Il Corona virus costa tante vittime umane, sacrifici a tutti e purtroppo farà danni pesanti al sistema economico e al lavoro.“Arridatece la DC”.

L’analisi di Mino Giachino

Ogni giorno presentiamo ai nostri lettori il bollettino degli ammorbati e di coloro che non ce l’hanno fatta. Ci siamo anche preoccupati degli scenari economici del post contagio. Per i nostri produttori e commercianti, il rischio imprenditoriale e della sopravvivenza, già si sta manifestando, allo scoperto da misure adeguate da parte del Governo. Riceviamo in tal senso il contributo di Mino Giachino, che ringraziamo e pubblichiamo.

 

“Molti commentatori e purtroppo molti governanti non hanno ancora capito i danni pesanti che arrecherà alla economia le misure per frenare il CORONAVIRUS.

Da un lato a causa della svalutazione di borsa conseguente alle dichiarazioni assurde della Lagarde e alla divisione in Europa sulle misure da prendere , ha abbassato il valore di molte belle aziende italiane che possono diventare contendibili e un boccone prelibato per i fondi speculativi internazionali.

Dall’altro lato il Commercio, con la eccezione della grande distribuzione, rischia di essere stritolato e il centro delle Città a metà anno potrà avere molte vetrine di negozi, bar e ristoranti chiusi. 

La mancanza di competenza fa si che oggi troppi politici e commentatori non conoscano la struttura economica del nostro Paese. 

L’Italia negli ultimi vent’anni è cresciuta pochissimo, di 2 punti in totale, ma ci si dimentica che se l’Italia è  in positivo, anche se di poco, lo è solo grazie all’aumento delle esportazioni. La economia interna pertanto non è cresciuta e chi paga questo dato è il commercio.

Il commercio pertanto è arrivato a febbraio quando hanno iniziato a declinare le vendite  già in una situazione poco brillante . Per circa un mese fatturato ridotto del 50% se non di più.

Dopodiché il blocco assoluto. Intanto i prodotti per le vendite di Pasqua erano stati ordinati magari con degli assegni posdatati. Ora negozi e ristoranti sono chiusi, non incassano, hanno pagato i dipendenti e arrivano le fatture da pagare e alla sera sentono dire che il blocco proseguirà sicuramente dopo Pasqua, uno dei periodi buoni dell’anno.

I ristoranti stanno ricevendo disdette per la Pasqua, per le Comunioni e le Cresime di Maggio etc.etc. Poi tardi esce un Decreto scritto male e perdi più con misure modeste .......e scritte male.

Ecco perché un Governo di salute pubblica forse sarebbe stato più utile.

Se non si vuole pagare un conto Doppiamente elevato al Coronavirus occorre modificare rapidamente i provvedimenti, prevedere una moratoria fiscale e delle bollette per almeno 6-9 mesi, aumentare lo stanziamento al MEDIOCREDITO per finanziamenti pluriennali con i quali pagare i fornitori e soldi cash , tipo 10.000-20.000 euro per azienda per evitare richieste di fallimento.

Le Regioni dovrebbero aprire urgentemente TAVOLI PER IL CREDITO con le Banche Locali , e in Piemonte abbiamo le più grandi, l’ABI, il MEDIOCREDITO per studiare misure e interventi  urgenti per il commercio e le aziende.

Altrimenti caro Ministro Gualtieri la promessa che il Corona Virus non farà perdere aziende e lavoratori sarà una promessa clamorosamente non mantenuta.

Mino Giachino 

Già sottosegretario di Stato ai trasporti

 

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Articolo pubblicato il 22/03/2020