Quest’anno la mitica “Lettera 22” della Olivetti compie settant’anni

Nacque nel 1950, ma è rimasta immortale 

Chi non ha mai provato l’ebbrezza di scrivere con la mitica macchina da scrivere Lettera 22 ha perso qualcosa.

 

A progettarla nel 1950 fu l'architetto e designer Marcello Nizzoli, collaboratore dell’Olivetti dal 1938, con la supervisione tecnica dell'Ingegnere Giuseppe Beccio. 

 

La Lettera 22 sostituì il modello Olivetti MP1 uscito nel lontano 1932.

 

Fu un tale successo che la Lettera 22 venne premiata sia in Italia con il Premio Compasso d'oro 1954, sia all'estero, come miglior prodotto di design del secolo secondo l'Illinois Institute of Technology.

 

Tanto è vero, che questa meraviglia degli anni 50, ancor’oggi si trova esposta al MoMa di New York, tra gli oggetti più iconici del design italiano di sempre.

 

Alcune curiosità della Lettera 22. Pesava 3 chili e 700 grammi ed era portatile.

 

Per questo veniva venduta con una valigetta in similpelle che ne facilitava gli spostamenti.

 

Nella tastiera mancavano i numeri “1” e “0”, che semplicemente si ottenevano con la “l” e la “O” (maiuscole).

 

Altri tempi, pensando ai computer e gli smartphone odierni.

 

Ma il suo ricordo è rimasto immortale, come il suo ideatore.

 

Infatti, a volerla fu Adriano Olivetti, un uomo straordinario che creò un’azienda straordinaria, e di cui racconteremo la vita in un articolo del 27 febbraio, anniversario della sua scomparsa avvenuta nel 1960. Non perdetelo.

 

Intanto, festeggiamo i 70 anni (1950-2020) di questo iconico prodotto frutto dell'ingegno italiano.

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Articolo pubblicato il 15/02/2020