Roma - Coronavirus: CIDA, emendamenti al DL Cura Italia per tutelare la risorsa manager
Mario Mantovani, Presidente CIDA

Devono necessariamente comprendere anche quadri e dirigenti

I recenti provvedimenti predisposti dal Governo per tutelare i lavoratori dei settori colpiti, in vario modo, dalla crisi del Coronavirus, devono necessariamente comprendere anche quadri e dirigenti, coinvolti anch’essi da riduzioni di personale o da procedure di licenziamento.

“Per questo – ha detto Mario Mantovani, Presidente di CIDA, la Confederazione dei dirigenti e delle alte professionalità - abbiamo predisposto alcuni emendamenti al DL Cura Italia. Certamente a difesa dei diritti e degli interessi delle categorie professionali che rappresentiamo, ma con la convinzione che i manager, ai vari livelli di responsabilità, nel pubblico e nel privato, sono attori decisivi per dare risposte alla crisi e rilanciare il sistema Italia. I manager italiani, privati e pubblici, soffriranno come tutti le conseguenze della crisi, ma rappresentano una risorsa fondamentale per il rilancio dell’economia e delle imprese. Essi non si identificano con poche figure di vertice, sovraesposte all’attenzione dei media, ma con figure diffuse e radicate nel mondo del lavoro, una minoranza vitale e attiva, aperta al rinnovamento e al ricambio”.

Mantovani ha poi voluto evidenziare come le ripercussioni che si avranno nei prossimi mesi potrebbero essere più pesanti di quelle che si erano avute con la crisi economica del 2008 e con effetti più profondi e persistenti:

"Lo shock su domanda e offerta, lo stop repentino a moltissime attività generano stati di crisi diffusa soprattutto per le attività turistiche, commerciali, artigiane, culturali e di intrattenimento e sulle micro, piccole e medie imprese che consentono il sostentamento di molte famiglie. La recessione che seguirà a questo periodo avrà conseguenze sui redditi, ma rischia d’indebolire anche l’intero sistema di servizi, di assistenza sanitaria, di formazione professionale, di tutele e garanzie previdenziali dello Stato.  L’Italia pertanto, deve avere la forza di investire sui rapporti di lavoro, rafforzando la tutela dei diritti e della dignità di tutti i lavoratori che concorrono ad alimentare il benessere collettivo”.

 “E’ il momento di chiedersi – ha proseguito il Presidente di CIDA - quale sistema-Paese vogliamo avere tra cinque anni, guardando oltre l’emergenza immediata, le sue conseguenze economiche e il debito pubblico ulteriormente ingigantito. Le diverse componenti del sistema Italia sono quindi ora più che mai chiamate a operare in sintonia sulla base di precise priorità. Le figure dei manager, ai vari livelli di responsabilità, nel pubblico e nel privato, sono attori decisivi per dare risposte alla crisi e rilanciare il sistema Italia. L’esperienza e la professionalità maturate negli anni possono aiutare tutte le componenti del paese ad alzare lo sguardo verso il futuro e a definire gli obiettivi essenziali verso i quali attivare le energie e le risorse disponibili”.

“I dirigenti - ha poi concluso Mantovani -  hanno bisogno di questa prospettiva, anche per garantire e favorire oggi il corretto funzionamento delle organizzazioni. E occorre ascoltare di più la loro voce quando sollevano problemi che non sono solo di una categoria professionale ma riguardano la natura stessa delle imprese e delle istituzioni, asset della società e del territorio, bene comune e capitale sociale”

 

CIDA è la Confederazione sindacale che rappresenta unitariamente a livello istituzionale dirigenti, quadri e alte professionalità del pubblico e del privato. Le Federazioni aderenti a CIDA sono: Federmanager (industria), Manageritalia (commercio e terziario), FP-CIDA (funzione pubblica), CIMO (sindacato dei medici), Sindirettivo (dirigenza Banca d’Italia), FENDA (agricoltura e ambiente), Federazione 3° Settore CIDA, FIDIA (assicurazioni), SAUR (Università e ricerca), Sindirettivo Consob (dirigenza Consob), Sumai Assoprof (Sindacato Medici ambulatoriali)

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Articolo pubblicato il 28/03/2020