Le Sardine alla corte dei Benetton a Treviso

I “giullari di corte” passano dai De Benedetti ai Benetton 

Finisce nel ridicolo la favola del finto movimento popolare che si diceva spontaneo e alternativo ai poteri forti.

 

Dopo avervi svelato che sono al soldo della famiglia De Benedetti, ora si viene a sapere che le Sardine sono passate alla corte di Luciano Benetton, capo della famiglia che controlla Atlantia e Autostrade SpA.

 

D’altro canto, fin dai tempi passati, i giullari hanno sempre cercato di soddisfare tutte le famiglie più potenti.

 

Dal Corriere della Sera di Treviso riportiamo notizia che il 31 gennaio “... i quattro fondatori del movimento emiliano che è stato tra i protagonisti dell’ultima campagna elettorale per le regionali che ha portato alla vittoria Stefano Bonaccini sono stati ospiti di Fabrica, la fucina creativa del gruppo Benetton.

 

Mattia Santori, Roberto Morotti, Giulia Trappoloni e Andrea Garreffa sono stati invitati nella grande tenuta di Castrette dal direttore di Fabrica Oliviero Toscani per incontrare i giovani (provenienti da tutto il mondo) che collaborano con il centro culturale trevigiano, e con loro c’era anche il fondatore, Luciano Benetton. L’annuncio è stato dato su Facebook con una foto coloratissima...”.

 

Quella in copertina. Che tristezza, non solo le Sardine sono al soldo della potente e controversa famiglia De Benedetti, come avevano già spiegato nel nostro articolo del 14 dicembre 2019 al link http://www.bdtorino.eu/sito/articolo.php?id=35676

 

ma adesso se la fanno anche con la famiglia Benetton, altri storici capitalisti, ormai più famosi per il triste fatto del ponte Morandi che per i loro vestiti.

 

Ma pur sempre rappresentazione di quel potere che è contro l’interesse degli italiani, fatto di ricchezza e finto buonismo per lavarsi la coscienza.

 

Quel potere ben rappresentato dalla “sinistra radical chic italiana” di cui sono espressione e che ora usa i ragazzi delle Sardine per recuperare consensi tra i più giovani, che vengono così ingenuamente abbindolati.

 

Senza pensare che chi se la fa con certi “capitalisti, squali della finanza italiana” non potrà mai essere dalla parte degli italiani.

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Articolo pubblicato il 02/02/2020