entra nella Valle di Susa

Il tracciato rettilineo in questione ha un inizio ben preciso, in Irlanda, e va a concludersi in Israele, coprendo una distanza di oltre 4 mila chilometri. 

E su questa linea sono disposti ben 7 santuari a lui dedicati, di cui la Sacra di San Michele, sulla cima del Monte Pirchiriano, rappresenta il centro.

Meta ogni anno di migliaia di visitatori, affascinati dalla sua maestosità, dalla sacralità del luogo, dalla splendida vista su Torino e sul fondovalle, la Sacra è un luogo di pace e meditazione, che si trova a 1000 Km. dall'abbazia normanna di Mont Saint-Michel e ad altrettanti dalla chiesa pugliese di Monte Sant’Angelo.

 

Insomma, a metà strada tra le due abbazie che con lei rappresentano i pilastri del culto micaelico. 

Ma la linea parte da ben prima, dalle selvagge scogliere irlandesi, e termina ben oltre, in terra di Israele, non lontano da Gerusalemme. 

Proviamo a ripercorrerla ed a scoprire i santuari dedicati all’arcangelo.

 

Il monastero di Skellig, una delle prime testimonianze cristiane in Irlanda, è probabilmente il meno visitato dei sette. 

Molto spartano e di non agevole accesso, posto sull’omonimo isolotto, è stato realizzato verso il 588. 

Si narra che lì San Michele apparve a San Patrizio per aiutarlo a sconfiggere il demonio.

 

Sempre su un’isola, in Inghilterra, sorge il monastero di St. Michael’s Mount, di fronte alla cittadina di Marazion, cui è collegato con un servizio di traghetti e, durante la bassa marea, tramite una strada (così come avviene al santuario di Mont Saint-Michel in Normandia).

Qui il Santo apparve nel 495 ad un gruppo di pescatori, e i benedettini provenienti dall’abbazia normanna decisero di erigere un altro santuario in suo onore.  Dell’originale edificio resta ben poco, mentre nel XVI secolo su suoi resti venne eretta una fortezza.

 

Decisamente più conosciuto il santuario di Mont Saint-Michel in Francia, patrimonio dell’Unesco fin dal 1979 e principale sito turistico della Normandia. 

Qui San Michele apparve al vescovo nel 709, intimandogli di costruire una chiesa nella roccia.

I lavori furono avviati, ma vennero completati solo dopo il ‘900, con l’avvento dei monaci benedettini. 

La roccia, un isolotto di circa 960 mt. di circonferenza e con una superficie di circa 7 ettari, si eleva ad un'altezza di 92 mt. sul livello del mare, ma con la statua di San Michele collocata in cima alla guglia della chiesa abbaziale, raggiunge l'altitudine di 170 metri.

Un tempo raggiungibile tramite una diga di accesso costruita nel 1880, poi smantellata per evitare l’insabbiamento della baia, dal 2015 Mont Saint-Michel è collegato alla terraferma con passerelle sospese, ed in occasione di maree particolari si trasforma nuovamente in un’isola.

 

Passiamo quindi alla nostra Sacra di San Michele in Val di Susa vicino a Torino.

Pochi metri dopo aver varcato l’ingresso dell’abbazia è impossibile non notare, alzando gli occhi, la statua dedicata all’Arcangelo San Michele, realizzata dallo scultore altoatesino Paul dë Doss-Moroder. 

Ma l’opera ha una datazione recente, mentre ben più antica è la devozione all’arcangelo.

Monumento simbolo del Piemonte, l’abbazia di San Michele della Chiusa venne fondata tra il 983 e il 987 attorno ad una chiesetta preesistente dal conte Ugo di Montboissier, ricco e nobile signore dell’Alvernia, recatosi a Roma per chiedere indulgenza al Papa. 

Questi, a titolo di penitenza, gli concesse di scegliere fra un esilio di 7 anni e l’impresa di costruire un’abbazia.

Essa è stata una delle più celebri abbazie benedettine dell’Italia settentrionale, ed è tra i più grandi complessi architettonici di epoca romanica in Europa. 

La sua attuale imponente costruzione, edificata tra l’XI e il XIV secolo, presenta elementi artistici ed architettonici unici, quali il portale dello zodiaco e lo scalone dei morti (XII sec.), mentre l’interno della chiesa abbaziale è impreziosito dalle sculture romaniche nell’area absidale e da numerosi affreschi del XV-XVI secolo.

 

Il santuario pugliese di San Michele Arcangelo, nel foggiano, prese avvio nel 490, quando il Santo si manifestò a San Lorenzo Maiorano, e divenne ben presto il principale centro di culto dell'arcangelo dell'intero Occidente.

Fu ampliato ed arricchito sia dai duchi di Benevento, sia dai re Longobardi installati a Pavia, che promossero numerosi interventi di ristrutturazione per facilitare l'accesso alla grotta della prima apparizione e per alloggiare i pellegrini. Anch’esso è patrimonio Unesco.

 

Il monastero greco di Panormitis sorge nuovamente su un’isola (Simi, nell’arcipelago greco del Dodecanneso), e custodisce una delle maggiori effigi dell’Arcangelo, alta tre metri. Costituisce il più importante luogo di culto della Grecia dedicato all'Arcangelo Michele, e fu costruito nel 1783 sui resti di un preesistente monastero del XV secolo.

Nell'isola, già ricca di svariati luoghi di culto, ci sono ben nove monasteri dedicati all'Arcangelo Michele, uno per ogni Ordine Angelico.

 

Pressapoco della stessa epoca è il Monastero Stella Maris in Israele.

Anch’esso testimonianza di grande venerazione, è edificato sul Monte Carmelo, ad Haifa, in terra d’Israele, che rappresenta l’ultima tappa della linea Sacra. 

Convento cattolico, secondo la tradizione sarebbe fondato su una grotta che fu dimora del profeta Elia. 

La prima fondazione del monastero risale all'epoca bizantina, quando divenne luogo di culto dell'Arcangelo Michele, venerato dai Longobardi in seguito alla loro conversione al Cattolicesimo avvenuta intorno al VII secolo.

 

Secondo la leggenda, a definire questa linea fu un colpo di spada di San Michele Arcangelo, durante la battaglia tra angeli del bene, a lui legati, e angeli del male, guidati da Lucifero, che aveva assunto le sembianze di un dragone e che, dopo il fendente, precipitò sulla terra insieme ai suoi seguaci.

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Articolo pubblicato il 03/02/2020