Alimentazione e Salute – Le risposte scientifiche a domande frequenti

Monografia della Fondazione Umberto Veronesi per il progresso delle scienze

Ai partecipanti del Festival del Giornalismo dell’Alimentazione, svoltosi al Centro Congressi del Lingotto di Torino nei giorni 20, 21, 22 febbraio 2020 è stata distribuita, come consuetudine, la borsa promozionale dei gadget tra i quali era presente la monografia “Alimentazione e Salute – Le risposte scientifiche a domande frequenti” della Fondazione Umberto Veronesi - Città di Torino.

Si potrebbe dire che, data la specificità dell’evento, una monografia del genere, non poteva mancare. Anzi era opportuna!

La suddetta monografia si articola nei seguenti capitoli: Alimenti e Diete - Definizioni necessarie; Fa bene o fa male?; La Ricerca scientifica in nutrizione e alimentazione; Le nuove frontiere della nutrizione; I professionisti della nutrizione; Un percorso ragionevole per un corretto stile alimentare; La relazione tra alimentazione e sostenibilità ambientale.

Infatti se il complesso capitolo dell’Alimentazione-Nutrizione rappresenta ancora una sfida fondamentale per la salute umana (e animale), resta ancora aperto il problema della corretta informazione, che deve basarsi esclusivamente su basi scientifiche, sperimentalmente validate.

Tuttavia tenuto conto che gli interessi economico-industriali del comparto alimentare raggiungono cifre imponenti, la tentazione di confezionare e di imporre sul mercato prodotti “inventati o contraffatti”, che possono utilizzare materie prime discutibili in termini di razionalità, qualità e validità biochimico-nutrizionale, è sempre presente e costituisce motivo di grande attenzione e vigilanza da parte dei consumatori.

In fondo il “marketing moderno”  (marketing oriented) non ha rinunciato alla sua vocazione di fondo: cioè quella di creare sempre nuove esigenze e di offrire immediate risposte, non obbligatoriamente nell’interesse prioritario del consumatore.

Da tenere presente un dato numerico per avere un ordine di grandezza economico-finanziaria di questo comparto (da Money): 10 Multinazionali  controllano il mercato internazionale dell’alimentazione fatturando 450 miliardi di dollari/anno, con 7000 miliardi di capitalizzazione, in sintesi l’equivalente della somma dei PIL dei Paesi sottosviluppati.

Se poi a questa realtà aggiungiamo i fatturati delle aziende “alimentari minori”, ma che occupano spazi commerciali nazionali, le cifre in gioco diventano impressionanti.

Pertanto la tentazione di “manipolare” la composizione degli alimenti è evidente e sempre in agguato.

La finalità è sempre la stessa: ottenere maggiori profitti attraverso una continua e martellante promozione che riesce ad imporre e far accettare al consumatore un prodotto di basso (o discutibile) valore nutrizionale, pubblicizzato e fatto percepire, alla fine di questo meccanismo di condizionamento, come alimento innovativo e superiore.

La storia dell’alimentazione industriale (e delle multinazionali del settore) ha già ampiamente dimostrato, in molte occasioni, l’esistenza di questo percorso abilmente mimetizzato e ingannevole, sia sotto il profilo scientifico-nutrizionale, che dell’imposizione-acquisizione del gradimento organolettico del nuovo prodotto.

Con questo non vogliamo criminalizzare in toto le realizzazioni innovative delle grandi aziende alimentari che, in collaborazione con la ricerca scientifica ufficiale, hanno avuto il merito di “produrre” alimenti con caratteristiche di grande qualità sotto i vari aspetti nutrizionali, della conservazione e dell’igiene.

Evento che ha permesso di garantire la disponibilità e l’accessibilità del “cibo” ad una platea di consumatori sempre più ampia, un tempo non lontano  esclusa da questa possibilità.

Pertanto, per quanto sopra esposto, diventa interessante ed esplicativa la presentazione della monografia da parte di Paolo Veronesi (Presidente Fondazione Umberto Veronesi), che riporto integralmente:

L’alimentazione per noi italiani – ma non solo – rappresenta una piacevole abitudine quotidiana. Il famoso filosofo tedesco Ludwig Feuerbach affermava: “Siamo ciò che mangiamo”. Una frase quanto mai vera se la si legge nell’ottica della ricerca scientifica.

Sin dalla sua nascita Fondazione Umberto Veronesi ha dedicato molta attenzione sia al sostegno alla ricerca scientifica nel campo della nutrigenomica – la scienza che studia l’interazione degli alimenti con i nostri geni – sia nel sostegno alla divulgazione di corretti stili di vita alimentari.

L’ipotesi che l’alimentazione di tutti i giorni possa avere a che fare con l’insorgenza o, al contrario, con la prevenzione di diverse malattie ha attirato l’attenzione dei ricercatori già a partire dagli anni ’40 del secolo scorso.

Oggi sappiamo con certezza, grazie ai numerosi studi scientifici pubblicati sull’argomento, che esiste una precisa relazione tra dieta e malattie oncologiche e cardiovascolari.

Purtroppo però la relazione tra cibo e salute non sempre viene trattata in maniera rigorosa e con particolare attenzione all’aspetto scientifico.

Questo ha portato nel tempo allo sviluppo di teorie e scelte alimentari prive di qualsiasi riscontro. Non solo, alle volte questo rappresenta il terreno fertile verso scelte alimentari dannose.

La realizzazione di questo volume da parte della nostra Fondazione si pone l’unico obbiettivo di informare i cittadini circa i benefici di una sana e corretta alimentazione.

Un’informazione che deve poggiare esclusivamente sui dati delle evidenze scientifiche.

Buona lettura.

A questo invito non possiamo che associarci evidenziando che, alle tante domande che caratterizzano la monografia, corrispondono esaurienti risposte, comprensibili e convincenti per i lettori.

 

Nota BeneLa prima edizione di questo volume è stata pubblicata nell’ambito delle iniziative realizzate da Fondazione Umberto Veronesi per Milano Food City 2019.

La seconda edizione di questo volume è stata pubblicata in occasione del Festival del Giornalismo Alimentare 2020.

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Articolo pubblicato il 25/03/2020