Dalla “Grande Depressione” alla “Grande crisi economica da Coronavirus” 

Dal 1929 al 2019, la storia di ripete ?

Senza volte fare allarmismo, ma solo del sano realismo, ci sembra corretto, gentili lettori, darvi informazione di quello che è stata la più grande crisi economica dell’età moderna, quella del 1929, meglio nota come “la Grande Depressione”, e del possibile scenario attuale e similare, periodo che diventerà noto come la "Grande crisi economica da Coronavirus”.

 

Partiamo dalla DISOCCUPAZIONE, facendo sempre riferimento agli USA, faro mondiale dell’economia e della finanza.

 

Negli USA, al suo picco massimo la disoccupazione raggiunse durante la “Grande Depressione”, l’incredibile cifra del 24,9% nel 1933, mentre solo nel 1929, quattro anni prima, era del 3,2 %.

 

A febbraio 2020 il tasso di disoccupazione USA era del 3,5%, mentre ora il presidente della Federal Reserve Bank di St. Louis, James Bullard, ha gia detto in un’intervista che il tasso di disoccupazione negli USA potrebbe raggiungere il 30% il prossimo trimestre, mentre anche la scorsa settimana, il segretario al Tesoro Steven Mnuchin ha commentato che il tasso di disoccupazione potrebbe raggiungere ben presto il 20%.

 

Cosa successe invece al PIL ?

 

Nel 1930, il prodotto interno lordo degli USA si era ridotto dell’8,5 % a causa dell’inizio della crisi nell’autunno del 1929.

 

Poi perse un altro 6,4% nel 1931 e un altro terribile - 12,9% nel 1932.

 

Stazionò pressoché a zero nel 1933, e tornò positivo solo l’anno successivo all’entrata in vigore del “New Deal”, nel 1934.

 

Attualmente, a marzo del 2020, James Bullard ha previsto un calo del 50% del PIL nel prossimo trimestre, naturalmente a causa della pandemia che sta mettendo in ginocchio gli USA.

 

Ha concordato in questa visione anche la grande banca d’affari Morgan Stanley, che anch’essa prevede un calo del PIL di almeno il 30 % nel prossimo trimestre, un dato che sarebbe la peggiore performance trimestrale degli ultimi 90 anni.

 

In questo desolante scenario cosa è successo, e cosa succederebbe, al mercato azionario, ossia alla cosiddetta FINANZA ?

 

Che poi è strettamente correlata all’economia reale, come spiegato in un mio precedente articolo.

 

Infatti, ricordiamoci sempre che i valori di borsa in azioni delle società, sono lo specchio fedele del loro vero valore economico, del loro business.

 

Durante la “Grande Depressione” gli Stati Uniti impiegarono anni a riprendersi dal devastante crollo del mercato azionario del 1929.

 

Nel pieno della “Grande Depressione”, nel 1931, l’indice Dow Jones Industrial Average aveva perso poco più del 30% nel corso di un mese.

 

Ora, da quando l’attuale sell-off è iniziato, alla fine del mese scorso, il Dow Jones ha già perso circa il 25 %.

 

Secondo Bespoke Investment Group, il calo del 30% dell’S&P nell’ultimo mese è la flessione più forte del mercato su un periodo di un mese a partire dal 1931.

 

In conclusione, possiamo affermare senza dubbio che questo è uno "tsunami economico" di proporzioni storiche, il peggiore dopo quello del 1929.

 

Stiamo per vedere un vertiginoso declino dell’attività economica mondiale, e non c’è stato nulla di analogo a tutto questo nell’era moderna (salvo forse la crisi del 1929).

 

L’economia americana era relativamente in salute prima dell’attuale crisi, e per quanto riguarda le conseguenze, nessuno sa quanto profonda sarà la recessione economica USA, e di conseguenza quella mondiale.

 

Rispetto ad allora possiamo solamente sperare in un'azione senza precedenti delle banche centrali, FED e BCE in testa.

 

In copertina, foto dell'epoca (1929-1931), con la gente in coda per avere un pasto caldo offerto dalle organizzazioni governative e caritatevoli

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Articolo pubblicato il 03/04/2020