I disegni di Elena Ansaloni

ritratti di gatti e altri animali che trasmettono una verità nascosta tra le sfumature di colore.

Nell’ambito di una ricerca di nuovi talenti realizzata tra professionisti di vari settori che possiedono degli autentici doni artistici, abbiamo avuto il piacere di incontrare Elena Ansaloni, ingegnere elettronico che lavora presso una multinazionale, con sede a Torino. 

Elena, oltre ad essere un ottimo ingegnere, è anche una bravissima disegnatrice che utilizza le matite colorate per esprimere il proprio talento. 

Una scatola costosa di lapis a punta dura che raccolgono tutti i colori dell’arcobaleno in decine di sfumature, è la “macchina da guerra” di Elena, ovvero lo strumento che le permette di fissare su appositi cartoncini le bellissime immagini che ruba alla natura e soprattutto ai suoi inconsapevoli soggetti. In realtà Elena è convinta che i gatti, suoi modelli preferiti, siano assolutamente partecipi dei suoi ritratti… e in fondo le siano anche molto grati.

 

  • Un animale, e in particolare un gatto, afferma Elena, è qualcosa di più di una piccola creatura da compagnia, lo psicologismo di questi esseri è, per me, oggetto di grande interesse.
  • Bestiolino, ad esempio, il mio bellissimo gatto British Shorthair Blu, con gli occhi gialli, capisce di essere sempre al centro dell’attenzione ed assume un atteggiamento diverso quando viene fotografato o ritratto. Il suo sguardo sembra perdersi in un mondo infinito, dove la messa a fuoco viene posta oltre il visibile.
  • Conosce i miei orari, sa quando rientrerò a casa e quando la diabolica macchinetta dispensatrice automatica di crocchi, si aprirà magicamente per donargli il meritato pranzetto.

 

I gatti sono magici e solo le persone che possiedono una sottile capacità intellettuale possono comprenderlo fino in fondo.    

  • Come vorresti utilizzare i tuoi disegni, vorresti fare una mostra?
  • Certo sarei felice di poterli esporre.
  • Disegni solo gatti?
  • Per ora i miei soggetti preferiti sono i felini che immortalo nella loro grazia, rispettando la realtà dell’immagine che desidero rappresentare, in futuro, ma non immediatamente, vorrei passare all’astrattismo e “interpretare” i miei gatti un po’ come fa la pittrice americana Mimi Vang Olsen con i suoi bellissimi ritratti di piccole belve in miniatura.
  • Secondo te i gatti hanno un’anima?
  • Assolutamente si! E se hai un gatto sei costretto ad ammetterlo. Impossibile negarlo

Elena si siede alla scrivania con l’immagine fotografica del soggetto che desidera immortalare. Si tratta di uno studio lungo e difficile, un lavoro di giorni, a volte di settimane che non consente errori e che richiede una continua attenzione.

Esercitare un'arte significa esprimere la propria interiorità, vedere se stessi e conoscersi intimamente. Grazie alla grande concentrazione è sicuramente possibile modificare il proprio stato mentale e agire in modo consapevole, vivendo il tempo presente, senza farsi distrarre dai capricci della mente. 

 

  • Cosa provi mentre disegni i tuoi gatti?
  • Provo un senso di libertà a di evasione dal mondo, forse riesco a oltrepassare la barriera dello Spazio-Tempo, per giungere a una visione oggettiva del mio soggetto, un atteggiamento mentale non troppo diverso dalla meditazione.

 

Se non fosse che i soggetti sono ripresi secondo i rigidi dettami della fedele rappresentazione potremmo pensare che Elena disegni in modo metafisico… Forse in futuro realizzerà anche questa forma artistica per esprimere la propria particolare capacità.

 

  • Quando disegno osservo i minimi dettagli, senza perdere la visione d'insieme: in fondo la Realtà viene percepita come la somma di infiniti dettagli, ma ogni particolare, se ben osservato, risulta essere una piccola realtà indipendente ma interconnessa con l'insieme.
  • I dettagli hanno una propria individualità che richiede di essere analizzata con la massima precisione.
  • Nel disegno, a differenza della fotografia, la messa a fuoco è quasi sempre precisa su ogni piano, la profondità viene data dalle ombreggiature e i colori devono essere posati sul cartoncino con assoluta precisione, rispettando regole tecniche assolutamente vincolanti. L'occhio dell'animale risulta essere il punto ove si fissa lo sguardo, quindi l'attenzione dovrà essere massima.
  •  L'Arte può diventare una porta aperta verso l'Archetipo della Bellezza, una chiave d'accesso che ci permette di visitare un "non mondo", àncora di salvezza contro i gravi problemi che ci affliggono e che riducono sensibilmente la nostra percezione del Ben-Essere.

 

Elena mi racconta che fin da piccola aveva iniziato a coltivare la passione per il disegno, con il tempo e dopo aver provato differenti tecniche pittoriche, ha trovato nel disegno a matita lo strumento ideale per esprimersi.

La sua scrivania è ricoperta di fogli, di piccoli appunti e di matite, un curioso temperino elettrico sfoggia una vena di tecnologia d'avanguardia.

Il suo gatto sembra accompagnarla con lo sguardo in ogni movimento della mano, miagola raramente, ma sorride spesso, e non le risparmia alcuna critica se non gradisce ciò che osserva.

 

Ringraziamo Elena Ansaloni per averci concesso di pubblicare le sue opere e per averci regalato dei commenti esaustivi sul suo lavoro.

Attendiamo che ci venga indicata la data e il luogo della sua prossima mostra per ammirare dal vivo i frutti del suo importante contributo artistico.

 

 

 

 

 

 

 

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 12/05/2020