Un parlamento a corrente alternata

Il campo magnetico rotante di Galileo Ferraris, riesumato dal capo dello stato?

Il parlamento della Repubblica Italiana, prescritto dalla costituzione, è l’organo che, all’interno del sistema politico è titolare del potere legislativo e del rapporto di fiducia con il governo.

Per chi non lo sapesse, od anche, per qualche ragione, non volesse ricordarlo, scrivo ancora che il parlamento è il fulcro dell’ordinamento democratico italiano, perché è l’organo dello stato rappresentativo dei cittadini, titolare del processo legislativo e responsabile dell’indirizzo politico del governo.

Sembra tutto di una chiarezza disarmante, ma in alto loco qualcuno ha preferito far finta di nulla.

Nell’ultimo anno è stato chiamato in causa solo per la conta dei deputati e dei senatori.

Solo il loro numero è stato determinante ed in base al loro numero, si è deciso chi doveva governare il paese.

Il parlamento è stato messo in un angolo buio e tutti i poteri sono stati assunti da un capo dello stato solo nominato, e da un parvenu pugliese nominato da lui, anche se era senza arte né parte e senza alcuna esperienza di governo.

Questa improvvisa ascesa nell’empireo ha dato alla testa dell’avvocato di Volturara Appula che l’altra sera in Tv ha esclamato: “italiani state tranquilli, lo stato c’è”, trattenendosi a stento di aggiungere “e sono io”.

Confidando nell’ombrello protettivo che gli ha messo sul capo Sergio Mattarella, ed istigato da uno spin doctor del calibro di Rocco Casalino, si è autoeletto titolare del processo legislativo e responsabile dell’indirizzo politico del governo.

Forte dei rapporti internazionali ed anche confidenziali, stretti in particolare con la Merkel, che, da vecchia volpe, aveva capito quale creatura servile egli fosse, ha cominciato ad occuparsi di economia internazionale e soprattutto europea.

Cercando, lui laureato in giurisprudenza e con l’appoggio del ministro Roberto Gualtieri, laureato in lettere moderne, di far entrare nel MES il nostro paese.

Un colpo che se fosse riuscito ai due compari, nonostante il parere contrario di gran parte del governo e di tutta l’opposizione, era tale da mantenerli alla guida del paese per un tempo indeterminato.

In quanto quell’adesione richiedeva, per poter disporre di qualche finanziamento, di una lunga stabilità governativa.

In contrasto con il silenzio opprimente del Colle, si è levata a questo punto la voce concorde delle opposizioni. Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia hanno voluto ricordare il ruolo del parlamento e ne hanno richiesto l’apertura per poter discutere i provvedimenti che aveva preso e che stava per prendere quello che si riteneva “l’uomo solo al comando”.

Scatenando in tal modo l’ira funesta del Conte di Volturara Appula che ha interpretato la richiesta come un’offesa fatta alla sua augusta persona ed ha parlato di affronto, di ricatto ed anche di tradimento della patria da lui impersonata.

E’ probabile che nei prossimi giorni il parlamento, chiuso a causa dell’immanenza del virus cinese, venga riesumato e riportato in superficie dalle catacombe in cui era stato inumato dall’azione congiunta del capo dello stato e da quella del capo del governo.

E venga di nuovo considerato, non solo come un organismo idoneo a contare il numero di deputati e senatori, ma di nuovo l’organo rappresentativo imposto dalla costituzione, come il fulcro dell’ordinamento democratico italiano.

L’Europa che, secondo le illusioni del capo dello stato, dovrebbe in futuro mobilitarsi a salvare l’Italia, può attendere.

 

           

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Articolo pubblicato il 25/03/2020