Coronavirus in Piemonte. Diminuiscono i ricoverati. Le osservazioni del Professor Salizzoni sull’uso dei tamponi. Le richieste di chiarimenti dell’assessore Icardi al ministro della Sanità
Mauro Salizzoni

AGGIORNAMENTO DEL 15 MAGGIO: Collaborazione con Emergency per la gestione delle case di riposo. Il dato nazionale

Situazione quasi stazionaria, mentre prosegue il flusso dei pazienti guariti e dei ridotti ricoveri in strutture ospedaliere.

 

L’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 10.595 (+655) rispetto a ieri): 975 (+ 116) in provincia di Alessandria, 433 (+9) in provincia di Asti, 497 (+9) in provincia di Biella, 1.098 (+68) in provincia di Cuneo, 940 (+94) in provincia di Novara, 5.541(+305) in provincia di Torino, 471 (+18) in provincia di Vercelli, 546 (+31) nel Verbano-Cusio-Ossola, 95 (+9) provenienti da altre regioni.

 

Altri 3.229 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

 

Risultano 33 i decessi di persone positive al test del Covid-19, di cui al momento registrati nella giornata di ieri (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente dall’Unità di Crisi può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

 

Il totale è ora di 3.493 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 609 Alessandria, 211 Asti, 167 Biella, 308 Cuneo, 300 Novara, 1.564 Torino, 179 Vercelli, 121 Verbano-Cusio-Ossola, 34 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

 

Sono 29.209 (+151 rispetto a ieri) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 3769 in provincia di Alessandria, 1.711 in provincia di Asti, 1.022 in provincia di Biella, 2.666 in provincia di Cuneo, 2.543 in provincia di Novara, 14.807 in provincia di Torino, 1.226 in provincia di Vercelli, 1.099 nel Verbano-Cusio-Ossola, 254 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 112 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

 

I ricoverati in terapia intensiva sono 116 (-6 rispetto a ieri), mentre i ricoverati non in terapia intensiva sono 1775 (-83 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 10.000

I tamponi diagnostici finora processati sono 232.682, di cui 128.729 risultati negativi.

 

Sull’utilizzo improprio dei tamponi, si sono concentrate le osservazioni del vicepresidente Pd del Consiglio regionale, il Professor Mauro Salizzoni: "Troppi tamponi per certificare i guariti, troppi andati perduti, pochi quelli effettivi":  dice aggiungendo di ritenere fondamentale  aumentare i tamponi effettivi e ottimizzare l'impiego di quelli disponibili”.

Prosegue Salizzoni: "Servono più tamponi, non generalizzati ma selettivi. Bisogna concentrarsi sulla ricerca dei nuovi contagiati e dei positivi asintomatici, evitando di dare solo priorità alle stesse persone per certificarne la negativizzazione", oltre a "tamponi specifici ovvero a determinate categorie di lavoratori, quelli maggiormente a contatto con il pubblico. Che vi siano pazienti sottoposti a numerosi tamponi per accertarne la negativizzazione - prosegue Salizzoni - pone interrogativi su come si sia gestito l'impiego dei tamponi in Piemonte".

Il clinico Salizzoni chiede all'l'assessore alla Sanità, Luigi Icardi, di “chiarire le modalità di utilizzo dei tamponi, il numero e le cause dei tamponi andati persi, i tempi di analisi e di refertazione. I ritardi e l'elevato numero dei tamponi persi hanno compromesso il tracciamento. Ma solo un tracciamento efficace permette di capire le reali dimensioni del contagio, il numero dei soggetti positivi liberi di muoversi, e ridurre l'ospedalizzazione".

Entrando nel merito dei test effettuati, Salizzoni precisa: "Nella settimana dal 15 al 22 aprile il Piemonte ha eseguito 35.900 tamponi. Si stima che quelli effettivamente refertati per attività di diagnostica, di tracciamento contatti e prevenzione su categorie a rischio siano stati 22.100 (il 62% del totale), mentre 13.800 (il 38%) sono serviti per certificare guarigioni, o sono andati perduti. Nella settimana successiva i tamponi sono arrivati a 38.500. Ma quelli effettivi sono diminuiti, 20.600 tamponi pari al 53%, e quelli refertati per accertare guarigioni o andati perduti sono arrivati a 18.000 (il 47%)".

Sull’argomento c’è stata una presa di posizione dell’assessore Icardi a livello nazionale.

La Commissione Salute della Conferenza delle Regioni, a firma del coordinatore nazionale e assessore regionale alla Sanità del Piemonte, ha inviato una nota al ministro della Salute, Roberto Speranza, ritenendo necessario che “sia individuata, a livello centrale, una strategia nazionale, attraverso un provvedimento normativo che identifichi modalità operative e le priorità per gestire in maniera integrata gli strumenti di analisi sierologica e molecolare (tamponi)”.

Preso atto della circolare ministeriale, condivisa nel merito, secondo cui solo il tampone ha una validità diagnostica, le Regioni fanno presente che il ricorso esponenziale della popolazione ai test sierologici, anche per iniziativa di numerosi sindaci che li stanno promuovendo come strumento di screening epidemiologico di massa, genera incertezza interpretativa e rischia di aumentare a dismisura la richiesta di tamponi, invocati per fare chiarezza sulla diagnosi.

In particolare, le Regioni palesano il rischio concreto che la richiesta di tamponi in esito positivo al test sierologico di massa “possa impedire di effettuare tempestivamente i tamponi necessari (e la cui effettuazione è obbligatoria per legge) a contrastare l’infezione da coronavirus covid19”.

“E’ chiara la difficoltà in Italia ad assicurare i tamponi a tutti – osserva il coordinatore Icardi -, nessuna Regione sarebbe al momento in grado di garantire questo esame a chiunque lo richieda come strumento di validazione degli esiti sierologici. Occorre che a livello nazionale sia fatta al più presto chiarezza, stabilendo linee guida che valgano per tutti, in tutte le situazioni”.

Un protocollo siglato con Regione e Confindustria prevede che Emergency intervenga nel sostegno alla gestione delle residenza per anziani piemontesi sulla base dell’esperienza maturata in questi anni in contesti difficili e complessi. “Una collaborazione utile ora nella fase dell'emergenza, ma che potrà esserlo anche nell’immediato futuro in quanto riteniamo fondamentale la collaborazione integrata tra la sanità pubblica, quella privata e il mondo del volontariato”, commenta l’assessore Luigi Icardi.

Il dato nazionale

Torna ad aumentare il numero quotidiano di vittime con coronavirus in Italia: dopo giorni in cui il valore era rimasto sotto i 200, torna a salire nettamente sopra questa soglia. Un dato che si accompagna però a un nuovo minimo storico del rapporto tra nuovi positivi e tamponi effettuati, con un calo della platea totale dei malati di oltre duemila unità. Resta la Lombardia la regione centro dell'epidemia, con un nuovo caso su due.

Dei 992 tamponi positivi rilevati ieri, la maggior parte sono in Lombardia, con 522 nuovi positivi (il 52,6% dei nuovi contagi). Tra le altre regioni più colpite dal coronavirus, l'incremento di casi è di 151 casi in Piemonte, 77 in Emilia Romagna, di 32 in Veneto, di 30 in Toscana, di 65 in Liguria e di 41 nel Lazio. I dati del nuovo bollettino della Protezione Civile riportano un calo delle persone ricoverate. In terapia intensiva si trovano oggi 855 persone, 38 meno di ieri. Sono ancora ricoverate con sintomi 11.453 persone, 719 meno di ieri. In isolamento domiciliare 64.132 persone (-1260 rispetto a ieri).

Nelle ultime ventiquattr'ore sono morte 262 persone (mercoledì le vittime erano state 195), arrivando a un totale di decessi 31.368.

I guariti raggiungono quota 115.288, per un aumento in 24 ore di 2.747 unità (mercoledì erano state dichiarate guarite 3.502 persone). L'aumento dei malati (ovvero le persone attualmente positive) è stato pari a -2017 unità (ieri erano stati -2.809) mentre i nuovi contagi rilevati nelle ultime 24 ore sono stati 983 (ieri 983). Questi due dati vanno sempre analizzati considerando il fatto che sono strettamente collegati al numero di tamponi fatti.

Ieri sono stati fatti 71.876 tamponi (mercoledì 61.973). Il rapporto tra tamponi fatti e casi individuati è di 1 malato ogni 73,1 tamponi fatti, il 1,4%, il nuovo minimo da inizio epidemia.

Negli ultimi giorni questo valore è stato in media del 1,6%. Il numero totale di persone che hanno contratto il virus dall'inizio dell'epidemia è 223.096.

 

 

 

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Articolo pubblicato il 15/05/2020