Torino. Oggi i primi rientri a Mirafiori per il prototipo della 500 elettrica

Telecamera termica alla Porta 2 e kit per tutti i lavoratori

Ancora una volta la grande industria e Torino, sono all’avanguardia per coniugare la ripresa dell’economia ,con la salvaguardia dell’incolumità per i lavoratori. Si è atteso un tempo forse più che congruo, ma FCA e Organizzazioni sindacali, da settimane, prima ancora del via libera del governo, avevano raggiunto un accordo  per garantire la ripresa con tutti i crismi della sicurezza.

I primi 250 lavoratori che varcheranno la storica porta 2 di Mirafiori, sono impegnati nella costruzione del  prototipi della “500 elettrica” ovvero il futuro che avanza.

Così da stamane alle 8, i lavoratori entreranno uno alla volta, da un unico ingresso, la Porta 2 di Mirafiori, attraverso una tensostruttura dove verrà controllata la temperatura corporea con una telecamera termica e con il termo-scanner: chi ha più di 37,5 aspetterà per un secondo controllo in un gazebo e, se sarà confermato, verrà rimandato a casa.

Tutti riceveranno il kit con due mascherine e i guanti monouso e una brochure con le regole sulla sicurezza. Il turno sarà uno solo, dalle 8 alle 16.

Per i 250 lavoratori delle Carrozzerie di Mirafiori, fabbrica simbolo del mondo Fca, lunedì non sarà una giornata come le altre. Sono pochi rispetto ai 6.000 della Sevel di Val di Sangro che torneranno a produrre il Ducato, e di altri stabilimenti, ma il loro ritorno al lavoro è un segnale importante anche perché a questi lavoratori sarà affidata la produzione della 500 elettrica, un modello importante per il futuro del gruppo.

Rientreranno proprio per fare le preserie, attività di ricerca e sviluppo che rientra fra quelle già autorizzate dal governo.  La vettura dovrebbe debuttare verso la fine del 2020. Sarà mossa da un propulsore elettrico da 118 CV, con batteria da 42 Ah, sufficiente per 320 Km di autonomia. Ancora un’incognita il prezzo di partenza, probabilmente superiore ai 25mila euro, ma che potrà giovarsi degli incentivi statali per l’acquisto di auto elettriche.

Le regole del rientro in fabbrica - già stabilite nell'accordo con i sindacati nazionali - sono state illustrate da Fca ai delegati Fim, Fiom e Uilm e ai rappresentanti della sicurezza in un sopralluogo a Mirafiori.

Oggi i lavoratori seguiranno un corso di formazione, mercoledì prossimo ci sarà un nuovo incontro per verificare che tutto proceda al meglio.

Molte cose erano già state messe a punto prima che il decreto del governo fermasse le fabbriche, ma in queste settimane tutto è stato studiato nei minimi dettagli. Particolare attenzione è stata rivolta agli spazi comuni, bagni, spogliatoi, aree relax e mense: rispetto della distanza di sicurezza, pulizia e sanificazione dei reparti.

Alla mensa si starà da soli nei tavoli per due, a scacchiera in quelli per quattro, il cibo sarà consegnato in sacchetti sigillati.
Il numero limitato di lavoratori consentirà anche di monitorare la situazione del trasporto pubblico e di verificare eventuali problematiche con l'impegno dell'azienda Gtt e della Regione di potenziare il servizio.

"È positivo il ritorno alla normalità in modo progressivo e con i necessari interventi sulle postazioni di lavoro per tutelare la salute di lavoratrici e lavoratori. Continueremo a monitorare la situazione, ma uno strumento certamente utile per gestire la ripartenza è il protocollo specifico che abbiamo siglato nei giorni scorsi con l'azienda", commenta Luigi Paone, segretario generale della Uilm Torino

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Articolo pubblicato il 27/04/2020