«Esperienze d'Arte» n. 3

Il terzo numero della rivista bimestrale presenta quattro pittori, un poeta, due fotografi e una artista

Il terzo numero della nuova rivista «Esperienze d’Arte» è apparso a febbraio, sempre con le sue 34 pagine tutte a colori, dedicate a M.T. Loredana Badella, pittrice, Pasquale Filannino, pittore, Vincenzo Filannino, pittore e poeta, Bruno Fusca, pittore, Gente, fotografi e artisti, Serena Pescarmona, artista, Roberto Pino, pittore, Antonio Russo, pittore.

È ancora il critico d’arte Sergio Lampo l’autore della Prefazione dove insiste sulla mission della rivista che propone forme d'arte più diverse e disparate, «la cui commistione ne costituisce un preciso e auspicato effetto, cercato e desiderato dall'editore, il cui scopo primitivo è quello di portare a conoscenza di un più vasto pubblico possibile la presenza di autori e di opere la cui eccellenza spesso si nasconde nell'anonimato dovuto alla mancanza di popolarità e nella sola ricerca della soddisfazione personale dell'artista».

In questo modo, i lettori, oltre a vedere alcune delle opere dei singoli autori, leggendo interviste e recensioni, potranno farsi un'idea delle idee estetiche e culturali dei singoli artisti «e di quali possano essere i motivi o i sogni che li hanno portati ad esprimere, tramite la loro arte, i concetti che essi vogliono trasmettere a tutti noi».

Come sempre, non possiamo soffermarci su tutti gli artisti considerati. Dei fratelli Filannino, Pasquale e Vincenzo, presto ci occuperemo per la loro mostra “Arte e poesia” che sarà inaugurata sabato 18 aprile 2010, presso la galleria torinese Lo Scarabocchio in via Domodossola n. 44.

M.T. Loredana Badella, nata a Piovà Massaia (Asti), ha avvertito molto presto la passione per l'arte e ha dipinto di notte, quando tutti dormivano. Dal 1980, insegnante di ruolo di scuola dell'Infanzia, grazie ai suoi progetti didattici, ha potuto "giocare" tutti i giorni coi colori insieme ai suoi alunni. Ora che è in pensione spera di riuscire finalmente a dedicarsi a ciò che avrebbe voluto fare sempre: creare la sua visione del mondo.

Il professor Sandro Lovero recensisce l’opera di Bruno Fusca (Gerocarne, Vibo Valentia, 1961), dal 1968 a Torino. Fusca ha iniziato a interessarsi alla pittura a 12 anni, a lungo si è dedicato alla pittura figurativa di tipo tradizionale con buoni risultati, e da alcuni anni ha cominciato ad essere attratto dall'informale.

Opera un «lavoro di smembramento e di parcellizzazione delle immagini» come scrive il professor Lovero che conclude «Un modo intelligente e consentitemi, molto coinvolgente, nel catturare l'immaginazione di chi nell'ammirare il lavoro di Bruno Fusca viene trascinato a condividerne la comprensione attivando la propria fantasia artistica».

Daniela Allosio considera GENTE, i fotografi-artisti Franco GENero e Giovanna TEpasso, e le loro IRON PICTURES, le foto "inquadrate": si tratta di una tecnica nuova, creata da questi due personaggi il cui «estro, accompagnato da tanta sensibilità e profondo amore per la fotografia, ha trovato sbocco nel connubio tra l'arte di fotografare e la tecnica di fissare le immagini su rigide tavolette di metallo».

Serena Pescarmona (Asti, 1987), vive e lavora a Piea d'Asti. Fin da piccola interessata all'arte, in particolare al vetro conosciuto a Bussana Vecchia (Liguria), diplomata al liceo socio-psico-pedagogico A. Monti di Asti, si è specializzata in Erboristeria tradizionale. Dal 2017 si dedica alla sua passione artistica, nel 2018 partecipa alla sua prima mostra collettiva in una galleria.

Nel 2019 espone a Roma, Milano, Torino e Savona e fa la sua prima mostra personale in una galleria di Parma. Quest'anno, la sua arte oltrepasserà i confini italiani in direzione Tokyo. Le sue opere, incisioni su vetro con illuminazione LED, affronta i grandi problemi dell’uomo moderno «con uno stile inconfondibile in cui metafore e suggestioni creano raffinate suggestioni stilistiche…» come scrive Pasquale Di Matteo.

Il pittore Roberto Pino «naviga favolisticamente tra i mondi della sperimentazione sino a dar vita a un colorismo direzionale atto a veicolare gli sguardi mediante sensazioni che prendono corpo mediante la concretezza dei materiali» - scrive il Dottor Andrea Domenico Taricco, il quale nella sua dotta recensione, parla successivamente di «Percorsi di Singolarità», di «Extraconcettualità», per concludere: «Una forma di meta-creazione onirica costellata da slanci personali, nascosti, segreti, occultati dall'Ego: i vortici di colore incanalati in forme vive, fluttuanti al limite dello scultoreo traducono le esperienze dell'arte precedente in sperimentazioni latenti. Ecco sorgere in lui questa componente Neocreativista».

Questo numero di «Esperienze d'Arte» si chiude ricordando l’opera del pittore Antonio Russo, nato a Vitulazio (Caserta) nel 1943 e mancato nel 2009, giunto con la famiglia in Piemonte a quattordici anni, allievo del Maestro Mario Gilardi e frequentatore della scuola libera del nudo all'Accademia Albertina di Torino, sotto la guida del professor Filippo Scroppo.

Concludiamo questa nostra, forzatamente breve, recensione condividendo il pensiero del critico d’arte Sergio Lampo, autore della Prefazione, a riconoscimento della benemerita iniziativa intrapresa dall'editore della rivista: «Consentitemi infine di ringraziare il gruppo di lavoro che, con grande passione e professionalità, sta portando avanti questo progetto il cui scopo e quello di far conoscere ed ampliare la popolarità di coloro che spesso, con tanto sacrificio, in un ambiente ricco di menefreghismo ed incomprensione, tentano di portare avanti le loro fantasie artistiche, il che corrisponde alla finalità dell'editore di questa rivista che vuole dar loro il giusto risalto».

 

 

Esperienze d’Arte - Bimestrale n. 3 - Febbraio 2020

Edito da “Contatto & Idea” Edizioni C&I, Torino - 34 pagine

Coordinamento editoriale e progetto grafico: Pasquale Filannino e Francisco Guerrero

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Articolo pubblicato il 21/02/2020