I soliti conti del Conte

Solo palliativi per le Regioni più colpite dal Coronavirus che, come sempre, si risolleveranno da sole

E siamo al decimo giorno di allerta Coronavirus: e di emergenza economica. Già, perché se il cordone sanitario stretto attorno alle due zone rosse sta funzionando (grazie al contributo di chi - Medici, Operatori sanitari e personale della Protezione civile – fa turni massacranti sul campo e in corsia al posto di passerelle instancabili nei talk show), le conseguenze economiche dilagano, con numeri e previsioni preoccupanti per le Regioni del Nord colpite.

Lombardia e Veneto valgono da sole un terzo del PIL nazionale, con un pingue residuo fiscale di 70 miliardi di euro che, ogni anno, va ad alimentare gli sprechi, le promesse e le facili mancette elettorali allegramente elargite dai demiurghi e strateghi di Roma.

Gli stessi che ora si fanno un vanto del sospendere fino al 30 Aprile i pagamenti delle imposte e delle bollette per le zone colpite, quasi che fra due mesi ci si potesse magicamente ritrovare nel portafoglio tutti i proventi andati in fumo. Evidentemente per i Giuseppi (due, quello che un giorno se la prende col fantomatico virus del razzismo invece che col Corona e il giorno successivo – capito finalmente come il secondo bacillo sia ben più reale e temibile del primo – suona la carica all’armata brancaleone dei suoi sorpresi e impreparati Ministri) l’interpretazione del noto principio di Lavoisier è un po’ diversa. “Si può creare ciò che è andato distrutto” se si tratta di far cassa e, soprattutto, “ci sono cose che si creano e che non possono andare distrutte”, come la poltrona difesa e conservata a prezzo di un voltagabbana politico da inversione a U e immediato ritiro della patente.

La gente di Lombardia e Veneto, abituata a ritrovarsi in ginocchio solo per pregare, riuscirà comunque a risollevarsi: con la fermezza e l’assiduità che l’hanno sempre contraddistinta. Tuttavia in questo Paese manca, drammaticamente, una consapevolezza. Un’economia cresce se crescono i cittadini che la muovono, aiutati da uno Stato che ti dà una mano invece di infilartela sempre e solo sistematicamente nelle tasche. Pure in emergenza.

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Articolo pubblicato il 01/03/2020