Roma - Dal 9 marzo a casa i dipendenti capitolini transitati nella ‘zona rossa’
Giuseppe Conte

Fondamentale è il lavoro di squadra e seguire le misure disposte da tutti i livelli istituzionali

In base a quanto disposto dall’ordinanza emanata l’8 marzo dalla Regione Lazio, tutti i dipendenti di Roma Capitale che nei ultimi 14 giorni hanno fatto ingresso nella cosiddetta ‘zona rossa’ sono invitati a restare a casa a partire da oggi 9 marzo.

Devono infatti permanere nella propria abitazione, comunicare tale circostanza al numero verde 800 118 800 e attendere le successive indicazioni.

Il sindaco di Roma Virginia Raggi si è così espressa : “Voglio ringraziare tutti i dipendenti di Roma Capitale e delle nostre partecipate. In una fase così difficile e complessa, stanno dimostrando una forte capacità di mantenere la coesione e senso di responsabilità. Dobbiamo contemperare il diritto alla salute e la continuità dell’azione amministrativa, in particolare quella che si occupa di erogare servizi pubblici essenziali. Un equilibrio sottile, che bisogna mantenere con un lavoro di squadra e collaborando in modo costruttivo”.

“Stiamo quotidianamente mettendo in campo, in sinergia con le altre istituzioni, azioni integrate per fronteggiare la difficile situazione senza inficiare il regolare svolgimento delle attività fondamentali. La scorsa settimana abbiamo inviato a tutte le strutture di Roma Capitale circolari specifiche per l'accesso dei dipendenti a forme di lavoro agile nei vari settori della macchina amministrativa così da limitare sul territorio gli spostamenti della popolazione assicurando priorità ai soggetti immunodepressi e con patologie croniche. Agli uffici delle varie strutture è stato raccomandato, lì dove possibile, di contingentare gli accessi del pubblico in modo da rispettare la distanza di sicurezza di almeno un metro tra le persone”, ha sottolineato l’Assessore al Personale Antonio De Santis.

“Il Governo ha stabilito la sospensione delle attività educative e scolastiche e noi, immediatamente, abbiamo disposto la sanificazione delle strutture che ospitano asili nido e scuole dell’infanzia”, ha aggiunto la Raggi.

“Tutti i dipendenti e i cittadini devono rispettare rigorosamente quanto previsto dal Dpcm emanato dal Governo. Occorrono sia senso di responsabilità che evitare fughe in avanti. E’ una sfida enorme, ma siamo certi che riusciremo a vincerla facendo leva sul nostro senso di appartenenza a una comunità. Ricordiamo sempre che ogni nostra azione, anche la più banale, produce un impatto ed effetti su tutta la collettività”, ha concluso il sindaco di Roma.

Per quanto riguarda l’accesso del pubblico agli uffici comunali, è opportuno adottare misure di regolamentazione e controllo che, nei limiti del possibile per l'erogazione dei servizi pubblici essenziali, contribuiscano a elevare i livelli di sicurezza senza generare allarmismi.

L'accesso al pubblico dovrà essere contingentato affinché, nelle sale destinate al ricevimento dell'utenza, sia presente un numero di persone corrispondente alle postazioni attive. Sarà possibile sostare all'interno della struttura, in attesa di essere ricevuti, solo se presenti appositi spazi per consentire il rispetto della distanza di un metro. Il restante pubblico, dovrà attendere all'esterno dell'edificio aspettando che si liberino le postazioni interne.

È confermata la sospensione di tutti gli incontri, convegni ed eventi di qualsiasi natura da svolgersi nelle strutture, tranne in casi non differibili ed espressamente autorizzati, per i quali bisognerà comunque garantire il rispetto della distanza di un metro tra le persone.

Lo riferisce in una nota il Campidoglio.

 

 

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Articolo pubblicato il 10/03/2020