Far il punto su Geopolitica

di Marco Montesso

La Geopolitica è stata declinata in svariate “realtà”.

Da quella storicamente accettata alla, per alcuni almeno, visione evoluta in stile 2.0, si potrebbe affermare, cioè Geoeconomia.

Si ricordi il punto di vista di Luttwak, in particolare, che già alla fine del secolo scorso teorizzava ciò, essendo economista di formazione dunque più sensibile e portato a questa nuova sintesi?!

Per non dire di quella Geopolitica energetica, energia intesa sia nell’accezione tradizionale di combustibili fossili che nell’altra, ovvero l’alternativa, rinnovabile come l’eolica, la solare, ecc.

Da questa dicotomia diparte un c.d. Nuovo Ordine di Potenza, o comunque potenziale tale, in evoluzione verso la completezza.

Si immagini dunque, come già scritto in uno degli articoli precedenti, come la Geopolitica di potere energetico di quei Paesi del M.O. africano e asiatico, per esempio, o parzialmente anche la Russia, col gas innanzitutto, si sposti vieppiù verso quegli Stati anche se muniti di scarsi se non nulli giacimenti fossili ma che, per investimenti tecnologici e/o predisposizioni geografiche favorevoli, con tassi solatii e/o ventosità rilevanti, hanno saputo diventare protagonisti ad hoc.

Si possono citare a questo proposito la Cina e, in modo meno pregnante per vastità di territori e possibilità finanziarie, i Paesi del Nord Europa, GB, ecc.

Un discorso a parte riguarda gli USA, che recentemente ha raggiunto una posizione ragguardevole, sia pur con metodi tecnologici e con ricadute geologiche discutibili, nel settore energetico fossile, mentre in quello alternativo già aveva conosciuto un indubbio successo, nonostante certe contraddittorie scelte in campo eolico, soprattutto.

Un ulteriore campo di interesse geopolitico, anche questo già recentemente trattato, è quello costituito dalla Cyber Security.

Se ne parla da anni e ultimamente l’opinione pubblica mondiale ha appreso quanto il potere Cyber in mano a realtà “criminali” latu senso, possa essere pregnante di interessi anche delicati e in contesti di grande serietà.

Basti pensare alle possibili ingerenze nelle ultime elezioni presidenziali USA, che in questo contesto specifico non si approfondirà ma che è molto presente quotidianamente quasi su tutti i media dunque..., come ultimo caso di peso.

Non solo, dunque, quelli da tempo noti di furtivi data bank finanziari o bancari, per portare un caso, o in aziende o siti vari, che avevano quasi, pur nella loro gravità elevata, quasi un sapore romantico di “goliardiche piraterie”, casi da Hacker insomma.

Giungendo al termine di queste note, riflessioni abbozzate, si ritorna ai temi storicamente tradizionali della Geopolitica, quelli per intendersi di posizioni di forza tra Potenze statuali, di vario livello, per la supremazia “territoriale” per la quale aveva, e comunque ha, grande rilievo il peso militare e l’apparato industriale e finanziario che lo sottende.

In pillole, è la politica delle cannoniere, del far vedere la bandiera, della lebenraum, delle Teorie di Mahan sul Sea Power, ecc.

Ecco che, giunti a questo punto, si medita di affrontare prossimamente con una serie di articoli i prodromi della concezione di Geopolitica.

Per la nostra cultura e collocazione geografica non potranno che essere ispirati, che rivolti al Mondo Classico, quel mondo che tanto spesso ormai si tende a dimenticare, se non vituperare, considerandolo obsoleto e snobistico.

Dimenticando in fin dei conti che chiunque, e non solo su questo argomento, ne è tributario, debitore, tanto feconda, esaustiva e sempre attuale palestra per ogni scibile.

Nonché sede che permea qualsivoglia aspetto della Vita pubblica e privata e dunque principe di Statualità, filosofica, organizzativa, normativa, costitutiva, militare, ecc., in sé anche e in comparazione con Terzi.

Statualità che è alla base di quella serie di aspetti e argomentazioni che costituiscono la Geopolitica appunto!

Marco Montesso

 

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 13/02/2020