Centotrenta capolavori araldici, scelti tra arazzi, sculture, dipinti e smalti, per portare a conoscenza un’arte spesso poco conosciuta
Le insegne araldiche sono nate per scopi militari nel XII secolo, esse riflettevano i valori e la sensibilità dell’aristocrazia e della cavalleria, estendendosi dal tredicesimo secolo ad altre categorie della società medievale non per nulla nobili.
L’araldica oggi giorno non si esprime più soltanto attraverso l’uso degli stemmi, ma il suo manifestarsi avviene anche attraverso le bandiere, dirette eredi del motto medievale, o attraverso i loghi, che in alcuni casi fanno concorrenza agli stemmi e sono spesso costruiti su figure parlanti, e persino attraverso i segni stradali, ferroviari e marittimi, concepiti come veri e propri scudi stemmati.
L’araldica ha forte influenza, anche in campo sportivo: divise, scudetti, gagliardetti, stendardi, sciarpe o striscioni sventolati dai tifosi: che più delle volte ruotano attorno all’araldica, senza che i protagonisti in campo, né, gli spettatori presenti sono consapevoli che certi emblemi sul terreno di gioco risalgono a diversi secoli prima di quel mach che stanno assistendo.
Michel Pastoureau, nel libro:”L’arte araldica del Medioevo” edito da Einaudi, 256 pagine e centotrentasei immagini,ripercorre la storia sociale e artistica degli stemmi medievali, presentando le principali regole e mostrando come l’immagine araldica non sia affatto come le altre, soffermandosi sul significato di figure e colori.
L’autore affronta uno degli errori che si commettono nel ritenere l’araldica una scienza esoterica, la quale utilizza un linguaggio in codice misterioso, praticamente impossibile da apprendere e che rimanda a significati nascosti. “L’araldica - vi si legge nell’introduzione del libro - è un sistema di segni decisamente aperto sulla società. La sua principale funzione è quella di esprimere l’identità degli individui e delle famiglie e di farlo con chiarezza”.
Questo libro è un’opportunità, per correggere una serie di equivoci, e sottolineare l’influenza che i blasoni hanno esercitato nelle diverse epoche. Scrive sempre l’autore :“Ho scelto di focalizzare l’attenzione su tutto ciò che è inerente allo stemma in quanto immagine e sui legami tra araldica medievale e la creazione artistica”.
Si tratta di numerosi legami che raramente, tuttavia, hanno attirato l’attenzione dei ricercatori, almeno per quanto riguarda il Medioevo. L’abbondante iconografia che accompagna i quattro capitoli di questo libro è soltanto un florilegio di centotrentasei immagini tra le migliaia che esistono, ma riesce, comunque a dare un’idea del rapporto tra gli stemmi e le opere d’arte.
“Spero - continua Pastoureau- che tali immagini contribuiscano a una migliore comprensione di questo importante aspetto dell’arte medievale e che susciti la curiosità di storici e archeologi. Per tre secoli, del resto, dal XVI al XIX secolo, gli studiosi francesi hanno correntemente utilizzato l’espressione “arte araldica”, in associazione all’espressione “scienza araldica”: mentre quest’ultima designava il sapere teorico elaborato attorno al blasone , la prima si concentrava sulla rappresentazione degli stemmi. Ora è importante farla rivivere perché nel Medioevo, è davvero presente un’arte araldica originale, insolita, inventiva, performante e, per la sensibilità moderna, particolarmente affascinante e sorprendente”.
Il glossario posto alla fine del volume fa riferimento alle diverse figure distribuite nell’arco dei capitoli e aiuta il lettore a conoscere meglio i principali termini relativi allo stemma.
Foto copertina di apertura: In sovraccoperta: ritratto equestre con lo stemma di famiglia,d’oro al cervo di rosso, miniatura dal Codex Capodilista.
Foto 1 tratta dal capitolo terzo del libro “L’arte araldica del Medioevo”, “baule –reliquiario con le armi dei Cacherano 1400 circa(Torino Museo civico d’arte antica di Palazzo Madama) potente famiglia piemontese di Pinerolo
Michel Pastoureau insegna Storia della simbologia medievale e moderna all’École Pratique des Hautes Études. Per la casa editrice Einaudi ha pubblicato diversi libri:”L’orso. Storia di un re decaduto(2008), “Bestiari del Medioevo”(2012) e “Storie di pietra. Timpani e portali romanici”(2014).
“L’arte araldica nel Medioevo”, di Michel Pastoureau, traduzione di Anna Delfina Arcostanzo, 256 pp., 136 ill. col, Einaudi, Torino 2019, €38.00 prezzo di copertina
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Articolo pubblicato il 26/02/2020