Borgomanero (NO) “Tutto scorre”

Parole e musiche per ricordare 50 anni di dialisi a Borgomanero

Evento di rilevante importanza, ottimamente riuscito,  quello organizzato sabato scorso a Borgomanero, sotto l’impulso dell’Associazione Pronefropatici Fiorenzo Alliata e la Struttura Complessa  di Nefrologia dell’ASL NO per festeggiare i 50 anni dalla prima dialisi effettuata a Borgomanero.

E’ un inno alla vita! Un doveroso voltarsi indietro per ringraziare e meglio valutare l’intuito, il coraggio e gli sforzi compiuti da coloro che, rivestendo differenti responsabilità, con lungimiranza seppero bloccare l’esito infausto per i pazienti affetti da  nefropatia terminale.

Hanno partecipato alla serata oltre 600 persone, tutte unite, per ragioni famigliari o di coinvolgimento responsabile al progetto dialisi che dopo 50 non ha che mietuto successi e salvato vite umane. Sul palco artisti di prim’ordine, tra cui citiamo Lucilla Giagnoni, che ha mirabilmente narrato, usando termini clinici appropriati e portando sul palco tanta umanità, il glorioso percorso del centro dialisi di Borgomanero che si snoda sin dal 2 febbraio 1970.

Wally Allifranchini e Walter Ricci che, ci hanno presentato il loro repertorio musicale applaudito convintamente dal pubblico.

Musica e parole, hanno saputo coinvolgere i protagonisti di ieri e di oggi, calcando con appropriatezza  i momenti più emozionanti che hanno segnato la vita di molte persone.

In quegli anni in Europa erano all’incirca 1500 i pazienti che potevano continuare a  vivere grazie alla dialisi, praticata in 150 centri ospedalieri.

Dal 1967, grazie alla tenacia di  alcuni nefrologi piemontesi capeggiati dai professori Vercellone e Piccoli, veniva aperto il primo centro dialisi alle Molinette, dopo aver effettuate non poche sperimentazioni con apparecchiature primordiali.

Tra i primi centri in Piemonte, che videro la luce, nel 1970 ci fu Borgomanero che non era neppure un capoluogo di provincia.

Il clinico cui fu affidata questa pionieristica impresa fu il professor Regis Triolo e la prima dialisi nel febbraio di cinquant’anni or sono fu seguita a Borgomanero dal dr. Augusto Cavagnino e dal dottor Ugo Magri.

Non esistevano le apparecchiature attuali, per cui l’impegno di nefrologi ed infermieri dedicati, era determinante e continuo, per il buon esito del trattamento.

Allora negli ospedali, ogni iniziativa ed investimento conseguente, doveva trovare il sostengo ed il finanziamento da parte della direzione e presidenza del nosocomio. Lì furono determinanti intuizione, sforzi e finanziamenti per debellare la fine triste e scontata dei pazienti nefropatici.

Da notare che centri con maggior popolazione di Borgomanero, nonchè  capoluoghi di provincia in Piemonte, riuscirono ad aprire il centro dialisi solamente negli anni successivi.

A Borgomanero, i nefrologi  che continuano la meritoria opera, pazienti e famigliari, autorità, hanno voluto sottolineare, la ricorrenza, al di fuori di ogni retorica, ma in un’atmosfera coinvolgente e per molti versi festosa.

In chiusura di serata, chiamati forse a sorpresa dal dr. Stefano Cusinato, sono saliti sul palco gran parte dei pionieri della Dialisi, medici, infermieri e sostenitori, che hanno lasciato il segno, ricoprendo incarichi a Borgomanero ed hanno ricevuto, anche alla presenza del sindaco, una pergamena in ricordo.

Oltre alle qualificanti presenze dei associazioni e comitati locali a diverso titolo coinvolti, hanno altresì presenziato alla serata, le associazioni nazionali  Aned e Aido.

Le due organizzazioni che a titolo diverso si occupano di tematiche nefrologiche a livello nazionale e  Piemontese, la SIN, Società Italiana di Nefrologia e la FIR, Fondazione Italiana del Rene, erano rappresentate ai massimi livelli, dai Presidenti della sezione Piemonte e Valle d’Aosta, dr. Marco Manganaro  e dalla dottoressa Franca Giacchino .

Momento celebrativo ed impegno all’oggi ove,  le tecniche dialitiche sono affinate e meno invasive. Il trapianto di rene che ridà la speranza di riottenere la piena riabilitazione, annovera in Piemonte, i due centri di Torino e Novara ed il Pediatrico del Regina Margherita, tra i migliori d’Europa sotto l’aspetto quantitativo e qualitativo.

L’impegno profuso dalla Nefrologia  parte dalla consapevolezza che la prevenzione alle Nefropatie, sia la via primaria per rimanere in salute. Fra circa un mese, il 12 marzo, in tutto il mondo si celebra la Giornata Mondiale del Rene. In Italia la Fondazione Italiana del Rene, con il concorso della Società Italiana di Nefrologia, promuove momenti d’incontro con i cittadini in tutte le unità nefrologiche  per effettuare attività informativa e di screening sui rischi conseguenti all’insorgere delle nefropatie.

Una vita sana, con un’alimentazione equilibrata, rappresentano le condizioni basilari per conservarsi in salute. “Noi ci teniamo alla salute dei tuoi reni, dichiara la dottoressa Giacchino ed in tal senso, oltre alle iniziative specifiche che comunicheremo nei prossimi giorni, diffondiamo anche opuscoli ove sono riportate le  norme basilari di vita ed alimentazione che ogni cittadino dovrebbe seguire”.

Il programma articolato della giornata Mondiale del Rene 2020 in Piemonte, come già anticipato, verrà portato a conoscenza dei nostri lettori nei prossimi giorni.

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Articolo pubblicato il 17/02/2020