Torino - Infermieri in isolamento e turni al collasso

In Piemonte richieste immediate nuove assunzioni

Un paziente in rianimazione per Coronavirus alle Molinette (Città della Salute) e 12 persone tra infermieri e Oss posti in quarantena precauzionale.

È il quadro dell’ultima notte nel maggiore ospedale di Torino dove la situazione è difficilissima.

Nursing Up, il sindacato degli Infermieri Italiani e delle professioni sanitarie chiede immediate e improrogabili assunzioni.

Con le 12 persone poste in isolamento dopo il caso di Coronavirus che ha visto il paziente in rianimazione, si è messo ulteriormente in difficoltà il già fragilissimo equilibrio dei turni.

Con la diffusione in atto del contagio da coronavirus e i pazienti sospetti in continuo aumento, si sommano le situazioni di estrema difficoltà per infermieri e professionisti della sanità in tanti ospedali del Piemonte.

Un grido d’allarme arriva anche dall’Ospedale civile Cardinal Massaia di Asti dove davvero si teme per la condizione lavorativa degli infermieri collocati nel pronto soccorso del nosocomio astigiano, che raccoglie tutto il bacino d'utenza della città e della relativa provincia sommata all'utenza che proviene dai pronto soccorso chiusi per precauzione.

Gli infermieri che operano in quella struttura sono allo stremo e non ci sono altre forze, visto che sono stati chiamati in emergenza tutti quelli disponibili.

Ad Asti, dove si raccolgono ipoteticamente anche altre utenze al di fuori del bacino territoriale, la situazione è critica, con il già fragilissimo equilibrio dei turni che oggi è a limite del collasso.

“Il problema è molto semplice ed è quello che ripetiamo da giorni. L’emergenza attuale si inserisce in un sistema sanitario in cui la coperta del personale era già corta in situazioni di normalità, deflagrando con la forza di una bomba. Nessuno dei nostri colleghi potrà reggere ancora molto ai ritmi attuali” si legge nel comunicato di Nursing Up.

Oggi non ci sono più gli infermieri necessari per coprire turni che stanno diventando impossibili in termini di ore.

La necessità è solo una, quella di fare subito le assunzioni, semplicemente, non ci sono infermieri sufficienti per fare tutto.

Nursing Up esprime una fortissima preoccupazione per la situazione e invoca un intervento immediato, nel più breve tempo possibile, da parte dell’assessorato. L’evoluzione dell’emergenza è veloce e i casi di positività sono in costante aumento.

Claudio Delli Carri, segretario regionale del Piemonte e Valle d’Aosta del Nursing Up ha lanciato un appello: “Ad Asti abbiamo colleghi che sono alla terza notte di turno, a ciò si aggiunge il rischio di incappare nell'errore che le innumerevoli ore di lavoro consecutive comporta.

Abbiamo colleghi che non sono potuti rientrare a casa ma sono stati messi in isolamento in altri luoghi, per proteggere i familiari. Abbiamo colleghi che magari a casa hanno persone con malattie croniche che non possono seguire.

Siamo in una situazione che, allo stato attuale, non può che peggiorare per carichi di lavoro. Non aver previsto una massiccia tornata di assunzioni, con l’introduzione straordinaria e preventiva di infermieri come avevamo suggerito, non si può nascondere che abbia creato problemi. Si poteva prevedere quanto sarebbe accaduto, ma c’è ancora tempo per recuperare purché si agisca in tempi brevi.

Gli infermieri sono il primo baluardo, la prima barriera professionale a questa emergenza, sono l’unico grande patrimonio, assieme ai medici, su cui investire in questa situazione. Dispiace rilevare che l‘unità di crisi non abbia, fino a ora, avuto questa sensibilità.

Ora però la situazione è al punto di non ritorno. La scelta è solo una: fare subito le assunzioni e le immissioni di nuovo personale, la Regione deve darci risposte immediate su questo”.

(immagine tgvercelli.it)

 

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Articolo pubblicato il 08/03/2020