Coronavirus in Piemonte. Aumentano le guarigioni, ma sale il numero dei positivi. Ieri 53 decessi. I centri di rianimazione stanno raggiungendo il livello limite. Estensione test sierologici alle case di riposo.

Aggiornamento del 28 marzo. Le prese di posizione di Cirio nei confronti dell’immobilismo del governo. Distribuiti altri mezzi protettivi. La situazione nazionale

Ieri sera, l’Unità di crisi della Regione Piemonte ha comunicato che il numero complessivo di pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, è salito a 38 cosi suddivisi su base provinciale: 19 residenti in provincia di Torino, 3 nell’Alessandrino, 5 nel Cuneese, 5 nell’Astigiano, 3 del Novarese, 1 nel Vercellese, 2 provenienti da fuori regione.

Altri 144 pazienti sono “in via di guarigione”, cioè risultati negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e attendono ora l’esito del secondo.

Sono 53 i decessi (in flessione) di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati ieri sera dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte: 23 in provincia di Torino, 1 a Vercelli, 4 nell’Alessandrino, 3 nel Cuneese, 2 nel Vco, 4 nell’Astigiano, 15 nel Novarese, 1 a Biella.

Il totale complessivo è ora di 598 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 135 ad Alessandria, 23 ad Asti, 57 a Biella, 37 a Cuneo, 82 a Novara, 193 a Torino, 26 a Vercelli, 35 nel Verbano-Cusio-Ossola, 10 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

Sono 7.228 e in crescita, le persone finora risultate positive al “Coronavirus Covid-19” in Piemonte: 1.156 in provincia di Alessandria, 307 in provincia di Asti, 378 in provincia di Biella, 528 in provincia di Cuneo, 609 in provincia di Novara, 3.435 in provincia di Torino, 360 in provincia di Vercelli, 288 nel Verbano-Cusio-Ossola, 65 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 102 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 440 e stanno raggiungendo livelli di apprensione.

Il presidente Alberto Cirio ha lanciato l’allarme  "Stiamo arrivando al livello di saturazione della terapia intensiva, nonostante la Regione abbia raddoppiato i posti letto. Se questa curva non si abbassa rischiamo davvero di non farcela, di qui il mio appello accorato a Roma di inviare ventilatori in base alle effettive urgenze e agli effettivi bisogni". Sugli approvvigionamenti di materiale sanitario, Cirio conferma che col Governo "c'è molta tensione, qualcosa inizia ad arrivare ma è ancora poco".

Dall'inizio dell'emergenza la Regione ha raddoppiato i posti letto di terapia intensiva, passando da 287 agli attuali 510 utilizzando tutto le strutture possibili, comprese le sale operatorie. 

Il presidente Alberto Cirio ha altresì comunicato che è stata potenziata la rete dei laboratori che effettuano gli esami sui tamponi: all’inizio dell’emergenza erano solo due (Molinette e Amedeo di Savoia), ora sono 20, di cui 16 pubblici e 4 privati. In molti di essi vengono adoperati i nuovi macchinari della Diasorin di Saluggia, che consentono di avere i risultati in un’ora: “Dalla prossima settimana si potranno eseguire tra i 3500 e 4000 tamponi al giorno, arrivando ai livelli del Veneto, che è la Regione che in questo momento ne fa di più”.

Con tali premesse, l’Unità di crisi della Regione ha disposto di effettuare il test sierologico a tappeto per tutti i dipendenti e gli ospiti delle oltre 700 case di riposo del Piemonte. Un’operazione per la quale l’assessore Luigi Icardi ha ottenuto in videoconferenza la più ampia condivisione delle rappresentanze dei datori di lavoro e dei lavoratori. Stamane saranno campionate le prime due per la validazione delle procedure, dopo di che, fatte le necessarie valutazioni di efficacia, si procederà progressivamente su tutte le altre.

“I test sierologici - osserva Icardi - offrono un primo screening rapido in grado di identificare infezioni tardive, pregressi contatti col virus e avvenuto sviluppo di immunità, e possono essere utili per confermare la possibilità di consentire il ritorno al lavoro del personale sanitario risultato negativo al tampone. In più permettono di raccogliere preziosi dati per le analisi epidemiologiche dell’avvenuto contatto col virus in ampie fasce di popolazione”.

Per quanto concerne il personale necessario per fronteggiare questa allarmante situazione, ci viene comunicato che dall’apertura dell’Unità di Crisi sono 1.467 le risorse umane aggiuntive reclutate con diverse forme contrattuali dalle aziende sanitarie regionali del Piemonte: 269 medici, 692 infermieri, 461 operatori socio-sanitari e 45 figure diverse.

Le nuove risorse sono così distribuite: 202 Asl TO3, 159 Asl Città di Torino, 113 Ospedale di Novara, 333 Città della Salute di Torino, 108 Asl VC, 91 Asl CN1, 77 Ospedale San Luigi di Orbassano, 41 Asl AL, 46 Ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo, 49 Ospedale Mauriziano di Torino, 52 Asl TO4, 44 Ospedale di Alessandria, 51 Asl BI, 46 Asl TO5, 22 Asl AT, 10 Asl CN2, 13 Asl NO e 10 Asl VCO.

Sull’insufficiente e tardiva fornitura delle mascherine, non accennano a placarsi le motivate segnalazioni dei medici e degli infermieri impiegati in reparti ospedalieri particolarmente esposti al rischio di contagio.

Nelle ultime ore, ci vien comunicato che sono state distribuite su tutto il territorio piemontese 662.000 mascherine, tra chirurgiche, ffp2 ed ffp3, di cui 625.000 alle ASL e 37.000 ai volontari di Anpas e Croce rossa.

«Appena il nuovo approvvigionamento è arrivato in Protezione civile ci siamo attivati immediatamente per distribuire centinaia di migliaia di mascherine alle nostre ASL e al sistema dei volontari dell’emergenza costituito da Anpas e Croce rossa» conferma l’assessore regionale alla Protezione civile Marco Gabusi.

«Sono numeri importanti che ci consentono di garantire una copertura potenziale di alcuni giorni – continua l’assessore Gabusi –, ma il fabbisogno globale del sistema sanitario regionale è molto ampio, per questo la ricerca degli approvvigionamenti prosegue senza sosta. Altri ordini sono in consegna già nelle prossime ore, anche perché alcune tipologie di dispositivi vanno in esaurimento prima di altre, a partire dalle ffp3».

La Protezione civile sta distribuendo attrezzature e dispositivi di vario tipo alle strutture sanitarie piemontesi, tra cui un gruppo elettrogeno da 100 kW per l'alimentazione di una TAC mobile all’Ospedale Amedeo di Savoia, su richiesta dell’ASL Città di Torino, resa disponibile per 3 mesi dalla Fondazione Specchio dei Tempi.

Parallelamente si è chiuso il bando affidato dall’Unità di crisi a SCR per un’importante fornitura di materiale sanitario e di dispositivi di protezione individuale da destinare alle strutture piemontesi.

L’acquisto coprirà un fabbisogno totale di oltre 58 milioni di pezzi per un totale di circa 80 milioni di euro (il valore complessivo del bando era di oltre 118 milioni di euro, ma su alcuni lotti non ci sono state offerte disponibili a causa di una domanda mondiale notevolmente superiore all’offerta).

Oltre a camici, mascherine e guanti il bando d’acquisto prevede cappellini chirurgici, copri scarpe in pvc, visiere di protezione, occhiali protettivi e tute di sicurezza per la protezione da agenti biologici e chimici.

Ieri è stato Il giorno più nero dell'Italia, 969 morti in 24 ore che  fanno salire il totale a 9.134, coincide con un record che solo un mese fa era impensabile e che dà la dimensione della catastrofe: il numero complessivo dei contagiati nel nostro paese ha superato quello della Cina. 86.498 sono gli italiani che hanno contratto il virus mentre i cinesi sono 81.897; ma il gigante asiatico ha un miliardo e mezzo d'abitanti e noi siamo solo 60 milioni. Ancora una volta è la Lombardia a far schizzare i numeri verso l'alto: dei 969 morti, 541 - dunque più del 50% - sono nella regione che sta pagando il prezzo più alto, con le province di Brescia e Bergamo travolte dai decessi. Nella tragedia, però, c'è un dato che lascia intravedere uno spiraglio di luce: anche ieri la curva di crescita dei nuovi malati - se ne sono registrati 4.401 che portano il totale a 66.414 - è rimasta 'stabile' e in linea con i giorni precedenti.

 

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Articolo pubblicato il 28/03/2020