Roma - CIDA: metodo confronto scuola - dirigenti va esteso a tutti i settori produttivi
Mario Mantovani, Presidente CIDA

Un metodo funzionale di confronto fra indicazioni politico-programmatiche dell’amministrazione centrale e pareri e valutazioni tecnico-gestionali di chi le dovrà attuare

 “Il metodo scelto dal Governo per programmare la riapertura delle scuole è quello giusto: incontri preliminari con le rappresentanze sindacali dei dirigenti scolastici, per condividere il testo definitivo di un protocollo che fissi regole generali e distingua, senza ambiguità, le responsabilità politiche e quelle gestionali”.

Lo ha detto Mario Mantovani, presidente di Cida, la confederazione dei dirigenti e delle alte professionalità, commentando la videoconferenza svoltasi tra le organizzazioni sindacali rappresentative dell’area dirigenziale ‘istruzione e ricerca’ e il ministero dell’Istruzione.

Il Presidente di CIDA ha altresì voluto sottolineare come si tratti di

 

“un metodo non solo corretto, ma funzionale  perché consente di confrontare le indicazioni politico-programmatiche dell’amministrazione centrale, con i pareri e le valutazioni tecnico-gestionali di chi le dovrà concretamente attuare. Nel caso della scuola (Cida era rappresentata dall’Associazione Nazionale dei Presidi) è del tutto evidente che, ferme restando le linee-guida ministeriali, saranno i dirigenti scolastici a dover individuare le soluzioni migliori per calibrare ingresso e presenze degli alunni negli edifici e nelle aule scolastiche. Stesso discorso vale per la fruizione degli spazi in comune, quali mense, palestre, ecc.".

 

Mantovani ha poi voluto rimarcare come abbia ben operato il ministero a incontrare la dirigenza scolastica, apprezzandone pubblicamente il lavoro fin qui svolto e chiedendone la collaborazione per la stesura del protocollo che fisserà le regole per la riapertura delle scuole.

 

“Sono convinto - ha proseguito - che questo metodo avrebbe permesso risultati migliori nell’affrontare la prima emergenza pandemica, magari evitando quella pletora di decreti e regolamenti che certamente non hanno semplificato la vita dei cittadini e delle imprese, in particolare quelle medio-piccole e micro, manifatturiere e dei servizi, alle prese con il coronavirus".

 

Mantovani ha chiuso evidenziando che il metodo della condivisione delle scelte politiche con la dirigenza pubblica e privata – uffici, ospedali, scuole, servizi, industria, assicurazioni, agricoltura, ecc. 

 

"garantirebbe basi più solide e prospettive più certe per la ‘fase 2’. Cida ha ripetutamente chiesto di essere ascoltata dal Governo per fornire un aiuto concreto fatto di competenza e professionalità. La voce dei manager raccolta dallo straordinario successo dell’evento #maratonamanager dei giorni scorsi è stata troppo a lungo inascoltata. Ma è solo attraverso il confronto e il dialogo con il mondo della dirigenza che la politica può individuare le leve più potenti ed efficaci per sollevare il Paese dalla crisi”.

 

 

CIDA e' la Confederazione sindacale che rappresenta unitariamente a livello istituzionale dirigenti, quadri e alte professionalita' del pubblico e del privato. Le Federazioni aderenti a CIDA sono: Federmanager (industria), Manageritalia (commercio e terziario), FP-CIDA (funzione pubblica), CIMO (sindacato dei medici), Sindirettivo (dirigenza Banca d’Italia), FENDA (agricoltura e ambiente), Federazione 3° Settore CIDA, FIDIA (assicurazioni), SAUR (Università e ricerca), Sindirettivo Consob CIDA (dirigenza Consob), SUMAI-Assoprof (medici ambulatoriali).

 

 

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Articolo pubblicato il 09/05/2020