Nessuno è come noi

L'Italia primeggia in quanto a eccellenze, così come per l'assoluta l'inefficacia di chi ora la governa

L'Italia è stata il primo Paese europeo a piegarsi sotto il flagello del virus cinese, e rischia di essere tragicamente l'ultimo a rialzarsi, per giunta con la timidezza e le difficoltà di un PIL bandiera nera sul continente in quanto a decrescita. Eppure saremmo - anzi siamo! - una Nazione eccezionale. L'unica capace di rendere il piccolo, l'autentico, l'artigianale, il radicato sul Territorio, scheletro e traino di tutta un'Economia: infatti oltre il 95% del nostro tessuto produttivo è fatto da micro e piccole imprese. Realtà esigue in quanto a dimensioni aziendali, tuttavia in grado di fare massa critica e soprattutto di svilippare una qualità inarrivabile e immensa, che tutto il mondo ci invidia. Una sorta di rivisitazione di Davide contro Golia, dove l'abilità e l'arte del lillipuziano artigiano italico battono di gran lunga l'isterica e scadente opera dei giganti manufatturieri asiatici.

Lo stesso dicasi per il Turismo e per tutto ciò che intorno a esso ruota: Storia, Arte, Cultura, Paesaggio, così come strutture alberghiere, balneari e ricreative. L'offerta italiana, il genio e la creatività dei suoi cittadini sono assolutamente senza eguali (e, ad oggi, valgono già il 13% del PIL).

Eppure chi per primo dovrebbe dimostrarsi consapevole di queste meraviglie e della fortuna che è spettata al nostro Stivale, per primo tace, nicchia, dissimula: o piuttosto farfuglia, in un disastroso combinato disposto di inettitudine e masochismo.

Non si aiuta concretamente il lavoro, anzi si chiede alle imprese già esangui di indebitarsi ulteriormente, al solo scopo di pagare le tasse. Non si considera - il Governo non considera - che ogni serranda abbassata rappresenta una sconfitta per l'intera classe dirigente, colpevole di aver segnato un tremendo autogol per il Paese e per il Futuro.

Se solo riuscissimo a mettere a reddito tutto quello che abbiamo, se solo potessimo valorizzarlo (senza burocrazia, inettitudine e cavilli) persino il mostro del Covid-19 - per quanto nella tragedia delle migliaia di vittime - potrebbe insegnarci qualcosa.

Che, a ben guardare, semplicemente nessun altro Paese è come l'Italia. Vale nelle innumerevoli eccellenze: purtroppo per noi, ora vale anche per l'assoluta inadeguatezza di chi ci governa.

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 10/05/2020