La tv sempre più arma di ''distrazione di massa''

Riflessioni scaturite dopo aver seguito una puntata di Report

Addì 21 aprile 2020. Ieri sera ho seguito il programma Report su Raitre assistendo a oltre un centinaio di minuti dove, con frettolosa raffica di compresse notizie enunciate dal conduttore, succedeva che:

1 - si è pesantemente demonizzato il profilo di Papa Francesco in qualità anticattolica, intrecciando scenari di massoneria e di fantapolitica senza che vi fosse un contraddittorio

2 - si è calata la mannaia sulla regione Piemonte, sulla sua gestione dell’emergenza Covid19 e si è puntato il dito sul suo governatore Cirio, senza che vi fosse un contraddittorio

3 - sono state elencate molto frettolosamente tutta una serie di fake news scomode per l'informazione ufficiale, alcune delle quali addirittura appartenenti alla stessa rete d'informazione Raitre, che risalivano al 2015, relative al Coronavirus.

Quindi, visto il bombardamento mediatico che da ogni parte buca il video per chiuderci in casa e colpevolizzarci per ogni piccola eventuale sbavatura, visto il conflitto politico che si consuma in un Paese che dovrebbe marciare come l'inno Fratelli d'Italia insegna e la Costituzione pure, in questo momento, credibilità e unità d'intenti mancano.

Dunque, chiamando in causa il vecchio proverbio: è la gallina che canta quella che ha fatto l'uovo…

Profondamente indignato per l'ulteriore tentativo di lavaggio del cervello con notizie chiaramente faziose, tendenti, più che all'informazione, alla messa in cattiva luce di una mirata rappresentanza di figure dell’opposizione, politicamente scomode, e ad una ulteriore iniezione di smarrimento negli ascoltatori, a titolo personale, ma non sprovveduto, denuncio a tutti coloro che vorranno leggere fin qui, un comportamento della tv di Stato!?!… teso più ad aumentare i livelli di stress, tensione ed esasperato schieramento della popolazione, che a un vero servizio informativo.

Riferendomi alle fake news rapidamente liquidate come tali, una di esse riguardava un filmato di cinque anni or sono dove la rubrica Leonardo narrava di esperimenti su Coronavirus in laboratori cinesi… Ciò che premi Nobel, capi di Stato e uomini politici oltre che autorevoli quotidiani, quali il New York Times, il Guardian e altri, oltre la BBC… Stanno ipotizzando adesso.

Ho sentito il bisogno di scrivere queste righe perché stiamo vivendo dentro una ragnatela di informazioni e di dati che sembrano confezionati apposta affinché noi, pulviscolo di persone semplici, non si capisca mai nulla, ma che si abbia paura si; terrorizzati e manipolabili.

Dunque, ieri sera il settimanale Report mi ha portato a riflettere anziché convincermi sulle loro frettolose certezze, alcune delle quali interessanti nella loro struttura, ma poco dettagliate e soprattutto, ben costruite per colpire l'avversario politico, sempre senza contraddittorio.

È quest’ultima la costante più stridente. Numerosi programmi di opinione si susseguono su molti canali e non mancano mai gli accesi confronti, ma il trattato a senso unico andrebbe evitato. È un mezzo troppo comodo per sparare senza rischio di replica e quindi, qui sorge una domanda: quali sono le "vere" fake news? 

Noi cittadini spettatori e vittime travolti da uno sconvolgimento storico mai visto, abbiamo bisogno di chiarezza e soprattutto di tanta verità. Non siamo stupidi come il mediocre potere che lo vorrebbe, stupidamente pensa.

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Articolo pubblicato il 22/04/2020