Un po’ di chiarezza sull’uso delle mascherine e la loro efficacia 

E le norme a cui devono fare riferimento (dati del Ministero della Salute)

Facciamo chiarezza sull’uso delle mascherine, e soprattutto sulla loro efficacia.

 

Ancora ieri un articolo di un noto quotidiano nazionale  faceva sorgere dei dubbi.

 

Invece, i dati e le indicazioni qui di seguito riportate sono chiare e sono state raccolte consultando il sito del Ministero della Salute.

 

Le “mascherine chirurgiche” hanno lo scopo di evitare che chi le indossa contamini l’ambiente, in quanto limitano la trasmissione di agenti infettivi e ricadono nell'ambito dei dispositivi medici di cui al D.Lgs. 24 febbraio 1997, n.46 e s.m.i.. 

 

Sono principalmente utilizzate in ambiente ospedaliero e in luoghi ove si presti assistenza a pazienti (ad esempio case della salute, ambulatori, ecc).

 

Le “mascherine FFP2 e FFP3” sono utilizzate in ambiente ospedaliero e assistenziale per proteggere l’utilizzatore da agenti esterni (anche da trasmissione di infezioni da goccioline e aerosol), e sono certificate ai sensi di quanto previsto dal D.lgs. n. 475/1992 e sulla base di norme tecniche armonizzate UNI EN 149:2009.

 

La norma tecnica UNI EN 149:2009 specifica i requisiti minimi per le semimaschere filtranti antipolvere, utilizzate come dispositivi di protezione delle vie respiratorie (denominati FPP2 e FPP3), ai fini di garantirne le caratteristiche di efficienza, traspirabilità, stabilità della struttura attraverso prove e test tecnici.

 

Ogni altra mascherina reperibile in commercio, diversa da quelle sopra elencate, ossia quelle chirurgiche e quelle FFP2 ed FFP3, non è un dispositivo medico né un dispositivo di protezione individuale.

 

Può essere prodotta ai sensi dell'art. 16, comma 2, del D.L. 18/2020, sotto la responsabilità del produttore che deve comunque garantire la sicurezza del prodotto (a titolo meramente esemplificativo che i materiali utilizzati non sono noti per causare irritazione o qualsiasi altro effetto nocivo per la salute, non sono altamente infiammabili, ecc.). 

 

Per queste mascherine non è prevista alcuna valutazione dell’Istituto Superiore di Sanità e dell’INAIL.

 

Le mascherine in questione non possono essere utilizzate in ambiente ospedaliero o assistenziale in quanto non hanno i requisiti tecnici dei dispositivi medici e dei dispositivi di protezione individuale. 

 

Chi la indossa deve comunque rispettare le norme precauzionali sul distanziamento sociale e le altre indicazioni introdotte per fronteggiare l’emergenza Covid-19.

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Articolo pubblicato il 02/04/2020