In Regione proposti aumenti agli stipendi

Tra il taglio sul numero dei Parlamentari e l'aumento degli stipendi in Regione: la faccia delle due Italie

Tra poco più di un mese si andrà nuovamente a votare, o meglio si verrà chiamati a decidere se sia giusto tagliare di circa il 36% il numero di Parlametari, iniziativa che da un lato appare giusta perché vedrebbe diminuire il grosso stipendio che mensilmente devolviamo a molti politici per "lavorare" (si pensi che una leader come Giorgia Meloni ha un totale di presenze del 28% da inizio legislatura e Michela Brambilla di Forza Italia dell'1,4%!) e dall'altro ci allineerebbe a molti altri paesi che nella maggior parte dei casi hanno una sola Camera oppure pur avendo una popolazione maggiore della nostra, come gli Stati Uniti, hanno meno Parlamentari e non per questo meno democazia.

Eppure, si sono già raccolte le firme per il referendum, occasione nella quale non è facile immaginare come a difesa della democrazia si convinceranno i cittadini a non far passare la legge, così come accade anni fa quando Matteo Renzi proposte di snellire il sistema bicamerale.

Per contro, negli ultimi giorni è balzata agli occhi la indiscrezione secondo cui la Giunta regionale presieduta da Cirio avrebbe proposto un aumento degli stipendi che prevedeva mille euro in più in busta paga, oltre all'auto blu.

Si è trattato di un progetto di legge a prima firma Alberto Preioni, capogruppo della Lega a Palazzo Lascaris, con cui si puntava a rimpolpare i salari degli assessori, gli stessi assessori che avevano dovuto tirare la cinghia quando sull'onda di Rimborsopoli si decise che chi utilizzava l'auto blu con relativo autista, avrebbe avuto una decurtazione nello stipendio di un terzo della parte relativa al rimborso spese, per una cifra complessiva di 3.500 euro.

Con questa norma, il rimborso sarebbe tornato integrale e l'auto blu a disposizione. E dire che negli anni scorsi si era portato il Piemonte ad avere il Consiglio regionale meno pagato d'Italia.

Nell'attesa che, grazie a questo Governo giallorosso, dal prossimo luglio i lavoratori dipendenti si vedano alzare un po' lo stipendio, pur non avendo l'auto blu ma per via del taglio sul cuneo fiscale, ci auguriamo che quanto meno chi dovesse guadagnare un po' di più in Regione faccia almeno qualcosa di più per il Piemonte, quell'area del nord del Paese che vuoi per il record di ore di cassa integrazione richieste, vuoi per il rallentamenti sulla TAV, si trova indietro rispetto al resto del Nord.

 

 

 

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Articolo pubblicato il 15/02/2020